I prezzi internazionali del grano duro fino, dopo aver subìto lo shock a livello mondiale causato dell'ingresso sul mercato della Turchia, al momento permangono stabili, pur al netto di lievi apprezzamenti dei valori in euro dovuti a rivalutazioni contenute delle divise di Canada e Usa. E desta qualche sensazione la mancata ripartenza dei prezzi in Canada, dove l'ultima stima di Statistics Canada, aggiornata al 14 settembre scorso, porta la produzione 2023 di grano duro nel Paese a soli 4 milioni e 58mila tonnellate, ben 200mila tonnellate in meno rispetto alle stesse previsioni di fine agosto e pari al 30% in meno del raccolto 2022.

 

Ma dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan continuano a ripetere che i prezzi miglioreranno una volta superato lo shock dell'ingresso sul mercato del grano duro turco, che ha bisogno di tempo per essere riassorbito, al fine di far ripartire la domanda da parte dei Paesi Ue e del Nord Africa.

 

Dai prezzi Fob di Usa e Canada - continuano ad arrivare segnali improntati a minime variazioni negative o a completa stasi dei prezzi, mentre si segnala una discreta ripresa dell'Indice dei Future sul Durum a Chicago, anche se non ancora in grado di superare la soglia psicologica dei 10 dollari per bushel.

 

Intanto in Italia il calo dei prezzi nelle borse merci si è esaurito, anche se nell'ultima settimana Bologna continua a portare un segno negativo: mentre permangono stabili Altamura, Bari, Napoli, Milano, Foggia e Roma. Stabili anche i grani duri esteri e canadesi in Italia, mentre i noli continuano ad aumentare e raggiungono i massimi dalla scorsa primavera.

 

Ismea fotografa una situazione di mercato all'origine nella quale per il frumento duro fino si registrano ancora cali, anche se inizia a prevalere una certa stabilità delle quotazioni, pur su valori ancora poco soddisfacenti per i cerealicoltori.

 

Noli, Panamax +57% dal 12 luglio

Il mercato dei noli marittimi ha visto l'Indice Baltic Dry, che misura il costo delle spedizioni di merci in tutto il mondo, avanzare ieri - 20 settembre 2023 - per l'undicesima sessione consecutiva, in rialzo del 3,8% e pervenuto al valore massimo dall'11 maggio 2023, pari a 1.584 punti, in un contesto di domanda più forte per tutti i segmenti di navi. Rispetto al 13 settembre, quando questo indice, già in crescita, era pervenuto a 1.290 punti, si registra un ulteriore incremento di 294 punti (+22,8%).

 

E l'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, ieri è aumentato di 14 punti sul giorno precedente, pervenendo a 1.707 punti, suo massimo dal 13 aprile 2023. Rispetto al 13 settembre l'indice ha guadagnato 84 punti (+5,2%). Dal 12 luglio, quando era attestato a 1.088 punti, la crescita di questo indice è stata di ben 619 punti (+56,9%).


E tornano in crescita le previsioni sui noli. Infatti, secondo Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe calare fino a 1.310,02 punti entro la fine del trimestre, contro una previsione di una settimana fa di soli 1.122,07 punti. Il trend previsto a 12 mesi balza a 1118,20 punti contro i 950,22 punti stimati solo una settimana fa.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index +2,23% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 19 settembre 2023 aumenta per la seconda settimana consecutiva di altri 21,56 punti (+2,23%), attestandosi a 988,97 punti, ovvero quasi 9,89 dollari Usa per bushel. Ancora la settimana scorsa, il 12 settembre, si era verificato il primo rialzo di 1,41 punti base (+0,15%) che aveva riportato l'indice a 967,41 punti, oltre 9,67 dollari per bushel, ponendo fine alla catena di ribassi e stop and go delle scorse settimane.

 

Questo indice - dopo aver invertito il trend di medio periodo, avendo recuperato tutto lo svantaggio accumulato dal 23 novembre 2022 quando, dopo aver toccato 974,38 punti base, non aveva fatto altro che scendere per mesi - ha delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti.


E se dall'11 luglio, quando era ancora attestato a 789,91 punti, ha guadagnato fino all'8 agosto ben 297,59 punti (+37,7%), dal 9 agosto era entrato in una fase di volatilità, dovuta soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari, ma anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.


Inoltre, la quotazione del 19 settembre 2023 è pari a 337,95 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 20 settembre 2023, in aumento di 7,41 euro alla tonnellata (+2,2%) sui 330,54 euro alla tonnellata rilevati sulla quotazione del 12 settembre valorizzata al cambio del 13 settembre 2023. A cambi quasi invariati tra il 13 ed il 20 settembre, intorno a 0,93 euro per un dollaro Usa, la variazione positiva dell'indice si è trasposta anche nel valore espresso in eurovaluta con una lieve accentuazione sui decimali, dovuta ad un lieve apprezzamento della divisa americana intervenuto negli ultimi sette giorni.

 

Prezzi Fob di Canada e Usa crescono, ma solo in euro

Secondo il rapporto del 18 settembre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 629,39 dollari canadesi alla tonnellata, in ulteriore diminuzione di 5,17 dollari canadesi sullo scorso 11 settembre. Tale valore, pur restando in crescita rispetto ai valori registrati l'8 agosto scorso di ben 91,53 dollari, risulta calato di 34,05 dollari canadesi dal 28 agosto, quando aveva raggiunto il picco massimo dell'estate a 663,44.


Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 138,30 dollari canadesi alla tonnellata (+28,2%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).

 

Il valore registrato il 18 settembre è pari a 437,49 euro alla tonnellata, al cambio dollaro canadese euro del 20 settembre. La quotazione in valuta così determinata risulta in aumento - di 1,55 euro - rispetto alla quotazione dell'11 settembre valorizzata in euro il 13 settembre, che era pari a 435,94 euro alla tonnellata. Atteso il pur lieve calo del prezzo Fob nella valuta canadese, l'aumento dello stesso valore in euro è dovuto all'apprezzamento settimanale del dollaro canadese, passato da 0,69 a 0,70 euro.


Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione del 10 luglio scorso, valorizzata al cambio del 12 luglio 2023 e pari a 335,16 euro alla tonnellata, il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 103,33 euro alla tonnellata (+30,5%).

 
Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 15 settembre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di ottobre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" stabili sulle analoghe quotazioni dell'8 e del 1° settembre  scorsi, ma riferite queste ultime alle consegne di settembre 2023. Tale valore il primo settembre era invece risultato in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma ad oggi in realtà resta in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 15 settembre 2023 vale 435,75 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 20 settembre 2023, in aumento di 1,31 euro rispetto al prezzo rilevato l'8 settembre e valorizzato in euro il 13 settembre 2023. Stante l'invarianza di questo prezzo Fob in dollari Usa, il pur piccolo aumento del prezzo in euro è dovuto ad un lieve apprezzamento della divisa Usa, che pur rimane intorno ai 0,93 euro per un dollaro.

 

Il valore del 15 settembre in euro al cambio del 20 settembre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 71,45 euro alla tonnellata.


Canada, in lieve flessione il prezzo di acquisto all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 18 settembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 514,78 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve calo di 0,37 dollari canadesi sulla quotazione dell'11 settembre 2023, quando invece si era registrata stabilità sul 5 settembre. In questa ultima data invece, si era registrato l'ultimo ribasso di 9,20 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 28 agosto scorso.

Il valore attuale del principale prezzo di acquisto all'export, rispetto ai 532,79 dollari canadesi alla tonnellata raggiunti il 21 agosto scorso, ha perso 18,01 dollari canadesi.


Ma dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 125,29 dollari canadesi alla tonnellata.


Gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico nell'ultima settimana segnano una nuova flessione di 4,81 dollari canadesi, calando a 114,60 dollari canadesi alla tonnellata il 18 settembre rispetto all'11 settembre, quando invece si era verificato un più lieve calo di 1,03 dollari canadesi rispetto al 5 settembre 2023. È da segnalare che tra il 28 agosto e il 18 settembre questo valore è calato così di 24,50 dollari canadesi.


Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 18 settembre 2023 sono comunque cresciuti di ben 82,34 euro alla tonnellata.

 

Alla luce di questi dati può dirsi che il lieve calo del prezzo Fob è ampiamente ascrivibile alla flessione dei costi di trasporto interni canadesi, stante la lieve diminuzione del prezzo di acquisto all'esportazione, limitata a pochi decimali.


E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 18 settembre 2023 è di 505,96 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve diminuzione di 1,20 dollari canadesi rispetto all'11 settembre scorso, quando si era verificato un lieve aumento di 0,28 dollari canadesi sulla settimana precedente. Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio è stato di 112,61.


Infine, il 18 settembre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2023 - risulta essere di 506,79 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve flessione di 0,28 dollari canadesi sui 507,07 dollari canadesi dell'11 settembre scorso, quando pure si era verificata un'altra lieve flessione di 0,37 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente. Dal 10 luglio l'aumento di questo prezzo medio - seppur calcolato su scadenze diverse - è stato di 146,79 dollari canadesi.

 

Statistics Canada, produzione 2023 cala a 4 milioni di tonnellate

Dal rapporto del 18 settembre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan giunge notizia che secondo l'autorità agricola del Saskatchewan il raccolto di grano duro è al 90% con una qualità più elevata dello scorso anno, infatti si calcola che il 46% del raccolto sarà classificabile come Cwad di 1° qualità al 13% di proteine. Non si fa menzione di rese nel rapporto, né per il Saskatchewan né per le altre province cerealicole canadesi. In compenso si segnala come vanno le cose negli Usa, dove l'88% del grano duro è stato già raccolto nel Montana e il 68% nel Nord Dakota. Nel complesso, i produttori statunitensi riportano rese e proteine medie.


C'è poi un ampio rinvio alle ultime stime produttive di Statistics Canada che il 14 settembre ha annunciato una produzione complessiva prevista di grano duro da poco più di 4 milioni e 58mila tonnellate, ben 200mila tonnellate in meno dell'ultima stima che risale a fine agosto, qualcosa come il 30% in meno della produzione effettiva del 2022.

 

Cosa significa questo dato? Secondo il rapporto "Con l'aggiunta delle scorte della scorsa settimana il Canada disporrebbe di una fornitura di grano duro pari a circa 4,4 milioni di tonnellate, rispetto ai 6 milioni di tonnellate della scorsa campagna. Ciò significa che le esportazioni dovranno essere razionate a circa 3,3 milioni di tonnellate contro le 5,12 milioni di tonnellate dell'anno scorso".

 

Le esportazioni di grano duro dal Canada per la sesta settimana di campagna commerciale 2023-2024 sono state modeste, pari a 26mila tonnellate, per un totale da inizio anno di 223mila tonnellate, leggermente superiori a quelle dell'anno scorso. E il rapporto fa notare: "Le consegne dei produttori nel sistema di movimentazione sono inferiori del 10% rispetto allo scorso anno, il che è logico dato il raccolto più piccolo".

 

I prezzi, come già osservato, sono in verità ancora statici, nonostante le sollecitazioni al rialzo appena illustrate non manchino. Il messaggio della Commissione in proposito è sempre lo stesso da tre settimane, un mantra ormai, e che recita: "Si prevede che i prezzi miglioreranno una volta esauritasi la pressione sul grano duro da parte degli esportatori della Turchia e del Mar Nero" ovvero "quando sarà necessario ulteriore grano duro di buona qualità nell'Ue e potenzialmente nel Nord Africa".

 

Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 20 settembre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sulle ultime sedute del 13 e del 6 settembre e del 30 agosto scorsi, quando si era verificato il calo di 60 euro alla tonnellata sull'ancora precedente seduta del 2 agosto 2023.


Al momento questi prezzi risultano essere maggiori di 55 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 20 settembre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 350 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 13 e del 6 settembre e del 30 agosto, quando invece si era verificato un calo di 50 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 agosto 2023.


I valori registrati il 20 settembre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 31 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 19 settembre 2023 il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 410 euro alla tonnellata sui minimi e 415 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 12 e 5 settembre e del 29 agosto. Nell'ultima seduta del mese scorso, invece, si era verificato un calo di 55 euro sui minimi e 65 euro sui massimi rispetto all'ancora precedente seduta dell'8 agosto 2023.


L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 19 settembre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 ma di soli 60 euro sui minimi e 50 sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 19 settembre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.
Questi i prezzi: 388 euro alla tonnellata sui minimi e 398 euro sui massimi, stabili sul 12 e sul 5 settembre scorso, quando invece si era verificato un ulteriore calo di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 29 agosto 2023.


L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 19 settembre si presentano maggiori di 53 euro alla tonnellata sui minimi e 48 euro sui massimi.


Il frumento duro canadese 1 al 15% di proteine il 19 settembre scorso è stato fissato a 495 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 12 e del 5 settembre 2023, quando invece si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata rispetto alla ancor precedente seduta del 29 agosto 2023. Complessivamente il prezzo di questo frumento è aumentato di 96 euro alla tonnellata nelle ultime dodici sedute sui massimi, ma sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 91 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 19 settembre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 12 e del 5 settembre, quando si era verificato un calo di 20 euro sulla ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 405 euro alla tonnellata sui minimi e 415 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute del 12 e del 5 settembre, quando si era verificato un calo di 10 euro alla tonnellata sui valori registrati nella ancor precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano in aumento di 51 euro sui minimi e di 56 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

Il 19 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulle precedenti sedute del 12 e del 5 settembre e del 29 agosto. Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.


Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 19 settembre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 15 settembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sulle precedenti sedute dell'8 e del primo settembre, quando invece si era verificato un ribasso di 30 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 25 agosto scorso.


I valori del 15 settembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, restano in rialzo di 53 euro sui minimi e 55 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Nella seduta del 15 settembre 2023 il grano duro canadese di prima qualità è rimasto stabile a 497 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi rispetto all'8 ed al primo settembre, quando invece aveva perso 17 euro alla tonnellata rispetto alla ancor precedente seduta del 25 agosto 2023.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 14 settembre 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 385 euro alla tonnellata sui minimi e 390 euro sui massimi, valori in diminuzione di 5 euro alla tonnellata su quelli della precedente seduta del 7 settembre, quando si era verificato un ulteriore calo di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 31 agosto 2023.


I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 14 settembre 2023 restano superiori di 45 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 20 settembre 2023

I prezzi medi all'origine del frumento duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 28 agosto al 18 settembre e monitorati da AgroNotizie® ieri, 20 settembre 2023, presentano 3 piazze in calo su 14 monitorate, mentre le restanti 11 sono stabili.

 

Nel complesso si osserva come l'onda lunga dei mercati all'ingrosso, improntata alla stabilità, trovi ancora qualche difficoltà a farsi largo tra gli operatori in campagna e non solo su piazze direttamente condizionate da Borse merci al ribasso, è il caso di Bologna, che il 14 settembre scende dell'1,2% e cala a 397,50 euro alla tonnellata, ma anche su altre piazze, come Grosseto che il 14 settembre piomba a 347,50 euro alla tonnellata, perdendo il 4,1% sulla settimana precedente.

 

 Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea ieri, 20 settembre 2023
(Fonte: Ismea)

 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, pubblicato ieri, 20 settembre 2023, quota il frumento duro fino nazionale mietitura 2023 con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 387 euro alla tonnellata sui minimi e 392 euro sui massimi, stabile sulle quotazioni del 13 settembre. Per ogni altro confronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile rileggere l'articolo di AgroNotizie® del 14 settembre 2023.

 

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Questo articolo è stato modificato il 27 settembre 2023: è stato cambiato il paragrafo dedicato al Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago