Etichettatura del vino: l'Irlanda fa passi in avanti con la normativa per porre un'etichetta salutistica sulle bevande alcoliche, tra cui il vino importato dall'Italia. Dopo il silenzio assenso della Commissione Europea, ora è tutto nelle mani degli Stati membri, che potranno opporsi alla notifica dell'Irlanda all'Organizzazione Mondiale del Commercio (Wto in inglese) entro novanta giorni.
"L'etichettatura serve per informare il consumatore, non per spaventarlo. Mettere un'etichetta sui prodotti alimentari è una cosa positiva", ha affermato l'eurodeputato irlandese Colm Markey che abbiamo intervistato.
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Alcol: per l'Irlanda è dannoso alla salute
Continua a gonfie vele il piano di etichettatura degli alcolici irlandese che vuole, sostanzialmente, inserire delle avvertenze sulle bottiglie di alcol (tra cui il vino) che indichino i pericoli per la salute, come il rischio di tumori, con immagini o simboli simili a quelli presenti sui pacchetti di sigarette.
Dopo la notifica dello scorso giugno alla Commissione Europea, solo poche settimane fa l'Irlanda ha notificato la propria normativa anche all'Organizzazione Mondiale del Commercio, supponendo di adottare le etichette entro due o tre mesi, a patto che nessuno Stato membro del Wto presenti pareri contrari per i prossimi novanta giorni.
L'eurodeputato irlandese: "L'etichettatura serve per informare il consumatore"
L'eurodeputato irlandese Colm Markey - membro del Partito Conservatore Irlandese di Centro Destra "Fine Gael Party", parte del Governo in Irlanda e membro della Commissione Agricoltura del Parlamento Europeo - ci ha spiegato che l'etichetta che intende adottare il suo Paese ha come scopo quello di informare i consumatori, non di spaventarli, avvertendo che un eccessivo consumo di vino potrebbe arrecare danni alla salute.
Colm Markey, cosa sta succedendo con il nostro vino in Irlanda?
"Penso che il vostro vino sia visto molto bene nel mio Paese, ci sono persone che adorano il vino italiano. Il nostro Governo sta cercando solo di mettere delle etichette informative sulle bottiglie di alcol in generale solo per evidenziare come questo sia associato con la comparsa di fenomeni tumorali. Il Governo vuole solo informare le persone. Personalmente non sono contrario a questa etichettatura, tuttavia penso che vada supportata da una robusta base scientifica. In linea di principio, secondo me, dal punto di vista del consumatore mettere un'etichetta sui prodotti alimentari è una cosa positiva".
Tuttavia molti produttori di vino italiani sono preoccupati per questa decisione, la vedono come un attacco all'industria vitivinicola italiana.
"Personalmente non la ritengo affatto un attacco all'industria del vino, penso che sia più una misura che riguarda l'alcol in generale e che in Irlanda sia probabilmente più mirata ad altre forme di alcol. Nella maggior parte dei casi, infatti, il vino in Irlanda è bevuto con moderazione. L'obiettivo è spingere le persone a bere con moderazione qualsiasi tipo di alcolico, non solo il vino. Alla fine dei conti, quello che vogliamo fare è informare il consumatore in modo che faccia la propria scelta in modo consapevole, non scoraggiare le persone dal bere il vino. Vogliamo rendere chiaro che se si beve troppo alcol ci può essere un rischio di cancro, tutto qua. Sono convinto che sia importante informare le persone, ma non so quanto questo cambierà le loro abitudini in termini di consumo di alcolici".
Alcune associazioni italiane pensano esattamente l'opposto, pensano che facendo ciò non si informino i consumatori, ma si spaventino.
"Dobbiamo trovare il giusto equilibrio tra l'informare i consumatori e spaventarli. Nel mondo in cui viviamo oggi, i titoli e le immagini sono sensazionalistici, noi dobbiamo assicurare che l'etichettatura sulle bottiglie di vino cerchi di andare in questa direzione, ma tuttavia deve essere chiara ed esplicita, e questo perché vogliamo dare al consumatore delle informazioni altrettanto chiare ed esplicite, e non spaventarlo".
È un problema serio l'alcolismo in Irlanda?
"Tradizionalmente l'Irlanda ha sempre avuto un grande legame con l'alcol e il suo abuso, non tanto vino, quanto piuttosto alcolici più tradizionali nel nostro Paese. Tuttavia mi sembra di constatare che la società nel suo insieme spinga sempre di più per un consumo più moderato di alcol".
A lei piace il vino italiano?
"Preferisco in particolare il vino bianco. Un bicchiere o due di vino vanno bene. Non ho alcun problema con Il vino italiano".
L'eurodeputato irlandese Colm Markey
(Fonte foto: Parlamento Europeo)