I prezzi del grano duro fino percepiscono uno shock a livello mondiale, a causa dell'ingresso sul mercato della Turchia che, secondo la Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, ha immesso o sta immettendo sul mercato Ue almeno 500mila tonnellate di prodotto fino di qualità, spiazzando il raccolto canadese, ancora in fase di mietitura e primo stoccaggio. Non a caso a calare, seppur leggermente, sono tutti i principali indicatori mondiali: i prezzi Fob di Usa e Canada e l'Indice dei Future sul Durum a Chicago.

 

Ma dal Canada avvertono: l'effetto dell'immissione sul mercato del grano da parte della Turchia, e prossimamente anche da parte di Russia e Kazakistan, sarà gradualmente riassorbito perché si conferma un raccolto canadese a poco più di 4,2 milioni di tonnellate ed un'offerta che andrà a ridursi sul 2023-2024 del 24%.

 

I quantitativi acquistati negli ultimi tempi da stoccatori e molini italiani avranno così un effetto tampone, ritarderanno l'arrivo del picco dei prezzi internazionali e italiani da novembre al prossimo inverno. La partita per nuovi rialzi dei valori del grano duro è pertanto solo rinviata, ma non ci si dovrà aspettare livelli di prezzo stellari come nel 2021, nonostante scorte basse e domanda in aumento, perché sono diminuiti i lotti di piccola entità, difficili da commerciare a livello internazionale.

 

Intanto in Italia il calo dei prezzi nelle borse merci mette il paracadute: dopo il crollo di Altamura, si registrano cali ancora a Bologna, Milano e Bari, ma Napoli, Foggia e Roma restano stabili sulla settimana scorsa.

 

Ismea riprende le rilevazioni prezzi all'origine e il frumento duro fino presenta prezzi più bassi dei primi di agosto ed una tendenza ancora al ribasso.

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Noli, Panamax +18,9% dal 9 agosto

Il mercato dei noli marittimi ha visto l'Indice Baltic Dry ieri - 6 settembre 2023 - aumentare di circa l'1,7% sul giorno precedente e fino a 1.081 punti, risultando però in calo di 13 punti rispetto ai 1.094 punti raggiunti il 30 agosto scorso (-1,2%).

 

L'Indice Panamax che determina solo in parte il Baltic, tenendo però in specifica traccia i carichi di carbone o grano da 60mila a 70mila tonnellate, ieri è sceso dell'1% al minimo su quasi due settimane di 1.466 punti, risultando in calo sul valore del 30 agosto scorso - 1.521 punti - di ben 55 punti (-3,6%).

 

Nonostante questi ultimi cali, dal 9 agosto la crescita di questo indice è stata di ben 233 punti (+18,9%).

Univoche e al ribasso le previsioni sui noli. Infatti, secondo Trading Economics, l'Indice Baltic Dry dovrebbe calare fino a 1.007,70 punti entro la fine del trimestre, contro una previsione di calo fino a 1.021,03 punti previsti la settimana scorsa.


Il trend previsto a 12 mesi è stimato ora a 853,70 punti, in peggioramento sulle previsioni della scorsa settimana, attestate a 862,70 punti.


Chicago, Future Durum Wheat Index -1,24% sulla settimana scorsa

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 5 settembre 2023 è diminuito sulla settimana precedente di 12,17 punti attestandosi a 966.00 punti (-1,24%), ovvero giusti 9,66 dollari Usa per bushel.

 

Solo la settimana scorsa, il 29 agosto, la diminuzione settimanale era stata di 71,98 punti sul 22 agosto per un valore raggiunto dall'indice di 978,17 punti (-6,85%), poco oltre i 9,78 dollari Usa per bushel. Questo potrebbe significare che la caduta sia ormai in frenata.


Questo indice - dopo aver invertito il trend di medio periodo, avendo recuperato tutto lo svantaggio accumulato dal 23 novembre 2022 quando, dopo aver toccato 974,38 punti base, non aveva fatto altro che scendere per mesi - ha delineato un nuovo trend tutto in ascesa almeno fino al 9 agosto, quando ha toccato i 1.087,63 punti.

 

E se dall'11 luglio, quando era ancora attestato a 789,91 punti, ha guadagnato fino all'8 agosto ben 297,59 punti (+37,7%), dal 9 agosto entra in una fase di volatilità, dovuta soprattutto ai realizzi speculativi degli operatori finanziari, ma anche alle informazioni su nuovi competitor presenti sul mercato reale di riferimento.

 

Inoltre, la quotazione del 5 settembre 2023 è pari a 331,25 euro alla tonnellata al cambio di ieri, 6 settembre 2023, in aumento di 2,55 euro sui 328,70 euro del 29 agosto al cambio del 30 agosto. La variazione negativa dell'indice in dollari Usa è stata di fatto più che neutralizzata da un apprezzamento del dollaro, passato da 0,91 euro per un dollaro del 30 agosto a 0,93 euro per un dollaro del 6 settembre.

 

I prezzi Fob calano in Canada e Usa

Secondo il rapporto del 5 settembre 2023 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine è pervenuto a 635,59 dollari canadesi alla tonnellata, in diminuzione di 27,85 dollari canadesi sullo scorso 28 agosto, ma comunque in crescita rispetto ai valori registrati l'8 agosto scorso di ben 97,73.


Dal 10 luglio, quando era ancora attestato a 491,09 dollari canadesi, tale prezzo è comunque aumentato di 144,50 dollari canadesi alla tonnellata (+29,4%). Tale medesimo incremento all'8 di agosto sul 10 luglio 2023 era di 46,77 dollari canadesi alla tonnellata (+9,52%).


Il valore registrato il 5 settembre è pari a 434,36 euro alla tonnellata, al cambio dollaro canadese euro del 6 settembre. La quotazione in valuta così determinata risulta in ulteriore diminuzione - di 14,83 euro - rispetto alla quotazione del 28 agosto 2023 al cambio del 30 agosto che era pari a 449,19 euro alla tonnellata. Viste solo lievi variazioni sul cambio - comunque nell'intorno di 0,68 euro per un dollaro canadese - il calo in euro è quasi completamente spiegato dal calo del prezzo in valuta canadese.


Resta il fatto sostanziale che rispetto alla quotazione dell'8 agosto valorizzata al cambio del 9 agosto il valore attuale di questo prezzo Fob risulta comunque cresciuto di 69,23 euro alla tonnellata (+19%).

Infine, il nuovo prezzo Fob canadese in euro supera di 38,41 euro alla tonnellata i 395,95 euro alla tonnellata raggiunti l'11 aprile 2023 al cambio del 12 aprile scorso.

 

Secondo il rapporto settimanale prezzi Fob del 1° settembre scorso compilato dalla Us Wheat Associates "Le offerte di Northern Durum dai grandi laghi per la consegna di settembre 2023 sono quotate 467,00 dollari Usa alla tonnellata" in calo sulle quotazioni del 25 agosto scorso di 21 dollari alla tonnellata, ma in realtà restano in crescita comunque di 67 dollari rispetto al valore del 4 agosto e pari a soli 400 dollari alla tonnellata.

 

Il prezzo Fob Usa del 1° settembre scorso vale 435,83 euro alla tonnellata al cambio del 6 settembre 2023, in diminuzione di 10,54 euro rispetto al prezzo rilevato il 25 agosto e valorizzato al cambio del 30 agosto 2023.

La diminuzione di valore del prezzo in dollari Usa è stata smorzata per la rivalutazione della divisa americana contro euro già prima analizzata per l'indice sui future.

 

Il valore del 1° settembre in euro al cambio del 6 settembre resta comunque maggiore di quello registrato il 4 agosto al cambio del 9 agosto - pari a 364,30 euro - di ben 71,53 euro alla tonnellata.

 

Canada, in calo i prezzi all'ingrosso all'esportazione

Tornando al rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, il 5 settembre scorso sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine è stato di 515,15 dollari canadesi alla tonnellata, in ribasso di 9,20 dollari canadesi alla tonnellata rispetto al 28 agosto scorso, quando pure si era registrato un primo calo di 8,45 dollari canadesi sul 21 agosto.

 

Dal 4 luglio 2023, quando era quotato a 389,49 dollari canadesi alla tonnellata, il prezzo di acquisto all'ingrosso per l'esportazione è comunque cresciuto di ben 125,66 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Gli export basis per i prezzi Fob dalla costa dell'Atlantico nell'ultima settimana segnano un passo indietro, calando il 5 settembre di 18,66 dollari canadesi rispetto al 28 agosto 2023, attestandosi così a 120,44 dollari canadesi alla settimana. Si tratta di un calo superiore all'ultimo aumento, intervenuto il 28 agosto e di ben 12,88 euro sul 21 agosto 2023. Resta il fatto che, comunque, gli export basis per il prezzo Fob del Cwad numero 1, dall'8 agosto al 5 settembre 2023 sono comunque cresciuti di ben 88,18 euro alla tonnellata.


Alla luce di questi dati può dirsi che l'effetto congiunto del calo dei prezzi di acquisto all'esportazione e dei costi di trasporto interni canadesi ha determinato una riduzione del prezzo Fob.

 

E ancora, secondo la Commissione, il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 5 settembre 2023 è di 506,88 dollari canadesi alla tonnellata, in calo di 16,17 dollari canadesi sui 523,05 dollari canadesi alla tonnellata registrati il 28 agosto scorso. Dal 10 luglio l'aumento complessivo di questo prezzo medio è stato di 113,53 dollari canadesi alla tonnellata.

 

Infine, il 5 settembre 2023, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan, il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2023 - risulta essere di 507,44 dollari canadesi alla tonnellata, in lieve aumento di 0,10 dollari canadesi sui 507,34 dollari canadesi registrati il 28 agosto scorso e sempre riferiti alla scadenza di dicembre 2023. Dal 10 luglio l'aumento di questo prezzo medio - seppur calcolato su scadenze diverse - è stato di 147,16 dollari canadesi.

 

Statistics Canada conferma previsione raccolto a 4,2 milioni di tonnellate

Dal rapporto del 5 settembre 2023 della Commissione per lo Sviluppo del Grano in Saskatchewan giunge una ulteriore conferma: la produzione di grano duro nel 2023 - secondo la stima questa volta di Statistics Canada - sarà di non più di 4,26 milioni di tonnellate, pertanto "La produzione canadese di grano duro nel 2023-2024 è inferiore del 26% rispetto allo scorso anno e l'offerta è inferiore del 24%. Ciò dimostra perché riteniamo che le esportazioni dovranno essere in qualche modo razionate quest'anno".

 

Ma per quanto riguarda le conseguenze di questa scarsità sui prezzi la Commissione è molto prudente e prova a spiegare i più recenti ribassi anche dei prezzi canadesi: "Una volta che gli acquirenti europei si sono resi conto che c'era un problema di qualità, si sono affrettati ad approfittare delle offerte di grano duro provenienti dalla Turchia. Quest'anno l'Ue (principalmente l'Italia) prenderà almeno 500mila tonnellate (e più) dalla Turchia, e alcuni di questi acquisti sono già in viaggio verso l'Italia".

 

"Ci sono anche potenziali vendite di grano duro da parte di Russia e Kazakistan con spedizione ottobre-novembre" continua il rapporto, che conclude: "Ciò significa che, per ora, c'è stata concorrenza a prezzi più bassi e molti acquirenti dell'Ue potrebbero essere abbastanza coperti dalla caduta. Tuttavia, Mercantile ritiene che gli acquirenti europei dovranno aumentare i loro acquisti nel corso dell'inverno".

 

Pertanto i prezzi dovrebbero aumentare ancora, ma senza il tradizionale picco a novembre, forse più spostato in avanti verso il nuovo anno. Insomma, i mercati torneranno alla normalità dopo lo shock turco, ma con una certa gradualità. Un messaggio anche per i mercati italiani.

 

Intanto, le esportazioni canadesi di grano duro per la quarta settimana sono state pari a 45mila tonnellate, per un totale da inizio di annata commerciale di 148mila tonnellate, rispetto alle 134mila tonnellate dello scorso anno.


Borsa Merci Foggia

La Borsa Merci di Foggia ieri - 6 settembre 2023 - ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa. I prezzi assegnati: 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabile sull'ultima seduta del 30 agosto scorso, quando si era verificato il calo di 60 euro alla tonnellata sull'ancor precedente seduta del 2 agosto 2023.

 

Al momento questi prezzi risultano essere maggiori di 55 euro rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2022. Infatti, le ultime quotazioni di questo cereale per la campagna commerciale 2022-2023 risalgono al 7 giugno 2023, quando furono fissate a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

Borsa Merci Roma

Borsa Merci di Roma ieri, 6 settembre 2023, ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12%. Questi i prezzi: 350 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 30 agosto, quando invece si era verificato un calo di 50 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 9 agosto 2023.

 

I valori registrati il 6 settembre sulla piazza capitolina si mostrano superiori a quelli dell'ultima quotazione della mietitura 2022 di 31 euro sui minimi e di 36 euro sui massimi. Infatti, le ultime quotazioni della mietitura 2022 sono del 31 maggio 2023 e pari a 319 euro alla tonnellata sui minimi e 324 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Borsa Merci Napoli ha quotato martedì, 5 settembre 2023 il grano duro fino nazionale - mietitura 2023 - alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime 14% (valore nominale), peso specifico 76 chilogrammi per 100 litri e umidità al 13%, assegnando prezzi di 410 euro alla tonnellata sui minimi e 415 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 29 agosto. Nell'ultima seduta del mese scorso, invece, si era verificato un calo di 55 euro sui minimi e 65 euro sui massimi rispetto all'ancor precedente seduta dell'8 agosto 2023.

 

L'ultimo prezzo della campagna commerciale 2022-2023 del cereale pastificabile sulla piazza partenopea era stato fissato il 23 maggio scorso a 350 euro alla tonnellata sui minimi ed a 365 euro sui massimi, pertanto i valori registrati il 5 settembre scorso restano in aumento sugli ultimi della mietitura 2022 ma di soli 60 euro sui minimi e 50 sui massimi.

 

Borsa Merci Bari

Alla Borsa Merci di Bari il 5 settembre 2023 la Commissione Prezzi ha rilevato le quotazioni del grano duro fino mietitura 2023, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa.
Questi i prezzi: 388 euro alla tonnellata sui minimi e 398 euro sui massimi, in calo di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 29 agosto 2023, quando si era verificata una pesante diminuzione di 48 euro alla tonnellata sui minimi e di 43 euro sui massimi rispetto alla ancor precedente seduta dell'8 agosto 2023.

 

L'ultima fissazione dei prezzi a Bari del cereale pastificabile nazionale per la mietitura 2022 risale al 30 maggio 2023, quando furono assegnati 335 euro alla tonnellata sui minimi e 350 euro sui massimi. Pertanto i prezzi della mietitura 2023 del 5 settembre si presentano maggiori di 53 euro alla tonnellata sui minimi e 48 euro sui massimi.

 

Il frumento duro Canadese 1 al 15% di proteine il 29 agosto scorso è stato fissato a 495 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 29 agosto 2023, quando si era verificato un altro calo di 10 euro sulla ancor precedente seduta dell'8 agosto 2023. Complessivamente il prezzo di questo frumento è aumentato di 96 euro alla tonnellata nelle ultime dieci sedute sui massimi, ma sulle quotazioni del 26 luglio 2022 è in perdita di 91 euro alla tonnellata sui massimi.

 

Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 5 settembre 2023 ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, con le seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 385 euro alla tonnellata sui minimi e 395 euro sui massimi, in calo di 20 euro sulla precedente seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano più elevati di 35 euro sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno 2023 a 350 euro alla tonnellata sui minimi e 355 euro sui massimi.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 405 euro alla tonnellata sui minimi e 415 euro sui massimi, in calo di 10 euro alla tonnellata sui valori registrati nella seduta del 29 agosto scorso. Tali valori risultano in aumento di 51 euro sui minimi e di 56 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, esitata il 13 giugno scorso a 354 euro alla tonnellata sui minimi e 359 sui massimi.

 

Il 5 settembre scorso sono stati quotati a Milano i frumenti duri esteri comunitari. Questi frumenti sono stati così fissati a 380 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta del 29 agosto. Si tratta di valori superiori di 25 euro alla tonnellata sui minimi e di 40 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022 del 20 giugno scorso. In quella occasione erano stati fissati prezzi di 355 euro alla tonnellata sui minimi e 360 euro sui massimi.

 

Risultano pure stabili sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano che, il 5 settembre 2023, son stati quotati ribadendo 485 euro alla tonnellata sui minimi e a 500 euro sui massimi.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 1° settembre 2023, quando è stato quotato il frumento duro fino di produzione nazionale, mietitura 2023, alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri. Su questa piazza il cereale pastificabile è stato fissato a 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, in ribasso di 30 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 25 agosto scorso, quando invece si era verificato un calo di 25 euro sulla ancor precedente seduta del 4 agosto 2023.

 

I valori del 1° settembre, rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2022, sono in rialzo di 53 euro sui minimi e 55 euro sui massimi. Infatti il frumento duro nazionale aveva chiuso la campagna commerciale 2022-2023 ai prezzi della seduta del 9 giugno 342 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.


Nella seduta del 1° settembre 2023 il grano duro Canadese di 1° qualità è calato a 497 euro alla tonnellata sui minimi ed a 500 euro sui massimi, perdendo 17 euro alla tonnellata rispetto alla precedente seduta del 25 agosto quando invece si era registrato un ulteriore calo di 10 euro alla tonnellata su 4 agosto 2023.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 31 agosto 2023 quando ha quotato il grano duro fino nazionale mietitura 2023 - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Questi i prezzi: 395 euro alla tonnellata sui minimi e 400 euro sui massimi, valori in diminuzione di 15 euro alla tonnellata su quelli della precedente seduta del 24 agosto scorso. Nella seduta precedente, peraltro, si era verificato un ulteriore calo di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 3 agosto 2023.

 

I prezzi della piazza felsinea di questa mietitura registrati il 1° settembre 2023 sono superiori di 55 euro a quelli già fissati l'8 giugno scorso, in occasione dell'ultima seduta della mietitura 2022, pari a 340 euro alla tonnellata sui minimi e 345 euro sui massimi.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 6 settembre 2023

I prezzi medi all'origine del grano duro fino nazionale, rilevati da Ismea dal 28 agosto al 5 settembre e monitorati da AgroNotizie® ieri, 6 settembre 2023, presentano 8 piazze in calo su 14 monitorate, mentre le restanti 6 sono rimaste stabili.

Nel complesso le quotazioni appaiono molto più basse delle ultime rilevate da AgroNotizie® e pubblicate nell'articolo del 3 agosto 2023.


Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della Regione Marche, l'ultimo listino del Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna, pubblicato ieri, 6 settembre 2023, quota il frumento duro fino nazionale mietitura 2023 con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino a 360 euro alla tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi, in calo di 5 euro sulle quotazioni del 30 agosto, attestate sulla forchetta 365-370.

 

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