I prezzi internazionali del grano duro pastificabile si evolvono con lievi aggiustamenti al rialzo e continuano a non essere toccati dagli eventi della guerra in Ucraina: il 7 marzo 2022 l'indice dei future sul grano durum a Chicago segnala un aumento dell'1,72% negli ultimi cinque giorni, mentre Il prezzo Free on Board (Fob) del Canadian Western Amber Durum (Cwad) di prima qualità al 13% di proteine recupera altri 0,80 euro alla tonnellata a tasso di cambio invariato tra dollaro canadese ed eurovaluta, portandosi a 536,34 euro alla tonnellata. Questi movimenti sono sortiti dall'effetto del rafforzamento della domanda del Nord Africa, dove sul grano seminato continua ad accanirsi la siccità.

Sui mercati si sta riaffacciando maggiore domanda e le borse merci italiane si assestano: tutte stabili, tranne un ulteriore aumento di 15 euro a Napoli ed un recupero di 5 euro a Foggia sul fino nazionale, mentre a Bari va in scena un calo di 5 euro per il Canadese 1 al 15% di proteine. Sui mercati all'origine rilevati da Ismea, con prezzi in prevalenza stabili, si contano solo due piazze al rialzo: Napoli e Firenze.


Grano duro per ora al riparo dalla guerra

Secondo quanto riferisce Italmopa "l'Italia non importa grano duro dall'Ucraina mentre le importazioni del cereale pastificabile dalla Russia si sono attestate nel periodo gennaio-novembre 2021 a circa 52mila tonnellate rispetto ai 2,1 milioni di tonnellate di frumento duro importate complessivamente dal Paese nello stesso periodo (ovvero meno del 2,5%)".

Si tratta di quantitativi facilmente sostituibili, anche in un periodo di relativa scarsità come quello attuale, legato alla siccità della scorsa estate in Nord America e Nord Africa, oltre che ai dazi all'export sui cereali imposti nei mesi scorsi proprio dalla Russia, per calmierare i prezzi interni. I prezzi internazionali e nazionali del grano duro - dopo il rally dello scorso autunno - rispondono oggi obiettivamente ai quantitativi effettivamente presenti nei principali produttori mondiali: Unione Europea (con l'Italia primo produttore dell'Unione), Canada (l'80% è coltivato nella sola provincia del Saskatchewan) e gli Usa.

L'Italia però potrebbe essere in qualche modo interessata da un eventuale allargamento del conflitto che comportasse una scarsa praticabilità di tutti i porti sul Mar Nero o la chiusura degli stretti del Bosforo e dei Dardanelli: "Il problema potrebbe riguardare il Kazakistan dal quale importiamo quantitativi di grano duro talvolta significativi: 65mila tonnellate nei primi 11 mesi del 2021 e 127mila tonnellate nello stesso periodo del 2020" riferisce ad AgroNotizie il direttore di Italmopa, Piero Luigi Pianu.


Chicago, Future Durum Wheat Index: +1,72% in cinque giorni

Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti da regolare in contanti è risalito a 1.307,88 punti l'8 marzo 2022, guadagnando 53,88 negli ultimi 5 giorni (+1,72%). Questo indice cambia tendenza rispetto al 1° marzo quando era 1.254,00 punti) e perdeva 7,46 punti sui cinque giorni precedenti. Si tratta comunque di una ripresa ancora lieve, se si tiene conto del fatto che il 15 febbraio aveva toccato 1.267,39 (in recupero), ma tra il 18 gennaio (1.556,62 punti) e il 1° marzo aveva perso ben 302,62 punti (-19,44%).


Canada, il prezzo Fob sale a 536,34 euro

Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese del Saskatchewan, datato 7 marzo 2022: "i prezzi del vecchio raccolto sono diminuiti in modo significativo nelle ultime settimane. La scorsa settimana c'è stata qualche pioggia in Algeria che è stata negativa, ma il Marocco rimane asciutto".

Sono questi fattori quindi che stanno facendo aumentare l'aspettativa di una maggiore domanda dai Paesi del Magreb. Infatti, continua il rapporto "La scorsa settimana l'Algeria ha presentato una gara per 50mila tonnellate di grano duro e ha acquistato 250mila tonnellate di duro a 625-630 dollari alla tonnellata. La Tunisia ha presentato una gara per 75mila tonnellate ma ha acquistato 100mila tonnellate di grano duro a 635 dollari alla tonnellata. Il prezzo tunisino è stato inferiore di 10 dollari rispetto al prezzo medio pagato a febbraio e di 60 euro rispetto al prezzo pagato a gennaio". Tutto vero, ma i quantitativi acquistati sono stati ben maggiori del previsto e la maggior domanda si è riflessa sul mercato. Secondo la Commissione inoltre "Il raccolto di grano duro francese è in ottime condizioni al 90% tra buono ed eccellente".

E sono 34mila le tonnellate di grano duro duro canadese che sono state spedite durante la trentesima settimana di stagione commerciale, per un totale stagionale di 1,5 milioni di tonnellate, che è solo il 43% della quantità dell'anno scorso nella stessa settimana.

In questo quadro "Sebbene ci sia spazio per un rimbalzo dei prezzi del vecchio raccolto" avverte il rapporto, "ci sono così poche forniture che la maggior parte dei commercianti si concentrerà sui raccolti dove c'è ancora un certo volume". Bassi i prezzi all'origine per il grano duro sul nuovo raccolto - stimato intorno ai 12 dollari canadesi per bushel. Ma le quotazioni complessive del Cwad numero 1 al 13% di proteine risentono ancora del valore vecchio raccolto e di un maggior premio qualità.

Infatti il 7 marzo scorso i prezzi offerti all'origine spot per il Cwad numero 1 al 13% di proteine nei vari territori del Saskatchewan si tengono in media sui 545,55 dollari canadesi alla tonnellata (14,85 dollari canadesi per bushel), con le consegne differite a maggio 2022 attestata a 548,95 dollari alla tonnellata (14,94 dollari canadesi per bushel).

Sempre il 7 marzo, il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine resta stabile sul 28 febbraio a 551,16 dollari canadesi alla tonnellata, ma si tratta di un valore che torna ormai dal 22 febbraio per la terza volta consecutiva ed intorno al quale il prezzo all'ingrosso orbita ormai da quattro settimane.

A fronte di questo dato sul mercato interno all'ingrosso, il prezzo Fob del grano Cwad di 1° qualità in partenza dai porti della regione dei Grandi Laghi, il 7 marzo sale a 760,72 dollari canadesi alla tonnellata, guadagnando 6,08 dollari sulla settimana precedente, probabilmente come effetto di razionamento rispetto ad una domanda maggiore del previsto verificatasi sulle aste magrebine della settimana scorsa. Ma si tratta di un recupero minimo, poco più del doppio delle perdite della scorsa settimana, ma ancora poco rispetto al deciso calo del 22 febbraio scorso. Questo prezzo era attestato a ben 807,96 dollari alla tonnellata solo il 14 febbraio.

Al cambio di ieri il prezzo Fob di questa settimana si esprime in 536,34 euro alla tonnellata, in lieve aumento per 0,80 centesimi di euro rispetto alla scorsa settimana: un movimento reale, poiché misurato a tassi di cambio invariati tra la divisa canadese e l'eurovaluta.


Borsa Merci Foggia

Ieri, 9 marzo 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 525 euro alla tonnellata sui minimi e 530 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 2 marzo scorso. Si tratta di un recupero che riporta i prezzi sui valori del 16 febbraio 2022. Su questa piazza, tra le sedute del 29 settembre 2021 e del 9 marzo 2022 il prezzo del cereale pastificabile risulta comunque cresciuto di 30 euro alla tonnellata.


Borsa Merci Roma

Il 9 marzo alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 485 euro alla tonnellata sui minimi e 490 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 2 marzo scorso. Dal 29 settembre 2021 al 9 marzo 2022 su questa piazza il valore del cereale pastificabile si è comunque incrementato di 32 euro alla tonnellata.


Borsa Merci di Bari

Il listino della Borsa Merci di Bari dell'8 marzo scorso registra stabilità sulla seduta precedente del 1° marzo 2022 per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. Questo frumento pastificabile è stato così nuovamente fissato a 523 euro alla tonnellata sui minimi e 528 sui massimi. Dal 28 settembre 2021 all'8 marzo 2022 il frumento duro nazionale pastificabile risulta comunque aumentato di 35 euro.

Il Canadese 1 al 15% di proteine invece registra un calo di 5 euro alla tonnellata sulla seduta del 1° marzo e vede i prezzi attestati sulla forchetta di 544-549 euro alla tonnellata. Questo frumento estero di qualità tra il 28 settembre 2021 e l'8 marzo 2022 ha perso 56 euro alla tonnellata sui minimi e 51 euro sui massimi.

Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine l'8 marzo 2022 risulta stabile sui valori raggiunti il 1° marzo, pervenendo a 553-563 euro alla tonnellata. Dal 28 settembre questo frumento iberico è comunque aumentato a Bari di 23 euro alla tonnellata.


Associazione Granaria Meridionale di Napoli

L'Associazione Granaria Meridionale l'8 marzo scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 545 euro alla tonnellata sui minimi e 555 euro sui massimi, valori in aumento di 15 euro sulla precedente seduta del 1° marzo. Napoli è alla seconda seduta consecutiva di rincari, complessivamente tra il 1° e l'8 marzo guadagna 15 euro sui massimi e 20 euro sui minimi rispetto alle quotazioni del 22 febbraio scorso.
Napoli dal 28 settembre all'8 marzo il cereale pastificabile è comunque aumentato di 45 euro sui minimi e 40 euro sui massimi.


Associazione Granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano l'8 marzo, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:

  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 531 euro alla tonnellata sui minimi e 535 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 1° marzo, registra comunque una crescita di 40 euro dal 28 settembre 2021 in avanti.
  • Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 541 euro alla tonnellata sui minimi e 546 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 1° marzo e su questi valori guadagna comunque 40 euro su quella del 28 settembre.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.

Quotati l'8 marzo i frumenti duri esteri comunitari: sono stati fissati a 547 euro sui minimi e 552 sui massimi, stabili sulla seduta precedente. Sul 28 settembre risultano cresciuti di 52 euro sui minimi mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.

Anche i frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano restano stabili sulla precedente seduta, attestandosi 620 euro alla tonnellata sui minimi e 630 sui massimi. Questi frumenti presentano un incremento di valore pari a 30 euro sulla seduta del 28 settembre 2021.


Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura

L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 4 marzo 2022. Quando il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato fissato a 519 euro alla tonnellata sui minimi e 524 sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 25 febbraio 2022. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto comunque un aumento di prezzo di 40 euro alla tonnellata.

Il grano duro Canadese di 1° qualità permane stabile a 547 euro sui minimi e 550 sui massimi. Questo cereale su questa piazza è attestato a un prezzo maggiore di 6 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre 2021.


Borsa Merci Bologna

La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 3 marzo 2022 quando ha fissato il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa - a 510 euro alla tonnellata sui minimi e 515 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 24 febbraio 2022. Su questa piazza il cereale pastificabile tra il 23 settembre 2021 e il 3 marzo scorso è aumentato comunque di 34 euro.


I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie il 9 marzo 2022

I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati da Ismea e online fino al 9 marzo 2022, rappresentano un mercato in prevalenza stabile: infatti figurano otto piazze senza variazioni su 13 rilevate, ma anche cinque in rialzo. Va detto che tre delle cinque piazze in rialzo - Ancona, Macerata e Perugia al 28 febbraio scorso- erano già presenti nella rilevazione di AgroNotizie della scorsa settimana. In pratica vi è attualità degli aumenti solo per Napoli (+0,9%) e Firenze (+2,2%).

 

Piazza Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 07 MAR 2022 560,00   0,0% Franco azienda
Firenze 04 MAR 2022 467,50 +2,2% Franco azienda
Catania 03 MAR 2022 487,50    0,0% Franco azienda
Grosseto 03 MAR 2022 515,50   0,0% Franco azienda
Palermo 03 MAR 2022 487,50    0,0% Franco azienda
Foggia 02 MAR 2022 525,00   0,0% Franco azienda
Milano 01 MAR 2022 533,00   0,0% F.co Magazzino arrivo
Napoli 01MAR 2022 535,00  +0,9%  F.co Magazzino arrivo
Ancona 28 FEB 2022 402,00 +0,5% Franco azienda
Bari 28 FEB 2022 522,50   0,0% Franco azienda
Ferrara 28 FEB 2022 511,50   0,0% Franco azienda
Macerata 28 FEB 2022 416,00 +0,5% Franco azienda
Perugia 28 FEB 2022 416,00 +0,5% Franco azienda

Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 9 marzo 2022 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea

 

Per quanto riguarda il mercato della regione Marche, questi i prezzi fissati ieri dal Gruppo di Lavoro per il Mercato Marchigiano dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna per il frumento duro fino proteine minime al 13 %, alle condizioni franco camion partenza magazzino venditore, quotato a 501 euro alla tonnellata sui minimi e 505 euro sui massimi, stabile rispetto alla precedente rilevazione del 2 marzo scorso.

Per ogni altro raffronto con i prezzi della scorsa settimana è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 3 marzo 2022.