Manifatture Sigaro Toscano, il gruppo titolare del marchio di uno dei sigari più apprezzati in Italia e non solo, va in supporto degli agricoltori di riferimento che producono il tabacco Kentucky, colpiti dall'aumento dei costi delle materie prime.

 

Un aiuto non isolato e che rientra in una politica di sostegno che il gruppo ha messo in atto da anni a favore delle aziende agricole che producono in Italia il tabacco per i suoi sigari.

 

Negli ultimi anni il settore è stato colpito più volte da varie avversità e già lo scorso anno il gruppo aveva previsto, oltre alle normali tariffe, un ulteriore contributo ai coltivatori per assicurare un reddito garantito minimo. 

 

Ora, dopo che è stato concluso l'accordo sui prezzi e i volumi di acquisto del tabacco con le associazioni di riferimento dei tabacchicoltori, sono stati stanziati altri 5 milioni per far fronte ai rincari che stanno interessando fertilizzanti, gasolio e energia e che rischiano di mettere in crisi la sostenibilità economica delle aziende agricole.

 

L'obiettivo è quello di sostenere la filiera italiana del tabacco Kentucky, una filiera di nicchia, ma fondamentale per la qualità dei sigari.

 

La filiera del Kentucky è infatti una realtà importante per questo settore e coinvolge 2mila addetti, circa 200 imprese familiari, oltre 1300 ettari coltivati in Italia, soprattutto in Toscana, basso Lazio, Campania e in alcune realtà di Veneto e Umbria.

 

Nel 2021 l'investimento totale di Manifatture Sigaro Toscano per l'acquisto del raccolto ha superato i 18 milioni di euro, e nel 2022 ha già raggiunto 16 milioni. Stanziamenti importanti che contribuiscono in maniera significativa alla redditività di questa filiera.

 

Per Manifatture Sigaro Toscano l'accordo attuale è quindi solo l'ultimo di un percorso intrapreso da tempo: già nel luglio scorso, in occasione della visita del sottosegretario Gian Marco Centinaio presso la manifattura di Lucca, era stato aperto un tavolo sulla filiera del tabacco Kentucky, insieme con le associazioni di settore, per tessere un modello di cooperazione che consenta di fare sistema sulla coltivazione del tabacco Kentucky in Italia, altrimenti a rischio di non essere sostenibile. 

 

"Siamo orgogliosi di poter garantire la sostenibilità e la sicurezza del reddito dei nostri coltivatori, che sono i nostri stakeholder più importanti e di cui conosciamo storie personali e familiari" ha affermato l'amministratore delegato di Manifatture Sigaro Toscano, Stefano Mariotti.

 

"In una fase così complicata - ha concluso - diamo così un segnale forte di vicinanza, in un contesto in cui questa coltivazione non è più supportata dagli aiuti comunitari, con un approccio che soddisfa entrambe le parti e che auspichiamo possa essere sempre fruttuoso e garantire sostenibilità a lungo termine per questa importante e unica filiera".