In Canada i prezzi del grano duro all'esportazione rimbalzano, volando oltre i prezzi massimi di settembre, anche se la domanda estera - pur in aumento - resta ancora debole sui porti della regione dei grandi laghi rispetto ad un anno fa, con una conseguente esposizione al rischio di volatilità a breve termine. In Usa il mercato dei future sul grano duro continua a dare segnali positivi, ma improntati a maggiore prudenza.
Il 18 ottobre 2022 l'indice dei future sul Durum Wheat a Chicago consolida l'inversione di tendenza aumentando questa volta solo dello 0,65% sugli ultimi cinque giorni, contro un incremento del 5,56% sugli ultimi cinque giorni messo a segno solo una settimana prima. Sullo sfondo c'è il dato pressoché definitivo del Dipartimento dell'Agricoltura degli Usa sul raccolto di grano duro - 1,74 milioni di tonnellate - e una domanda interna ed estera meno forte, che ha fatto lievitare le scorte.
Il 17 ottobre 2022 il prezzo Fob, Free On Board, del Cwad, Canadian Western Amber Durum, di prima qualità al 13% di proteine - in partenza dai porti della regione dei grandi laghi - dopo il crollo a 299,18 euro alla tonnellata della settimana scorsa, a causa di un mercato ancora poco profondo e di qualche contratto chiuso su prezzi oggettivamente troppo bassi, ora vola, portandosi a ben 426,52 euro alla tonnellata.
I mercati italiani all'ingrosso sono ormai allineati: in tutte le borse merci si registrano aumenti del grano duro fino nazionale e del Canadese a Bari ed Altamura. A Milano, invece, sono stabili tutti i grani duri esteri: comunitari e non comunitari. I mercati all'origine sondati da Ismea tra il 10 ed il 17 ottobre 2022 presentano prezzi in aumento in otto piazze su tredici.
Chicago, Future Durum Wheat Index: +0,65% in cinque giorni
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare a pronti il 18 ottobre 2022 continua la fase rialzista che aveva preso vigore due settimane fa, ma con un apprezzabile rallentamento: si attesta a 899,52 punti base (oltre 8,99 dollari Usa per bushel) con un aumento di 5,77 punti base (poco meno di 0,06 dollari Usa per bushel) in cinque giorni (+0,65%). Gli ultimi aumenti registrati da AgroNotizie® risalgono all'11 ottobre scorso - 47,08 punti base (oltre 0,47 dollari per bushel) in cinque giorni (+5,56%) - e al 4 ottobre, quando l'indice era aumentato di di 24,81 punti base (quasi 0,25 dollari per bushel) in cinque giorni (+3,02%).
Al momento si tratta del miglior risultato dopo il 24 agosto scorso, quando l'indice era già sceso a 897,92 punti base (quasi 8,98 dollari per bushel), senza poi più risalire sopra quella quota. Questo indice dal 2 agosto scorso, quando era ancora attestato a 977,34 punti base (9,77 dollari Usa per bushel), ha perso comunque ben 77,82 punti base (quasi 0,78 dollari Usa per bushel), il 7,96%.
Per avere un'idea solo del calo drastico degli ultimi quattro mesi basti ricordare che il 21 giugno scorso l'indice segnava ancora 1.307,73, pari a quasi 13,08 dollari per bushel mentre il valore di oggi è in perdita del 31,21%.
Per tenere presente quanto avvenuto da inizio 2022, vale sempre la pena ricordare il massimo del 2022 per questo indice, raggiunto il 6 gennaio scorso con 1.561,59 punti base, oltre 15,61 dollari Usa per bushel: da allora le perdite sono del 42,40%.
Canada, il prezzo Fob vola a 426,52 euro
Il prezzo Fob del grano Cwad di prima qualità e al 13% di proteine in partenza dai porti della regione dei grandi laghi, secondo il Rapporto del 17 ottobre 2022 stilato dalla Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan, la regione canadese dove si produce l'81% del grano duro del Paese, balza con un volo di 175,71 dollari canadesi a ben 575,48 dollari canadesi alla tonnellata, dopo aver registrato nelle settimane precedenti tre aumenti consecutivi, una flessione leggera ed infine un nuovo crollo fino a 399,77 dollari canadesi per tonnellata, a causa del tonfo da 159,43 dollari registrato l'11 ottobre scorso sul 3 ottobre 2022 che ora è stato completamente recuperato.
Non solo, la quotazione di 575,48 dollari canadesi supera anche la massima di settembre, quando il 26 del mese scorso il Cwad aveva toccato i 564, 51 dollari canadesi alla tonnellata. Resta ancora fuori tiro solo il prezzo del 2 agosto, un siderale 669,15 dollari canadesi alla tonnellata, legato però ad una forte incertezza sul raccolto dell'autunno ormai in buona parte sopita.
Al momento, al cambio del 19 ottobre 2022, il prezzo Fob del Cwad numero 1 al 13% di proteine è pervenuto a 426,52 euro alla tonnellata, realizzando un salto di ben 127,4 euro alla tonnellata sul 12 ottobre scorso (+42,56%).
Il prezzo Fob del Cwad di prima qualità al 13% di proteine a 426,52 euro alla tonnellata rappresenta un valore inferiore di 84,23 euro rispetto ai 510,75 euro alla tonnellata calcolati da AgroNotizie® il 3 agosto 2022.
Il 17 ottobre scorso il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine si presenta con un ulteriore aumento (+37,12 dollari canadesi) sull'11 ottobre scorso, pervenendo a 487,23 dollari canadesi alla tonnellata. Complessivamente, si tratta di una crescita ancora contenuta se solo si pensa che il 4 luglio 2022 questo prezzo era attestato a 569,53 dollari canadesi alla tonnellata.
Secondo questo schema, il prezzo Fob è maggiore rispetto al prezzo di acquisto all'ingrosso di 88,25 dollari canadesi, che equivale all'export basis: ovvero il costo del viaggio - calcolato dalla Commissione - dalla piazza di Rosetown fino ai porti della regione dei grandi laghi. Ma si tratta di un margine stretto, sceso di parecchio negli ultimi giorni, pertanto sono possibili ulteriori rincari del prezzo Fob.
E ancora, secondo la Commissione il prezzo medio spot offerto dagli agricoltori canadesi nei quattro territori del Saskatchewan per il cereale pastificabile di prima qualità il 17 ottobre è di 477,21 dollari canadesi, in aumento di 16,53 dollari canadesi sull'11 ottobre scorso, quando si era verificato un altro aumento di 29,31 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.
Infine, il17 ottobre 2022, nei quattro territori della provincia del Saskatchewan il prezzo medio offerto dello stesso prodotto per le consegne differite - a dicembre 2022 - risulta essere di 480,98 dollari canadesi alla tonnellata, in aumento di 18,47 dollari canadesi sull'11 ottobre, quando si era verificato un altro aumenti di 27,28 dollari canadesi sulla settimana ancor precedente.
Canada, ancora incertezza sulla produzione 2022
Il Rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano del Saskatchewan - stilato il 17 ottobre 2022 - torna sui risultati produttivi del Canada e degli Usa, ma non li cita ancora come definitivi: "La produzione canadese di grano duro è stimata in circa 6,1 milioni di tonnellate, circa il doppio dello scorso anno (dati Statistics Canada)".
E ancora "La produzione combinata di grano duro statunitense e canadese nel 2022 dovrebbe aumentare, portandosi a 7,9 milioni di tonnellate, il 93% in più rispetto all'anno precedente". Con il durum Usa 2022 stimato ormai a un milione e 742mila tonnellate.
L'export di grano duro canadese è stato di 48mila e 600 tonnellate nella decima settimana di campagna commerciale, per un totale stagionale di 429mila e 300 tonnellate. La stragrande maggioranza delle esportazioni canadesi di questa è partita da Vancouver, ma il deficit rispetto all'export complessivo dello scorso anno è ancora di 241mila e 800 tonnellate.
Secondo quanto riporta la Commissione "l'Usda ha aumentato le scorte iniziali di 2 milioni di bushel e ha ridotto la produzione statunitense di grano duro di 10 milioni di bushel a 64 milioni di bushel. Il calo della produzione è stato interamente compensato dai minori consumi interni (-5 milioni di bushel) e minore export (-5 milioni di bushel). Pertanto, le scorte finali sono state aumentate di 2 milioni di bushel a 29 milioni di bushel, ovvero 8 milioni di bushel in più rispetto allo scorso anno, ma ben al di sotto della media".
L'effetto è stato quello di raffreddare la corsa dei future, poiché ha prevalso tra gli operatori di mercato non tanto il dato di scarsità relativa, quanto quello del calo della domanda, sia interna che estera.
Infine la Commissione analizza l'andamento dei prezzi internazionali, italiani in testa: "Il prezzo dell'Italia (prezzo medio della Borsa Merci di Bologna del grano duro fino il 13 ottobre reso in dollari Usa a 480 dollari alla tonnellata) torna a circa 12,50 dollari canadesi per bushel all'ascensore in Saskatchewan". Un livello considerato ancora non del tutto soddisfacente, poiché si punta ad un prezzo italiano equivalente ad almeno 13 dollari canadesi per bushel.
Tutti elementi che fanno chiaramente capire che ci sono ancora margini di crescita per il prezzo del grano duro, che dovrebbe pertanto mantenersi su livelli elevati. Anche se il mercato canadese resta ancora poco profondo e con rischi di volatilità dei valori di mercato.
Borsa Merci Foggia
Ieri, 19 ottobre 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico minimo 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni a 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in rialzo di altri 10 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 ottobre, quando i valori erano risultati in aumento di 10 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 5 ottobre. Sulle sedute del 3 e 24 agosto 2022 resta una differenza negativa di 10 euro alla tonnellata. Le quotazioni di ieri inoltre fissano le perdite sulle ultime quotazioni della mietitura 2021, risalenti al 1° giugno 2022, a 50 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Roma
In Borsa Merci di Roma ieri, 19 ottobre 2022, il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco partenza, provenienza Lazio, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi ogni 100 litri e proteine minime al 12% è stato quotato a 477 euro alla tonnellata sui minimi e 482 euro sui massimi, in aumento di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 12 ottobre scorso, quando i prezzi erano aumentati di altri 10 euro sulla ancor precedente seduta del 5 ottobre. Sulla piazza capitolina il cereale pastificabile resta comunque in perdita di 8 euro sulle quotazioni del 24 agosto 2022 e di 37 euro rispetto alle ultime quotazioni del raccolto 2021, risalenti al 25 maggio scorso.
Borsa Merci Bari
Il listino della Borsa Merci di Bari di martedì 18 ottobre 2022 presenta la quotazione del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 12,50%, peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa, fissata in 505 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi, in aumento di 7 euro alla tonnellata sulla seduta dell'11 ottobre 2022, quando si era verificato un ulteriore aumento di 5 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 4 ottobre. E sulle ultime quotazioni note della mietitura 2021 del 31 maggio ora la diminuzione è di 58 euro a tonnellata.
Il frumento Canadese 1 al 15% di proteine il 18 ottobre scorso è aumentato di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta, pervenendo a 504 euro alla tonnellata sui minimi e 510 euro sui massimi. L'11 ottobre il prezzo era rimasto stabile, dopo che nella seduta del 4 ottobre il valore di questo frumento era cresciuto di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 27 settembre scorso. Questo frumento sulle quotazioni del 26 luglio 2022 permane in perdita di 42 euro.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
L'Associazione Granaria Meridionale il 18 ottobre 2022 alla Borsa Merci di Napoli ha quotato il grano duro fino nazionale alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine minime comprese tra 12 e 13% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 530 euro alla tonnellata sui minimi ed a 540 euro sui massimi, valori in crescita di 5 euro sia sui minimi che sui massimi rispetto alla quotazione dell'11 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 17 euro alla tonnellata sui minimi e 22 euro sui massimi sul 4 ottobre scorso. Rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 fissata il 24 maggio scorso, il cereale pastificabile su questa piazza perde 35 euro alla tonnellata sui minimi e 25 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
Il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 18 ottobre scorso riporta sulla piazza lombarda le quotazioni del grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, secondo le seguenti provenienze e qualificazioni:
- Nord Italia, peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, proteine 13,5%, 495 euro alla tonnellata sui minimi e 500 euro sui massimi, in aumento di 3 euro alla tonnellata sulla precedente seduta dell'11 ottobre scorso, in perdita di 20 euro sul 23 agosto e in ribasso di 54 euro sui minimi e 53 euro sui massimi rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
- Centro Italia, peso specifico 77-78 chilogrammi per 100 litri, proteine non determinate, 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla precedente seduta dell'11 ottobre, in diminuzione di 15 euro su quella del 23 agosto 2022 e in ribasso di 54 euro alla tonnellata rispetto all'ultima quotazione della mietitura 2021 del 7 giugno scorso.
Quotati il 18 ottobre scorso i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, stabili sulla precedente seduta dell'11 ottobre. Sul 28 settembre 2021 i prezzi risultano aumentati di 10 euro alla tonnellata sui minimi, mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
Risultano stabili sulla precedente seduta anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano, che il 18 ottobre 2022 confermano i 530 euro alla tonnellata sui minimi e 540 euro sui massimi. Questi frumenti si presentano ora in perdita di 60 euro alla tonnellata rispetto al valore registrato nella seduta del 28 settembre 2021.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 14 ottobre 2022. Quando per il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 78 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati valori di 513 euro alla tonnellata sui minimi e 518 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 7 ottobre scorso, quando si era verificato un aumento di 10 euro sulla seduta ancor precedente del 30 settembre. I valori registrati il 14 ottobre si pongono comunque a ben 61 euro al di sotto delle valutazioni di mercato fissate il 3 giugno 2022 sulla mietitura 2021.
Nella seduta del 14 ottobre 2022 il grano duro Canadese di 1° qualità è risultato in aumento di 5 euro sul 7 ottobre, portandosi a 522 euro sui minimi ed a 525 euro sui massimi. Questo cereale - che ha perso 33 euro dal 29 luglio 2022 - è ora attestato a 25 euro in meno rispetto al prezzo spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 13 ottobre 2022 quando ha fissato in 487 euro alla tonnellata sui minimi e 492 euro sui massimi i prezzi per il grano duro fino nazionale - provenienza Nord, qualificato con proteine minime al 13,5% e un peso specifico di 79-80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa. Tali valori risultano in aumento di 10 euro alla tonnellata sul 6 ottobre, quando invece si era verificato un aumento di 5 euro sul 29 settembre scorso. Il cereale pastificabile sulla piazza di Bologna presenta un valore inferiore di 53 euro rispetto all'ultima quotazione del raccolto 2021, risalente al 9 giugno scorso.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie® il 19 ottobre 2022
I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati tra il 10 ed il 17 ottobre 2022 da Ismea e online fino a ieri, 19 ottobre 2022, sono rivelatori di un mercato che continua a muoversi al rialzo.
Caduta Matera sotto la linea dei 500 euro alla tonnellata, a raccogliere la bandiera di unica piazza in grado di pareggiare i bilanci delle aziende cerealicole era stata Napoli, una delle otto piazze in rialzo questa settimana - su tredici rilevate - che con un incremento del 3,8% sulla settimana precedente conseguito l'11 ottobre svetta a 530,00 euro alla tonnellata, rafforzando ulteriormente questa posizione.
Ma un'altra piazza taglia il traguardo ed è Foggia, dove il grano duro fino raggiunge il prezzo medio di 507,50 euro alla tonnellata crescendo del 2% il 12 ottobre scorso, seguita da Bologna che perviene a 504,50 euro alla tonnellata il 13 ottobre grazie ad un incremento sulla settimana precedente del 2,4%.
Si avvicina all'obiettivo Milano, con 494,50 euro alla tonnellata l'11 ottobre scorso ed un incremento del 1,4% sulla settimana precedente. A poca distanza c'è Bari, rimasta però ferma l'11 ottobre a 492,50 euro alla tonnellata. Permane stabile anche Matera, a 490 euro alla tonnellata.
Scarica la tabella prezzi all'origine del grano duro fino riportati da Ismea
Rilevazione AgroNotizie® del 19 ottobre 2022
(Fonte: Ismea)
Per quanto riguarda il mercato del territorio amministrativo della regione Marche, il Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna ha pubblicato le quotazioni del 19 ottobre 2022: sono stati fissati i valori per il frumento duro fino con proteine minime al 13%, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore in 481 euro alla tonnellata sui minimi e 486 euro sui massimi, in aumento di 3 euro sulla precedente rilevazione del 12 ottobre, quando si era verificata un'ulteriore crescita di 5 euro sulla ancor precedente rilevazione del 5 ottobre. Rispetto alle ultime quotazioni della mietitura 2021 questi prezzi sono in perdita di 43 euro sui minimi e 42 euro sui massimi.
Per ogni altro raffronto coi prezzi del grano duro fino pubblicati la settimana scorsa da AgroNotizie®, è possibile rileggere l'articolo pubblicato il 13 ottobre 2022.
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