Aiuti di Stato e opportunità per gli agricoltori delle aree interne. È stato questo il tema sviluppato a Napoli, tappa conclusiva dell'evento "La natura non si ferma" promosso da Ases, Enel, Enea e Cia nell'ambito della settimana europea dell'energia sostenibile lanciata dall'Unione Europea per sostenere il raggiungimento del target della sostenibilità energetica entro il 2030.
"La natura non si ferma" ha fatto tappa ieri, 26 ottobre 2021, in Campania e promuove a Napoli l'evento conclusivo di un viaggio itinerante iniziato a causa della pandemia per offrire risposte e informazioni agli imprenditori agricoli delle aree interne. Ases, Enel ed Enea scelgono la sala conferenze di Eccellenze Campane per illustrare l'esito delle attività di divulgazione condotte in Puglia e in Campania. Si tratta di una esperienza inedita inaugurata dalla ong di Cia che proprio in occasione dell'emergenza sanitaria ha fatto la sua parte per cercare di offrire risposte ai bisogni delle aree interne e rurali e mettere in campo azioni tese a proteggere e a migliorare la qualità della vita degli operatori agricoli.
"L'agricoltura al centro del rilancio economico e sociale" è il tema affrontato, introdotto dalla presidente di Ases Cinzia Pagni e a seguire, dagli interventi di Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania, Carlo Alberto Campiotti per Enea, Enrico Trotta di Enel, Gian Michele Passerini per Cia Veneto e, infine, dal presidente di Cia nazionale Dino Scanavino.
"Lavoriamo sulla lotta alla povertà, la lotta alla fame e per i diritti delle popolazioni rurali. In piena pandemia avevamo bisogno di dispositivi di protezione nelle nostre campagne e Enel ci ha offerto una prima risposta, attraverso la donazione delle mascherine" ha spiegato la presidente di Ases Cinzia Pagni. "Da qui un percorso di avvicinamento nelle campagne. In Toscana è stato avviato un progetto particolare: abbiamo portato le informazioni nelle campagne e divulgato le opportunità offerte dai Governi, che di solito arrivano in ritardo e in modo frammentato".
Prevenzione, sostenibilità e sicurezza sono gli obiettivi del progetto messo in campo. "I confronti sono stati fatti in forma seminariale, workshop e online, in quanto la pandemia non ci ha concesso partecipazioni in presenza. Toscana, Puglia e Campania hanno aderito, e qui stiamo concludendo il nostro tour, che ha raggiunto seicento persone complessivamente. Siamo alla viglia di una rivisitazione del superbonus. La misura consente di rigenerare economia e implementare sostenibilità, ma siamo pronti a garantire informazioni e opportunità a tutti gli imprenditori agricoli del territorio nazionale".
Alessandro Mastrocinque, presidente di Cia Campania. "La difficoltà di avere notizie è una difficoltà vera nelle aree rurali della Campania interna. Camminiamo verso una traccia chiara, anche grazie a questa iniziativa di Ases, che sottolinea le possibilità d'introdurre misure e aiuti di Stato laddove spesso tardano ad arrivare. Questa iniziativa di conoscenza e di supporto si è rivelata molto importante. Gli incontri divulgativi in tutto il territorio campano ora ci consentono di proseguire e andare oltre, nel solco delle attività tracciate da Ases. Alla luce dei nuovi sviluppi che si stanno determinando per le politiche sociali, Cia Campania continuerà a offrire supporto".
Carlo Alberto Campiotti di Enea ha focalizzato il suo intervento sulle detrazioni fiscali previste dall'ecobonus fino al 65%. Il rappresentante dell'Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l'Energia e lo Sviluppo ha illustrato alla platea la strategia messa in campo che coniuga ristrutturazione d'immobili e sostenibilità ambientale. Le possibilità di risparmio energetico includono impianti di climatizzazione, cappotto termico e tutte le attività di efficientamento. "L'inserimento del verde è al centro delle brevettazioni in molteplici imprese" ha spiegato e "le aziende agricole hanno una importante opportunità. Enea infatti si occupa di dare istruzioni per la progettazione, esecuzione, controllo e manutenzione di coperture a verde. Una mission che converge con i nuovi target fissati dall'Unione Europea che guarda alla riduzione del 55% delle emissioni di CO2 entro il 2030 e raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050".
Enrico Trotta in rappresentanza di Enel evidenzia il percorso continuo di sensibilizzazione. "Siamo intervenuti sugli aspetti della sicurezza, rete elettrica e degli impianti. L'argomento della sicurezza è stato affrontato dalla descrizione delle reti di produzione e distribuzione dell'energia elettrica, per informare i partecipanti su come sono costituite le linee. Sono stati individuati gli impianti sul territorio e come lavoriamo sull'infrastruttura. Aumentare la percezione del rischio rispetto alla presenza dell'infrastruttura ci ha consentito di divulgare una migliore conoscenza degli impianti presenti. Mappare l'organizzazione della propria attività è una misura che abbiamo consigliato ai partecipanti come quella di adottare misure di prevenzione".
Gian Michele Passerini, presidente di Cia Veneto. "Le difficoltà delle aree interne sono note, bisogna capire come garantire alle persone di restarci. Il tema ci accomuna tutti. Noi avremo una grande occasione dettata dall'eredità che ci ha consegnato il covid-19: le opportunità offerte dall'Europa ci consentono di ripartire. La Confederazione ha parlato della centralità che deve avere l'agricoltura, l'opportunità delle filiere energetiche, ma abbiamo dei target da raggiungere. Manutenzione del territorio, cibi sani e di qualità, rendere vivibile l'ambiente intorno a noi. Noi vogliamo governare la transizione ecologica, non subirla. Siamo indietro. Il covid-19 ci ha restituito la consapevolezza di essere indietro rispetto alle innovazioni tecnologiche".
Dino Scanavino presidente nazionale di Cia. "Ases trasferisce il concetto di difficoltà agli agricoltori delle
aree interne. Prima della pandemia ci siamo concentrati su 'Il paese che vogliamo' chiedendo di riprogettare una politica specifica per le aree interne, avulsa da uno sviluppo teorico. Le difficoltà dei territori interni non trovavano una declinazione empirica e pratica dei concetti. La pandemia ha accelerato questo processo, perché ha messo a nudo difficoltà preesistenti. Siamo disponibili a ragionare sulla diffusione di pannelli fotovoltaici, ma le nostre montagne non possono diventare terreni di conquista per campi di eolico e fotovoltaico, per tutelare il paesaggio. È necessario trovare un equilibrio: la nostra organizzazione è progressista, ma il salto dalla ricerca d'innovazione di utilizzo dell'energia pulita fino alla concreta applicazione di attività che possano rivelarsi speculative e strumentali ci obbliga a mantenere una posizione di criticità. Il passaggio dell'utilizzo dalle fonti fossili alle fonti rinnovabili deve essere equilibrato e bisogna considerare una molteplicità di fattori".
In Campania il progetto è stato accolto dagli stakeholder locali. Qui hanno collaborato la presidente di Ases Cinzia Pagni per la presentazione del progetto, il direttore regionale Cia Campania Mario Grasso che ha presentato le opportunità dello sviluppo rurale per animare e rilanciare le aree interne, Pasquale Russo presidente della Fondazione Creativa che ha illustrato le opportunità del Pnrr, e Sonia Polimeni in rappresentanza di Enel Energia. Nel corso del tour sono intervenuti anche Domenico Serlenga direttore di Cia Salerno, Michele Masucci presidente di Cia Avellino, Carmine Grasso vicesindaco di Ariano Irpino, e Salvatore Malerba imprenditore castanicolo. I diversi seminari hanno visto la partecipazione complessiva di circa cento imprenditori, nelle tappe calendarizzate nei comuni di Campoli del Monte Taburno, Benevento, Albanella, Montella, Ariano Irpino e Grottaminarda. Prossime tappe previste a Caserta, Caiazzo, Napoli e San Bartolomeo in Galdo.
27 ottobre 2021 Economia e politica