La Toscana ha messo a disposizione 1,6 milioni per finanziare i corsi professionalizzanti in agricoltura per i giovani disoccupati o inattivi.

 

I soldi, provenienti dal Fondo Sociale Europeo, sono destinati alle agenzie formative accreditate in Toscana, che organizzino corsi insieme ad almeno una impresa del settore agroalimentare e volendo anche con istituti di istruzione superiore, università, fondazioni Its (istituti tecnologici superiori) e centri per la formazione degli adulti.

 

Il bando fa parte del progetto regionale Giovani Sì, che finanzia attività per sviluppare l'autonomia dei giovani.

 

Il bando non è quindi direttamente rivolto alle aziende agricole, ma le può coinvolgere, così come può coinvolgere le realtà formative pubbliche.

 

L'obiettivo, come ha spiegato l'assessore al Lavoro Alessandra Nardini, è quello di sviluppare profili professionali qualificati, per l'inserimento o il reinserimento lavorativo di persone disoccupate o inattive nella filiera agroalimentare, con particolare attenzione ai settori della produzione della trasformazione del commercio, e anche dell'allevamento, soprattutto dei cavalli.

 

Nel bando infatti è prevista una riserva specifica di 533mila euro per progetti che riguardino l'allevamento equino.

 

Andando nello specifico, devono essere presentati dei progetti che prevedano un percorso formativo della durata massima di 12 mesi che porti al rilascio di una qualifica professionale relativa al settore agroalimentare, tra quelle del repertorio regionale consultabile qui.

 

La formazione professionalizzante è una attività che si va sempre più diffondendo in Toscana, anche nel settore agricolo, con esempi anche molto incoraggianti come quella della così detta "scuola per contadini" organizzata dalla agenzia formativa ChiantiForm, che ha fatto parlare di sé per il suo successo, sia dal punto di vista occupazionale che sociale.

 

Le domande per il bando potranno essere presentate fino alle ore 13:00 del 29 settembre prossimo. Per tutte le informazioni si rimanda al sito di GiovaniSì.