Il Ministero della Transizione Ecologica (Mite) ha pubblicato sul proprio sito istituzionale il Decreto n. 257 del 24 giugno 2022 che approva il Programma Nazionale di Gestione dei Rifiuti (Pngr), di cui all'art. 198-bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n. 152, che ne costituisce parte integrante, con valenza per gli anni dal 2022 al 2028.

 

Il Programma indirizzerà regioni e province nella pianificazione della gestione dei rifiuti.

 

Il 30 giugno 2022, invece, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il comunicato del Ministero della Transizione Ecologica con l'approvazione del Programma che avrà valenza per gli anni dal 2022 al 2028.

 

Tale Pngr è uno strumento previsto e definito dall'art. 198-bis del Decreto Legislativo 3 aprile 2005, n. 152, introdotto dal Decreto Legislativo 3 settembre 2020, n. 116.
In questo modo vengono definiti i macro obiettivi, i criteri e le linee strategiche cui le regioni e le province autonome si devono attenere nell'elaborazione dei Piani Regionali di Gestione dei Rifiuti e raccoglie i punti esplicitati nel citato art. 198-bis.

 

Il Programma, partendo dal quadro di riferimento europeo, è preordinato a orientare le politiche pubbliche ed incentivare le iniziative private per lo sviluppo di un'economia sostenibile e circolare, a beneficio della società e della qualità dell'ambiente. Il Programma viene definito come uno dei pilastri strategici e attuativi della Strategia Nazionale per l'Economia Circolare, insieme al Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti e ad altri strumenti di policy.

 

Lo schema del Programma è il seguente:

Programma Nazionale per la Gestione dei rifiuti (Pngr)

Indice

1 Finalità e contesto del Programma

1.1 Finalità e contenuti del Programma Nazionale di Gestione Rifiuti

1.2 La governance multilivello

1.3 Il metodo di programmazione

1.4 Il Programma quale riforma strutturale del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr)

1.5 Il raccordo tra Pngr e il Programma Nazionale di Prevenzione dei Rifiuti

1.6 Valutazioni gestionali generali a supporto del Programma, criteri e linee strategiche per l'elaborazione dei piani regionali

1.7 L'Agenda 2030 e gli obiettivi di sviluppo sostenibile sui rifiuti e l'economia circolare

2 L'Italia nel quadro europeo in materia di rifiuti: i target europei e nazionali per il Pngr

2.1 Gli indirizzi fondamentali europei

2.2 L'Italia rispetto agli altri Stati membri

3 Dagli obiettivi generali ai macro obiettivi

4 Il quadro conoscitivo: dati di produzione, impianti, flussi impiantistici e gap

4.1 I dati di produzione dei rifiuti urbani

4.2 La raccolta differenziata

4.3 La produzione dei rifiuti speciali

5 Gestione dei rifiuti urbani e ricognizione impiantistica

5.1 Il quadro delle forme di gestione dei rifiuti urbani e le sue geografie

5.2 La tassonomia Arera per gli impianti di trattamento dei rifiuti urbani

6 Gestione dei rifiuti speciali e ricognizione del quadro impiantistico

6.1 Il quadro delle forme di gestione dei rifiuti speciali e le sue geografie

6.2 Quadro impiantistico di gestione dei rifiuti speciali

7 Produzione e gestione di specifiche tipologie di rifiuti speciali e ricognizione del quadro impiantistico

8 Flussi di rifiuti omogenei strategici e azioni per colmare i gap

8.1 Rifiuti urbani residui e rifiuti provenienti dal trattamento dei rifiuti urbani

8.2 Scarti derivanti dal trattamento delle frazioni secche da RD e delle frazioni organiche

8.3 Rifiuti organici da raccolta differenziata

8.4 Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (Raee)

8.5 Rifiuti inerti da costruzione e demolizione

8.6 Rifiuti tessili

8.7 Rifiuti in plastica

8.8 Rifiuti contenenti amianto

8.9 Veicoli fuori uso

8.10 Rifiuti sanitari a rischio infettivo

8.11 I fanghi di depurazione delle acque reflue urbane

8.12 Target regionali per la riduzione dei divari e gap impiantistici

9 Criteri e linee strategiche per l'elaborazione dei piani regionali

9.1 Rispondenza dei criteri di pianificazione agli obiettivi della normativa comunitaria

9.2 Efficienza, efficacia ed economicità dei sistemi di gestione in tutto il territorio nazionale, in coerenza con gli obiettivi di coesione territoriale

9.3 L'analisi dei flussi a supporto alla pianificazione regionale per tracciare i rifiuti e colmare i gap impiantistici

9.4 Dati e informazioni necessari per l'analisi dei flussi

9.5 La metodologia Lca come strumento di ottimizzazione del recupero di materia ed energia

9.6 La pianificazione regionale e la classificazione degli impianti di trattamento

10 Criteri per la definizione delle macroaree

11 Piano Nazionale di Comunicazione e Conoscenza Ambientale in Tema di Rifiuti e di Economia Circolare

12 Il monitoraggio del Programma

 

Per maggiori dettagli è possibile visitare questa e questa pagina.



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