I prezzi internazionali del grano duro pastificabile divergono decisamente: mentre l'indice dei future sul durum a Chicago volge con decisione al ribasso, con un calo registrato il 25 gennaio 2022 del 3,75% sui valori degli ultimi cinque giorni, il prezzo Free on Board (Fob) del Canadian Western Amber Durum (Cwad) di prima qualità al 13% di proteine aumenta per la seconda volta consecutiva portandosi fin quasi a 593 euro alla tonnellata. Sulla scia dei venti di guerra in Europa e dell'oggettiva scarsità della materia prima, i prezzi canadesi all'esportazione franco costo nave continuano a crescere, tirando la volata alle borse merci italiane: qui il grano duro fino nazionale ed estero nell'ultima settimana ha evidenziato una fase di sostanziale ripresa, ma con aumenti che non hanno toccato le piazze di Foggia e Napoli. In aumento i grani duri esteri a Milano e a Bari, mentre risultano fermi a Napoli e Altamura. I prezzi medi all'origine - monitorati da Ismea - presentano, nell'ultima rilevazione di AgroNotizie, otto piazze osservate su 13 in crescita sulla settimana scorsa.
Chicago, Future Durum Wheat Index: -3,57% in cinque giorni
Il Future Durum Wheat Index Dwyoo alla Borsa di Chicago sui contratti a tre mesi da regolare in contanti è calato a quota 1.501,30 punti il 25 gennaio 2022, conseguendo una perdita di 55,52 punti sui cinque giorni precedenti (-3,57%). Il mercato a questo inverte anche con una certa decisione il trend passando da una fase moderatamente rialzista ad una ribassista più veloce, visto che in cinque giorni sono sfumati i guadagni di quasi due mesi. Infatti il trend rialzista era iniziato ai primi di dicembre 2021. Lungo la linea di tendenza che si tracciava dal 1° dicembre 2021 (1.493,48 punti) al 17 gennaio scorso (1.556,82) la crescita era stata di 63,34 punti (+4,24%).
Canada, i prezzi Fob sfiorano i 593 euro alla tonnellata
Secondo il rapporto della Commissione per lo Sviluppo del Grano della provincia canadese dello Saskatchewan, datato 24 gennaio 2022, il Ministero per l'Agricoltura del Canada prevede semine nazionali di grano duro per la campagna commerciale 2022-2023 in aumento del 9% sullo scorso anno, pari a 2,45 milioni di ettari: "La resa è stata indicata esattamente alla media a cinque anni di 2,30 tonnellate per ettaro - si sottolinea nel rapporto - per una produzione di 5,5 milioni di tonnellate - l'8% in più rispetto allo scorso anno. Le scorte finali sono così proiettate a 751mila tonnellate (+37%): in linea con i livelli del 2020-2021".
Rispetto a queste, che restano previsioni per il futuro, a breve termine si intravedono complicazioni per quanto riguarda le "Esportazioni di grano duro canadese nella ventiquattresima settimana sono state di appena 11.200 tonnellate per un totale stagionale di 1,2 milioni di tonnellate". Si tratta del 47% del volume dello scorso anno nella stessa settimana con i produttori di grano duro che a questo punto "hanno consegnato 1,5 milioni di tonnellate (58%) del raccolto totale di grano duro del 2021". Il che significa che ci sono ancora 1,11 milioni di tonnellate di grano duro nelle aziende agricole canadesi.
Ma "I produttori avranno bisogno di circa 240mila tonnellate di forniture per le semine - ricorda il rapporto -. Quindi, al ritmo attuale delle consegne, le scorte agricole si esaurirebbero entro la trentottesima settimana. Naturalmente, questo non accadrà, ma le consegne di grano duro rallenteranno rapidamente più avanti". Il rapporto della Commissione cita poi la previsione dell'agenzia indipendente Agricensus, secondo la quale "i trader si aspettano di guardare al Canada per ulteriori forniture a fine febbraio o all'inizio di marzo, poiché le scorte si restringeranno in altri Paesi. Ma sarà difficile per gli esportatori avere un programma sostenuto a causa delle scorte basse".
Fin qui lo scenario. I prezzi d'offerta sui mercati all'origine dei vari territori del Saskatchewan il 24 gennaio per il Cwad numero 1 al 13% di proteine risultano nel complesso in diminuzione sul 17 gennaio scorso, con cali medi di 24,21 dollari canadesi alla tonnellata sul mercato spot e di 21,77 dollari canadesi su quello a consegna differita aprile 2022. Il prezzo medio spot si attesta a 706,86 dollari canadesi alla tonnellata, quello per le consegne differite ad aprile 2022 è di 715, 96 dollari.
E, sempre il 24 gennaio, il prezzo di acquisto all'ingrosso sulla piazza di Rosetown del Cwad numero 1 al 13% di proteine resta stabile a 707,69 dollari la tonnellata, dopo essere diminuito di 82,31 dollari il 17 gennaio rispetto al 10 gennaio (-10,42%).
A fronte di questa ritrovata stabilità del valore di acquisto all'ingrosso, il prezzo Fob del grano Cwad di 1° qualità in partenza dai porti della regione dei Grandi Laghi, il 24 gennaio scorso è aumentato per la seconda volta consecutiva raggiungendo 839,97 dollari alla tonnellata, crescendo di altri 12,25 euro sul 17 gennaio (+1,48%), ma che risulta essere un valore ancora inferiore rispetto a quello del 20 dicembre, attestato a 850,09 dollari, sul quale ha ancora margini di recupero. E al cambio di ieri, questo frumento canadese si attesta ad un prezzo Fob di 592,88 euro alla tonnellata, in crescita di 8,18 euro rispetto al valore della scorsa settimana (+1,40%) che si era attestato a 584,70 euro alla tonnellata.
Borsa Merci Foggia
Ieri, 26 gennaio 2022, l'Osservatorio Prezzi della Borsa Merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 12%, alle condizioni di franco partenza e Iva esclusa - ha fissato le quotazioni di 555 euro alla tonnellata sui minimi e 560 euro sui massimi, lasciano invariati i valori già raggiunti nell'ultima seduta del 19 gennaio scorso, quando invece si era verificato un aumento di 7 euro alla tonnellata sulla ancor precedente seduta del 12 gennaio 2022. Su questa piazza, tra le sedute del 29 settembre 2021 e del 26 gennaio il prezzo del cereale pastificabile è aumentato di 60 euro alla tonnellata. E gli ultimi 17 euro di crescita del prezzo su questa piazza sono originati dalle prime due sedute dell'anno.
Borsa Merci Roma
Il 26 gennaio, alla Borsa Merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di franco partenza Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 515 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 19 gennaio scorso. Dal 29 settembre 2021 al 26 gennaio 2022 su questa piazza il valore del cereale pastificabile si è incrementato di 62 euro alla tonnellata. E gli ultimi 20 euro di aumento sono stati macinati nelle prime tre sedute di borsa dell'anno.
Borsa Merci di Bari
Il listino della Borsa Merci di Bari del 25 gennaio scorso registra un aumento per il prezzo del grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di franco partenza arrivo e Iva esclusa. È stata fissata la nuova valutazione di 552 euro alla tonnellata sui minimi e 557 sui massimi, in crescita di 6 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 gennaio 2022. Dal 28 settembre 2021 al 25 gennaio 2022 il frumento duro nazionale pastificabile è aumentato di 64 euro. E gli ultimi 22 euro di aumento riguardano le prime tre sedute del 2022.
Il Canadese 1 al 15% di proteine registra un aumento di 6 euro alla tonnellata sulla seduta dell'18 gennaio e porta i prezzi a 576-581 euro alla tonnellata. Questo frumento estero di qualità tra il 28 settembre 2021 e il 25 gennaio 2022 ha perso 34 euro alla tonnellata sui minimi e 29 euro sui massimi. Ma nelle prime tre sedute del 2022 ha comunque riguadagnato 16 euro di valore rispetto a fine 2021.
Il frumento pastificabile Spagnolo al 12% di proteine il 25 gennaio 2022 è interessato da un ulteriore aumento di 2 euro alla tonnellata sul 18 gennaio scorso che riporta i prezzi a 583-593 euro alla tonnellata. Dal 28 settembre questo frumento iberico è aumentato a Bari di 53 euro alla tonnellata.
Associazione Granaria Meridionale di Napoli
L'Associazione Granaria Meridionale il 25 gennaio scorso alla Borsa Merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di franco arrivo, qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79-80 chilogrammi per 100 litri, a 562 euro alla tonnellata sui minimi e 570 euro sui massimi, valori stabili sulla precedente seduta del 18 gennaio scorso A Napoli dal 28 settembre al 25 gennaio il cereale pastificabile è aumentato di 62 euro sui minimi e di 60 euro sui massimi.
Tra i frumenti esteri risulta quotato il Cwad di qualità tra 1 e 2, stabile sulla precedente seduta del 18 gennaio e che resta ancorato ad un valore di 595 euro alla tonnellata sia sui minimi che sui massimi. In realtà tali prezzi sono aumentati di 20 euro alla tonnellata sui minimi e 15 euro sui massimi rispetto al 21 dicembre 2021. Il Cwad 2-1, dopo i cali di fine novembre e metà dicembre, rispetto ai prezzi del 28 settembre si porta in aumento di 15 euro alla tonnellata sui minimi e di 5 euro sui massimi.
Associazione Granaria di Milano
Secondo il listino pubblicato dall'Associazione Granaria di Milano il 25 gennaio, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento, è stato così quotato nelle seguenti provenienze e qualificazioni:
- Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 553 euro alla tonnellata sui minimi e 557 sui massimi, in aumento di 7 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 18 gennaio, registra una crescita di 62 euro sul 28 settembre.
- Produzione Centro Italia, proteine non determinate, 571 euro alla tonnellata sui minimi e 576 euro sui massimi, in aumento sulla precedente seduta del 18 gennaio di 10 euro alla tonnellata, guadagna 70 euro su quella del 28 settembre.
- Produzione Sud Italia, non quotata.
Quotati il 25 gennaio i frumenti duri esteri comunitari fissati a 550 euro sui minimi e 555 sui massimi, in aumento di 5 euro sulla seduta precedente. Sul 28 settembre risultano cresciuti di 55 euro sui minimi mentre manca il termine di raffronto sui valori massimi.
I frumenti duri esteri non comunitari sulla piazza di Milano si portano a 625 euro alla tonnellata sui minimi e 635 sui massimi, crescendo di 5 euro sulla seduta del 18 gennaio. Questi frumenti presentano un incremento di valore pari a 35 euro sulla seduta del 28 settembre.
Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura
L'ultimo listino compilato dall'Associazione Meridionale Cerealisti di Altamura è del 21 gennaio 2022. Quando il frumento duro fino di produzione nazionale alle condizioni di Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura, qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri è stato fissato a 555 euro alla tonnellata sui minimi e 560 sui massimi, in aumento di 5 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 14 gennaio 2022. Dal 24 settembre il cereale pastificabile nazionale su questa piazza ha conosciuto un aumento di prezzo di 70 euro alla tonnellata.
Il grano duro Canadese di 1° qualità è invece rimasto stabile a 577 euro sui minimi e 580 sui massimi, dopo l'aumento di ben 13 euro alla tonnellata registratosi nella precedente seduta del 14 gennaio. Questo cereale su questa piazza è attestato a un prezzo maggiore di 30 euro rispetto a quello spuntato nella seduta del 24 settembre.
Borsa Merci Bologna
La Borsa Merci della Camera di Commercio di Bologna ha compilato l'ultimo listino il 20 gennaio 2022 quando ha fissato il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% e un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di franco partenza Bologna e Iva esclusa - a 540 euro alla tonnellata sui minimi e 545 euro sui massimi, in aumento di 8 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 13 gennaio 2022. Su questa piazza il cereale pastificabile tra il 23 settembre 2021 ed il 20 gennaio scorso è aumentato di 65 euro.
I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie il 26 gennaio 2022
I prezzi medi all'origine del grano duro fino, rilevati da Ismea e online fino al 26 gennaio 2022, rappresentano un quadro rialzista del mercato: infatti figurano 8 piazze positive su 13 rilevate ed è già la seconda settimana consecutiva di aumenti. Delle restanti 5 in parità, va detto che Catania e Palermo avevano segnalato un consistente aumento di 15 euro alla tonnellata il 13 gennaio rispetto al giorno dell'Epifania. Ancona, Macerata e Perugia risultano questa volta aggiornate rispetto alla scorsa settimana, e non guadagnano neppure nella rilevazione del 17 gennaio scorso, non ripresa da AgroNotizie.
Piazza |
Data di Rilevazione |
Prezzo medio in euro alla tonnellata |
Variazione sulla settimana precedente |
Condizioni di Vendita |
Ancona | 24-01-2022 | 336,00 | 0,0% | Franco azienda |
Macerata | 24-01-2022 | 340,00 | 0,0% | Franco azienda |
Matera | 24-01-2022 | 570,00 | +1,8% | Franco azienda |
Perugia | 24-01-2022 | 340,00 | 0,0% | Franco azienda |
Firenze | 21-01-2022 | 451,50 | +2,3% | Franco azienda |
Catania | 20-01-2022 | 522,50 | 0,0% | Franco azienda |
Grosseto | 20-01-2022 | 549,00 | +2,4% | Franco azienda |
Palermo | 20-01-2022 | 522,50 | 0,0% | Franco azienda |
Foggia | 19-01-2022 | 550,00 | +0,9% | Franco azienda |
Milano | 18-01-2022 | 548,00 | +0,9% | F.co magazzino arrivo |
Napoli | 18-01-2022 | 566,00 | +1,8% | F.co magazzino arrivo |
Bari | 17-01-2022 | 542,50 | +0,9% | Franco azienda |
Ferrara | 17-01-2022 | 541,50 | +1,5% | Franco azienda |
Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati il 26 gennaio 2022 da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea
Il mercato permane in movimento al Sud, con incrementi di tutto rispetto eccetto che per le piazze siciliane. Matera il 24 gennaio si porta a 570 euro alla tonnellata di prezzo medio - il più elevato d'Italia tra i valori all'origine - con un incremento di 10 euro sul 17 gennaio (+1,8%) ed è al secondo aumento consecutivo. Il 19 gennaio secondo incremento consecutivo anche per Foggia, che raggiunge i 550 euro alla tonnellata di prezzo medio, in aumento di 5 euro alla tonnellata sul 12 gennaio (+0,9%).
Ben intonata anche la piazza di Bari, che il 17 gennaio perviene a 542,50, in crescita di 5 euro alla tonnellata sul 10 gennaio (+0,9%). Nel frattempo era tornata a farsi notare Napoli il 18 gennaio con ben 566 euro alla tonnellata di prezzo medio, in aumento di 10 euro alla tonnellata sull'11 gennaio (+1,8%), che continua ad inseguire Matera a 4 euro di distanza.
Al Centro spicca invece Grosseto, che guadagna ben 13 euro il 20 gennaio sul 13 gennaio (+2,4%), agguantando quota 549 euro alla tonnellata. Al Nord si risveglia Milano, che il 18 gennaio mette a segno un incremento di 5 euro sull'11 gennaio (+0,9%) pervenendo a 548 euro alla tonnellata.
A margine delle quotazioni Ismea, come valori significativi per le Marche, si riportano i prezzi del gruppo di lavoro dell'Associazione Granaria per l'Emilia Romagna presso la Borsa Merci di Bologna per il mercato marchigiano del 19 gennaio 2022, che per il grano duro fino al 13% di proteine sono di 516 euro alla tonnellata sui minimi e 520 euro sui massimi, in aumento di 10 euro alla tonnellata sulle rilevazioni del 12 gennaio scorso. Per ogni altro raffronto sulla precedente rilevazione del 19 gennaio scorso è sempre possibile consultare l'articolo di AgroNotizie del 20 gennaio 2022.