In Canada i prezzi del grano duro all'esportazione sono in ulteriore lieve calo, con la domanda internazionale che continua ad aumentare e con gli esportatori che hanno ripreso ad incrementare gli imbarchi nell'ultima settimana. In Usa il mercato dei future sul grano duro si presenta volatile.
 
Il 15 novembre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago diminuisce del 1,08% sulla settimana precedente, contro un incremento del 3,51% messo a segno solo una settimana prima. Il 14 novembre 2022 il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - diminuisce di 1 euro alla tonnellata sulla settimana precedente per effetto della rivalutazione dell'euro sul dollaro canadese portandosi a 418 euro alla tonnellata. Tutto questo accade nonostante l'aumento dei costi per portare il grano duro ai punti d'imbarco abbia fatto aumentare lo stesso prezzo Fob espresso in valuta locale di 11,44 dollari canadesi alla tonnellata.
 
I mercati italiani all'ingrosso registrano cali di prezzo del frumento duro fino nazionale nelle borse merci di Roma, Napoli, Milano, Altamura e Bologna, mentre Foggia e Bari restano stabili. Il grano duro canadese in Italia è invariato a Bari e in calo ad Altamura. Permangono prevalentemente stabili invece i mercati all'origine sondati da Ismea tra il 7 e il 14 novembre 2022, con cinque piazze in calo su 13 rilevate.

 

Chicago, Future Durum Wheat Index: -1,08% in una settimana

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 15 novembre 2022 perde colpi e - dopo un brusco calo il 10 novembre scorso a 921,43 punti base - chiude in recupero a 938,64 punti base (quasi 9,39 dollari Usa per bushel), ma con un calo di 10,27 punti base (poco più di 0,10 dollari per bushel) sull'8 novembre 2022 (-1,08%). L'ultimo aumento registrato da AgroNotizie® risale proprio all'8 novembre scorso - +32,19 punti base (poco più di 0,32 dollari Usa per bushel) in una settimana (+3,51%), che era apparso come un segnale di ripresa del mercato Usa.

 

Al momento l'incremento dell'8 novembre si presenta come il miglior risultato dopo il 7 novembre 2022, quando l'indice ha raggiunto quota 950,38 punti base (oltre 9,50 dollari per bushel). Resta per ora una tendenza al rialzo, pur in un contesto di grande volatilità.

 

Più di recente questo indice ha fatto di meglio dei giorni scorsi solo il 10 agosto 2022, quando - in fase ribassista - ha toccato 951,99 punti base (9,52 dollari per bushel).

 

Per avere un'idea solo del calo drastico degli ultimi quattro mesi basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel. Per tenere presente quanto avvenuto da inizio anno, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel.

 

Canada, il prezzo Fob cala a 418 euro

Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 14 novembre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, aumenta di 11,44 dollari canadesi alla tonnellata, attestandosi a 577,80 dollari canadesi alla tonnellata, contro i 566,36 dollari canadesi del 7 novembre, superando anche il valore di 576,11 dollari del 24 ottobre scorso: data dell'ultimo incremento, prima della flessione di 9,75 verificatasi nei 14 giorni successivi.
 
L'ultima quotazione di 577,80 dollari canadesi resta superiore alla massima più recente, conseguita il 26 settembre scorso, quando il Cwad aveva toccato i 564, 51 dollari canadesi alla tonnellata. Resta ancora fuori tiro solo il prezzo del 2 agosto scorso, volato a 669,15 dollari canadesi alla tonnellata. 

 

Al cambio del 16 novembre 2022 - 1 dollaro canadese uguale a 0,72 euro - il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 418,00 euro alla tonnellata, in calo sul 9 novembre scorso di 1,00 euro alla tonnellata, quando il cambio era di 1 dollaro canadese uguale a 0,74 euro.
 
Il 14 novembre scorso, sulla piazza di Rosetown - dove si trova l'ascensore di riferimento del mercato all'esportazione - il prezzo di acquisto all'ingrosso del Cwad numero 1 al 13% di proteine si presenta stabile sul 7 novembre e sul 31 ottobre scorsi, confermandosi a 496,04 dollari canadesi alla tonnellata. Si tratta del secondo segnale di stabilità dopo cinque settimane di aumenti, che hanno portato questo valore dai 404,55 dollari canadesi alla tonnellata del 19 settembre ai 514,42 dollari canadesi del 24 ottobre (+109,87 dollari canadesi) per poi approdare ai 496,04 dollari canadesi due settimane fa con un calo di 18, 38 dollari sul 24 ottobre.
 
Secondo questo schema, il prezzo Fob è maggiore rispetto al prezzo di acquisto all'ingrosso di 81,76 dollari canadesi alla tonnellata, che equivale all'export basis: ovvero il costo del viaggio - calcolato dalla Commissione - dalla piazza di Rosetown fino ai porti della regione dei grandi laghi. Questo margine ha guadagnato 11,44 euro sulla scorsa settimana e spiega da solo l'aumento del prezzo Fob.
 
E ancora, secondo la Commissione il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 14 novembre 2022 è di 498,80 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 1,38 dollari canadesi sul 7 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore aumento di 9,19 dollari canadesi sul 31 ottobre scorso.
 
Infine, il 14 novembre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a gennaio 2023 - risulta essere di 499,17, in aumento di 1,39 dollari canadesi alla tonnellata sul 7 novembre, quando si era verificato un ulteriore aumento di 9,18 dollari canadesi sul 31 ottobre.

 

Canada, export trainato dall'euro forte

Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 14 novembre 2022 - riferisce: "La Tunisia ha acquistato quattro partite da 25mila tonnellate di frumento duro a 528,89-537,68 dollari Usa alla tonnellata, spese di spedizione e nolo incluso. C'è una forte possibilità che parte di questo fosse canadese. Il prezzo è calcolato a circa 13,90 dollari canadesi per bushel all'ascensore nel Saskatchewan". Si tratta di un prezzo piuttosto elevato, compatibile con le quotazioni all'origine in Canada, ma almeno 0,30 dollari canadesi per bushel più elevato dei prezzi più elevati chiesti dagli agricoltori canadesi ai propri elevatori.

 

"I prezzi in Italia sono rimasti invariati per la terza settimana consecutiva a 493 euro alla tonnellata - si afferma nel Rapporto, che fa però verosimilmente riferimento al valore mediano del grano duro fino nazionale italiano alla Borsa Merci di Bologna tra il 20 ottobre ed il 3 novembre scorsi. E poi aggiunge: "L'aumento del dollaro canadese (sul dollaro Usa Ndr) fa sì che questo prezzo venga calcolato a soli 13,10 dollari canadesi per bushel all'ascensore del Saskatchewan".

 

In realtà, questo ricalcolo in prezzi canadesi all'origine del prezzo italiano del grano duro è frutto di almeno due elementi che si sommano: intanto c'è il recente indebolimento della divisa statunitense sull'euro, che deprezza le esportazioni canadesi denominate in dollari Usa, cui si aggiunge l'apprezzamento del dollaro canadese su quello Usa.

 

Infine, il Rapporto aggiunge: "C'è stato un altro buon programma di esportazione di grano duro nella quattordicesima settimana di campagna commerciale, quando sono state esportate altre 179mila e 200 tonnellate di grano duro canadese". Tradotto: esportazioni di grano duro verso la Ue in netto aumento, ma anche grazie all'euro forte, atteso che nella settimana precedente le spedizioni erano state di sole 101mila e 500 tonnellate.

 

Usa, Usda prevede meno export

Per quanto riguarda il grano duro Usa, l'ultimo Rapporto dell'Usda ha aumentato le previsioni di uso interno di 2 milioni di bushel, ma ha ridotto le esportazioni di 5 milioni di bushel per un aumento di 3 milioni di bushel delle scorte finali a 33 milioni di bushel. Nel quadro previsionale l'aumento delle scorte finali è del 57% (12 milioni di bushel) rispetto allo scorso anno. Mosse che potrebbero aver indotto alla volatilità i mercati Usa del grano duro, poiché vanno nella direzione di una previsione di restringimento dell'offerta circolante e al tempo stesso garantiscono ampia capienza delle scorte in caso di aumento della domanda.

 

Borsa Merci Foggia

Ieri, 16 novembre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, stabile sul 9 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 2 novembre 2022. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 la differenza negativa resta a 15 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre fissano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 55 euro alla tonnellata.

 

Borsa Merci Roma

In Borsa Merci di Roma ieri, 16 novembre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 470 euro alla tonnellata sui minimi e 475 euro sui massimi, in calo di altri 5 euro sulla seduta del 9 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore passo in dietro di 2 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 2 novembre. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile è ora in perdita di 15 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 44 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.

 

Borsa Merci Bari

ln Borsa Merci Bari martedì 15 novembre 2022 il grano duro fino, di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, viene fissato a 505 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta dell'8 novembre scorso, quando si era verificato un calo di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 25 ottobre 2022. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio la diminuzione resta di 48 euro a tonnellata.
 
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 15 novembre scorso è rimasto invariato sui valori raggiunti nelle sedute dell'8 novembre e del 25 ottobre: 499 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi. Il 25 ottobre il prezzo era diminuito di 5 euro sulla ancor precedente seduta del 18 ottobre. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 resta in perdita di 47 euro.

 

Associazione Granaria Meridionale di Napoli

Le quotazioni dell'Associazione Granaria Meridionale del 15 novembre 2022 alla Borsa Merci di Napoli del grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, sono di 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, valori in calo di 5 euro sui minimi e 10 euro sui massimi rispetto alla precedente seduta dell'8 novembre scorso, quando era già calato di 10 euro sia sui minimi che sui massimi sulla ancor precedente seduta del 25 ottobre 2022. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 50 euro alla tonnellata sui minimi e 45 euro sui massimi.


Associazione Granaria di Milano

L'Associazione Granaria di Milano il 15 novembre scorso ha riportato le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
 

  • Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 493 euro alla tonnellata sui minimi e 498 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 novembre scorso, in perdita di 22 euro sul 23 agosto e in ribasso di 56 euro sui minimi e 55 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
  • Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 513 euro alla tonnellata sui minimi e 518 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 novembre scorso, in diminuzione di 17 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 56 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
     

Il 15 novembre scorso quotati a Milano anche i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 500 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'8 novembre. Si raggiungono così, solo sui minimi, gli stessi valori del 28 settembre 2021, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.

 
Risultano ugualmente in diminuzione di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 15 novembre 2022 sono calati a 530 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano in perdita di 60 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.

 

Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è dell'11 novembre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, in calo di 5 euro alla tonnellata sui valori del 4 novembre scorso, quando si era verificato un ulteriore calo di 3 euro sull'ancora precedente seduta del 28 ottobre. I valori registrati l'11 novembre scorso si pongono a ben 58 euro al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
 
Nella seduta dell'11 novembre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è calato di 2 euro alla tonnellata sul 4 novembre, scendendo a 505 euro sui minimi e 508 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 42 euro dal 29 luglio 2022 - è ora attestato a 42 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.

 

Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 10 novembre 2022 quando ha fissato in 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in calo di 5 euro sul 3 novembre scorso, quando invece si era verificata invarianza sulla ancor precedente seduta del 27 ottobre 2022. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 55 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.

 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 16 novembre 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 7 ed il 14 novembre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 16 novembre 2022, sono rivelatori di un mercato in prevalenza stabile. Nel dettaglio, su 13 piazze rilevate, 8 risultano stabili, ma 5 sono in calo.

 

Iniziano a risentire delle diminuzioni di prezzo sui mercati all'ingrosso le piazze all'origine siciliane di Palermo e Catania: perdono l'1,0% e scendono a 477,50 euro il 10 novembre scorso, lasciando sul terreno 5 euro alla tonnellata rispetto alla rilevazione del 3 novembre 2022.

 

Sul continente tra le piazze meridionali in perdita spicca Foggia, che con 512,50 euro alla tonnellata lascia sul terreno il 9 novembre scorso 5 euro rispetto al 2 novembre 2022 (-1,0%). L'8 novembre 2022 si segnala poi il deciso calo di Napoli che scende a 525,00 euro alla tonnellata: in perdita di 10 euro alla tonnellata sul 1° novembre scorso (-1,9%). Al Nord tocca a Bologna che il 10 novembre scorso cala a 502,50 euro alla tonnellata, perdendo 5 euro alla tonnellata rispetto alla rilevazione del 3 novembre 2022 (-1,0%).


Scarica la tabella dei prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® del 16 novembre 2022 
(Fonte: Ismea)
 

Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna ha pubblicato le ultime quotazioni ieri, 16 novembre 2022: sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 473 euro alla tonnellata sui minimi e 478 euro sui massimi, in diminuzione di 5 euro sulla precedente rilevazione del 9 novembre e di 7 euro sull'ultima rilevata da AgroNotizie® il 2 novembre 2022. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in perdita di 50 euro sui minimi e 49 euro sui massimi.
 
Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 10 novembre 2022.

 

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