Le politiche di sviluppo rurale al Sud sono ad un punto di snodo tra vecchia e nuova programmazione. In Puglia è stato lanciato un bando sul Psr, Programma di Sviluppo Rurale, 20214-2022 da 36,4 milioni di euro per aiutare i giovani imprenditori agricoli neoinsediati con il bando 2022, beneficiari già del premio della Sottomisura 6.1, a presentare un piano di investimenti cofinanziato sull'Operazione 4.1.b. Intanto la Regione Campania pubblica la prima versione del Csr, Complemento di Sviluppo Rurale, 2023-2027, e da lunedì 13 febbraio prossimo si torna al Tavolo Verde per approntare le prime necessarie modifiche.

 

Psr Puglia, si finanziano le imprese neoinsediate

Un aiuto concreto per i giovani agricoltori pugliesi, insediati grazie al bando 2022 della Sottomisura 6.1 del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2022, e che intendono realizzare investimenti aziendali. È stato approvato dall'Autorità di Gestione del Programma di Sviluppo Rurale della Puglia 2014-2022 l'avviso pubblico relativo all'Operazione 4.1.b dedicato al "Sostegno ad investimenti realizzati da giovani agricoltori del Psr Puglia 2014-2022". L'avviso offre una serie di opportunità per il miglioramento della redditività, della competitività e della sostenibilità delle imprese condotte dai giovani agricoltori.


Con i fondi dell'Operazione 4.1.b del Psr Puglia 2014-2022 sarà possibile per i giovani agricoltori, insediatisi grazie al bando 2022 del Psr, acquistare macchine innovative con relative attrezzature, attivare nuovi impianti arborei e riconversioni varietali, realizzare impianti fotovoltaici sulle strutture rurali o per il recupero delle biomasse, attuare interventi di risparmio idrico e migliorare gli spazi dei fabbricati rurali destinati alla produzione agricola e zootecnica.

 

Investimenti funzionali ad un'ottimizzazione dei costi di produzione e a dare nuova forza allo sviluppo rurale pugliese. L'avviso pubblico dell'Operazione 4.1.b del Psr Puglia 2014-2022 può contare su 36,4 milioni di euro, risorse che fanno riferimento al Next Generation EU. Per aderire al bando i giovani agricoltori dovranno presentare un Piano Aziendale compreso tra i 30mila e i 150mila euro; nel caso di insediamenti plurimi ai sensi della Sottomisura 6.1, il range sarà tra i 60mila e i 300mila euro.

 

"Siamo sempre accanto ai giovani agricoltori pugliesi, senza retorica e in maniera fattiva - ricorda l'assessore all'Agricoltura della Regione Puglia, Donato Pentassuglia - perché conosciamo con quanto impegno e con quanta determinazione hanno scelto di tornare alla terra con l'intento di conservare, e insieme innovare, conoscenze tramandate di generazione in generazione. Con i fondi disponibili nel Psr Puglia diamo opportunità di miglioramento aziendale nell'ottica della sostenibilità, funzionale allo sviluppo trasversale delle nostre filiere agroalimentari, sempre più protagoniste sui mercati europei e mondiali, con un occhio di riguardo al tema ambientale e all'efficientamento energetico".

 

Campania, verso la rimodulazione del Csr

Lo scorso 31 gennaio la Regione Campania ha approvato la versione 1.0 del Csr, Complemento per lo Sviluppo Rurale, 2023-2027. Il documento è stato redatto in un'ottica di coerenza e uniformità rispetto al Piano Strategico Nazionale dell'Italia per la Politica Agricola Comune 2023-2027, adottato dalla Commissione Europea il 2 dicembre 2022. La strategia regionale di sviluppo rurale per la Campania nel quinquennio 2023-2027 ha a disposizione una spesa pubblica totale pari a circa 1,3 milioni di euro. Lo riferisce una nota del portale Psr Campania Comunica.


Ma si tratta di un documento che a breve dovrà essere aggiornato ed integrato con una importante rimodulazione delle risorse finanziarie, come peraltro abbiamo già anticipato. Da quanto si apprende in queste ore già per lunedì 13 febbraio 2023 l'assessore all'Agricoltura della Regione Campania, Nicola Caputo, ha convocato il Tavolo Verde proprio per definire la rimodulazione finanziaria, che andrà nella direzione di spostare risorse dagli investimenti pubblici alle misure dedicate alle imprese, sia quelle strutturali, dedicate al cofinanziamento degli investimenti nelle aziende agricole, sia quelle di accompagnamento, che riguardano gli interventi a capo ed a superficie.


Nella dichiarazione strategica regionale, posta nelle pagine iniziali del documento approvato il 31 gennaio scorso, si legge che il Csr Campania "motiva e chiarisce le scelte realizzate a livello regionale, rendendo evidente il collegamento di queste con le esigenze del territorio nonché con la visione strategica sul futuro del panorama agricolo campano. In sostanza, pur restando all'interno del quadro strategico delineato dal Psp nazionale, la Regione programma e gestisce gli interventi di sviluppo rurale che ha inteso attivare esplicitandone le prerogative regionali".

 

Il Csr Campania 2023-2027 è anche il risultato di un'ampia attività di concertazione con il Ministero dell'Agricoltura, dell'ascolto degli operatori del comparto agricolo nonché del partenariato economico e sociale insieme ai privati cittadini, "cui è stata data voce per costruire una batteria di interventi capace di rispondere alle istanze di tutela ambientale, sostenibilità, modernità e innovazione espresse dal territorio regionale". Tuttavia sarà necessario un ulteriore sforzo di concertazione per la definitiva messa a punto del programma campano.