Il Masaf, Ministero per l'Agricoltura la Sovranità Alimentare e le Foreste, ha pubblicato il Decreto Ministeriale 26 giugno 2023 - protocollo 0331843 - recante le "Modalità attuative della Misura 'Promozione sui mercati dei Paesi terzi dell'Ocm Vino'" per la quale il Piano Strategico della Politica Agricola Comune prevede una spesa annuale di circa 98 milioni di euro. Una somma che sarà utilizzata da organizzazioni agricole, organizzazioni di produttori vitivinicoli, consorzi di tutela e singole imprese produttrici di vino per promuovere il vino di qualità italiano sui mercati internazionali.
Il Decreto - che reca la firma del ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida - apporta alle modalità operative della Misura relativa alla promozione sui mercati dei Paesi terzi modifiche importanti per la partecipazione al programma Organizzazione Comune del Mercato del Vino.
Le novità
Dalla prossima annualità da parte di tutti i soggetti proponenti - sarà possibile presentare un solo progetto per tipologia nazionale, multiregionale o regionale, e le aziende inserite nei soggetti collettivi dovranno "partecipare ad almeno una delle azioni previste per ciascun Paese terzo".
"Sono vincoli con impatto molto forte sulla capacità progettuale - afferma in una nota Confagricoltura - e occorrerà trovare un equilibrio per agevolare la partecipazione di aziende di minore dimensione, senza limitare la progettualità di quelle più strutturate".
Tra le novità c'è anche la possibilità, per i progetti che sono stati inseriti nella graduatoria definitiva, di ritenere ammissibili le spese effettuate dopo il 16 ottobre, anche prima della stipula del contratto con Agea, per consentire di avviare subito le attività.
"Grazie all'azione sindacale di Confagricoltura, d'intesa con le altre organizzazioni, sono stati confermati nel Decreto i progetti multiregionali e tutti i criteri di valutazione - sottolinea l'Organizzazione agricola. In un primo momento era stata valutata infatti l'ipotesi di lasciare solo i progetti regionali, finanziati coi fondi assegnati alle regioni, e quelli nazionali (proposti da almeno cinque regioni) e finanziati con la dotazione del Fondo Nazionale della Misura, eliminando i multiregionali, a valere sulle risorse delle singole regioni e sul Fondo di Riserva Nazionale e promossi da almeno due regioni. Eventualità sulla quale poi si è fatto un deciso passo indietro.
Urge l'avviso pubblico per i progetti
"A questo punto - osserva Confagricoltura -, vista la tempistica di emanazione del Decreto Ministeriale, diventa urgente la pubblicazione dell'avviso nazionale per la presentazione dei progetti che definisce annualmente le modalità attuative del Decreto, senza il quale non è possibile avviare la procedura di presentazione dei progetti". Tempi ristretti, poiché entro il 16 ottobre prossimo i progetti di promozione dovranno essere già avviati per poi terminare entro il 15 ottobre 2024.
"Auspichiamo un coinvolgimento dei rappresentanti delle imprese in questa fase per un confronto diretto sugli aspetti operativi e procedurali della Misura" conclude Confagricoltura.