I prezzi internazionali del grano duro tornano a calare vistosamente, dopo la ripresa vigorosa della settimana scorsa, mentre i valori delle principali piazze italiane all'ingrosso per il frumento duro fino nazionale appaiono contrastate se pur con Foggia, Bari, Bologna e Milano che continuano a mantenersi stabili. Il grano duro Canadese 1 è stabile a Bari e in ulteriore calo ad Altamura. Sui mercati all'origine prezzi in prevalenza in calo, con Bari, Foggia, Napoli e le piazze siciliane col segno meno.
 

L'analisi di Bmti, mercati statici

Secondo la Newsletter Cereali di febbraio, diffusa dall'Ufficio studi di Borsa merci telematica italiana, che fotografa la sostanziale stasi dei prezzi all'ingrosso in gennaio per il grano duro fino nazionale, questi restano "attestati a gennaio su un valore medio di 297 euro/t, di fatto invariati (-0,5%) rispetto a dicembre" ma con "quotazioni attuali comunque più alte rispetto alla scorsa annata (+9,4%)". Una certa stasi riguarda anche prezzi e volumi delle importazioni: "Tra i grani duri di provenienza estera, prezzi sostanzialmente stabili a gennaio anche per il grano di provenienza canadese (-0,9% su base mensile per il n 1, di migliore qualità, alla Borsa merci di Bari) e per il grano proveniente dalla Spagna (-0,1%)".

E ancora "A gennaio, intanto, l'import italiano di grano duro extracomunitario ha mostrato segnali di rallentamento. Rispetto allo stesso mese del 2020 gli arrivi sono diminuiti del 36%". Un segnale recente ed ulteriore della stanchezza del mercato. Anche se Bmti ricorda comunque come "Nell'attuale annata, tra il 1° luglio 2020 ed il 27 gennaio 2021, l'Italia ha importato quasi 1,5 milioni di tonnellate, in crescita del 22% rispetto allo stesso periodo dell'annata precedente".

Quanto alle previsioni degli operatori intervistati da Bmti per le settimane a venire "il mercato nazionale appare ancora bloccato, con gli operatori che attendono le prime stime sull'andamento delle semine in Italia nel 2021 e registrano intanto la crescita (al 31 dicembre 2020) del 2% delle scorte del Canada. Stante tale situazione, gli operatori si attendono variazioni limitate nei listini nel breve periodo".
 

L'indice dei prezzi Usa scende a 5.849 punti

Il 16 febbraio 2021 a Chicago l'indice settimanale dei prezzi Usa del grano duro invernale ha perso 226 punti sul 9 febbraio (-3,71%), scivolando a quota 5.849. Si tratta di un calo più profondo rispetto all'aumento della settimana precedente e che rimette almeno in parte in discussione l'andamento crescente delle ultime settimane. Ieri il valore dell'indice americano si comunque è portato a 169 punti sopra quelli raggiunti il 1° gennaio 2021 (+2,97%), che è stato di 5.680 punti. Rispetto ai 4.555 punti del 1° gennaio 2020, l'indice ha realizzato un guadagno a medio termine del 24,40%.
 

I prezzi all'ingrosso in Italia si presentano contrastati

In Italia i prezzi all'ingrosso del cereale pastificabile nazionale sono attualmente contrastati con quattro Borse merci su sette monitorate stabili alle quali si oppongono le tre quotazioni in calo di Roma (-2 euro a tonnellata), Altamura (-2 euro alla tonnellata), e Napoli (-9 euro sui minimi alla tonnellata e -4 sui massimi). E se Napoli continua a mantenersi sopra la media dei prezzi delle Camere di commercio al terzo calo consecutivo ed Altamura resta ben sopra i guadagni di mezza estate, Roma invece torna in pareggio, azzerando i guadagni su quel periodo. Per i grani duri esteri di prima qualità si segnala la stabilità del mercato a Milano ed a Bari sia per lo Spagnolo che per il Canadese 1. Quest'ultima tipologia di frumento invece accusa una perdita di 3 euro a tonnellata sulla piazza di Altamura.
 

Borsa merci Roma

Ieri, alla Borsa merci di Roma, il grano duro fino nazionale, provenienza Lazio, alle condizioni di "franco partenza" Iva esclusa, qualificato con peso specifico minimo 80 chilogrammi e proteine minime al 12%, è stato fissato a 273 euro alla tonnellata sui valori minimi e 278 euro sui massimi, registrando una perdita di 2 euro alla tonnellata sulla precedente seduta del 10 febbraio scorso. Queste quotazioni tornano ora in una condizione di parità con quelle spuntate il 29 luglio 2020.
 

Borsa merci Foggia

Il 17 febbraio 2021 l'Osservatorio prezzi della Borsa merci di Foggia per il grano duro fino nazionale - peso specifico 78 chilogrammi ogni 100 litri, proteine minime 13%, alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" e Iva esclusa ha rilevato i prezzi a 300 euro alla tonnellata sui minimi e 305 sui massimi, registrando stabilità sulla precedente seduta del 10 febbraio 2021. Su questa piazza ora il cereale guadagna 3 euro alla tonnellata sui valori registrati il 29 luglio 2020.
 

Borsa merci di Bari

Il listino della Borsa merci di Bari del 16 febbraio 2021 propone un ulteriore segnale di stabilità per il grano duro fino di produzione nazionale, provenienza province di Bari e Barletta Andria Trani e zona Lucania, proteine minime 13%, peso specifico 79 chilogrammi ogni 100 litri, alle condizioni di "franco partenza/arrivo" e Iva esclusa. Il cereale è stato fissato a 299 euro alla tonnellata sui minimi e 304 sui massimi, fermo su questi valori dalla seduta del 15 dicembre. Tale quotazione indica che dal 28 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale guadagna ancora 3 euro alla tonnellata.

Per quanto riguarda le quotazioni di frumento estero "Nazionalizzato rinfusa franco porto Bari", la Commissione cereali e legumi sulla piazza di Bari ha fissato il grano duro Spagnolo con il 12% di proteine a 302 euro sui valori minimi e 306 sui massimi, registrando così stabilità sulla precedente seduta del 9 febbraio e confermandosi su valori superiori a quelli raggiunti il 29 dicembre 2020. Anche il Canadese 1 con proteine al 15% con valori di 299-303 euro alla tonnellata resta stabile sulla precedente seduta, mantenendosi sopra i valori del 12 gennaio di 9 euro, quando aveva subito perdite di 8 euro sulla seduta precedente. Su questa piazza il Canadese 1 ha quotazioni uguale sui minimi al fino nazionale e inferiore a questi di un euro sui massimi.
 

Associazione granaria di Milano

Secondo il listino pubblicato dall'Associazione granaria di Milano il 16 febbraio 2021, sulla piazza lombarda il grano duro fino nazionale, alle condizioni "escluso imballaggio e Iva, resa franco Milano pronta consegna e pagamento", assume i seguenti prezzi a seconda delle provenienze:
  • Produzione Nord Italia, con proteine minime 13,5%, 295 euro a tonnellata sui minimi, 300 euro sui massimi, stabile sulla seduta precedente; pertanto questa provenienza è attestata sui minimi sulla stessa quotazione del 28 luglio 2020, mentre perde 2 euro a tonnellata su quella seduta.
  • Produzione Centro Italia, con proteine non determinate, 307 euro alla tonnellata sui minimi, 310 euro sui massimi, stabile sulla seduta precedente; pertanto anche questa provenienza ha ora la stessa quotazione del 28 luglio sui minimi e perde 2 euro sui massimi rispetto a quella data.
  • Produzione Sud Italia, non quotata.
I frumenti duri esteri comunitari presentano stabilità sulle precedenti sedute dal 15 dicembre 2020 in poi e con una valutazione di 304 euro alla tonnellata sui minimi e 309 euro sui massimi. E pertanto registrano valori superiori di 4 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 28 luglio.
Il generico frumento duro non comunitario è stato quotato a 304-315 euro alla tonnellata e risulta quindi stabile sulle precedenti sedute dal 15 dicembre 2020 in avanti; ora questa provenienza guadagna così 2 euro sui valori raggiunti nella seduta del 28 luglio.
 

Associazione granaria meridionale di Napoli

L'Associazione granaria meridionale il 16 febbraio scorso alla Borsa merci di Napoli ha fissato il prezzo per il grano duro fino nazionale, alle condizioni di "franco arrivo", qualificato con proteine comprese tra 12 e 15% e con peso specifico 79/80 chilogrammi per 100 litri in 306 euro alla tonnellata sui minimi e 316 euro sui massimi, in diminuzione sulla seduta precedente di 9 euro alla tonnellata sui minimi e 4 euro sui massimi. Nonostante questo terzo consecutivo ribasso, su questa piazza dal 28 luglio si registrano ancora guadagni di 6 euro alla tonnellata sui minimi e 11 euro sui massimi.
 

Associazione meridionale cerealisti di Altamura

L'Associazione meridionale cerealisti di Altamura ha compilato l'ultimo listino il 12 febbraio scorso, e i prezzi per il cereale pastificabile nazionale, alle condizioni di "Iva esclusa resa franco arrivo ad Altamura", qualificato con proteine minime del 12% e peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri, sono stati fissati in 297 euro alla tonnellata sui minimi e 300 sui massimi, risultando in diminuzione di 2 euro alla tonnellata rispetto alla seduta del 5 febbraio 2021, quando era stato registrato un calo di 1 euro. Nonostante le ultime due sedute in perdita, dal 31 luglio su questa piazza il cereale pastificabile nazionale registra una crescita di 8 euro alla tonnellata sui minimi e di 13 euro sui massimi.

Su questa stessa piazza, il cereale pastificabile estero Canadese di prima qualità è stato fissato in pari data a 297 euro alla tonnellata sui minimi e 300 euro sui massimi, in calo di 3 euro sulla seduta del 5 febbraio. Dal 31 luglio il Canadese di prima qualità su questa piazza ha ceduto 12 euro alla tonnellata di valore ed in questa fase presenta gli stessi prezzi del fino nazionale.
 

Borsa merci Bologna

L'ultimo listino della Borsa merci della Camera di commercio di Bologna data 11 febbraio 2021 e qui il grano duro fino nazionale - qualificato con proteine minime al 13% ed un peso specifico di 80 chilogrammi ogni 100 litri - alle condizioni di "franco partenza Bologna" è stato fissato a 295 euro alla tonnellata sui minimi ed a 299 euro sui massimi, stabile sulla precedente seduta del 4 febbraio scorso. Sulla seduta del 30 luglio il cereale pastificabile su questa piazza guadagna 12 euro di valore sui minimi e 11 euro sui massimi.
 

I prezzi all'origine Ismea rilevati da AgroNotizie ieri

I prezzi medi all'origine del grano duro fino monitorati da Ismea - nel corso dell'ultima decade - denotano una prevalenza relativa di piazze in ribasso: 5 su 12 monitorate, mentre mancano all'appello Campobasso e Firenze.

Le piazze col segno meno spiccano per importanza e profondità - come Foggia e Bari - o per il legame con un distretto agroalimentare della pasta, è il caso di Napoli, e per l'entità del calo, - 1,8% pari a 5 euro in meno a tonnellata segnalato su Catania e Palermo. Mentre le tre piazze che segnalano aumenti sono in realtà quelle già riportate la scorsa settimana - segnatamente Perugia, Ancona e Macerata - tutte ferme alle rilevazioni Ismea dello scorso 8 febbraio.
Grano duro fino, prezzi medi all'origine per piazza monitorati ieri da AgroNotizie su dati rilevati da Ismea

Piazza
Data
di
Rilevazione
Prezzo
medio in
Euro alla
tonnellata
Variazione
sulla
settimana
precedente
Condizioni
di
Vendita
Matera 15-02-2021 300,00 0% Franco azienda
Grosseto 11-02-2021 294,00 0% Franco azienda
Foggia 10-02-2021 291,50, -0,3% Franco azienda
Catania 09-02-2021 267,50 -1,8% Franco azienda
Milano 09-02-2021 297,50 0% F.co magazzino arrivo
Napoli 09-02-2021 317,50 -0,5% F.co magazzino arrivo
Palermo 09-02-2021 267,50 -1,8% Franco azienda
Ancona 08-02-2021 214,00 +1,9% Franco azienda
Bari 08-02-2021 294,50 -0,3% Franco azienda
Ferrara 08-02-2021 296,00 0% Franco azienda
Macerata 08-02-2021 218,00 +1,9% Franco azienda
Perugia 08-02-2021 220,00 +1,9% Franco azienda

Stabili invece Matera, Grosseto, Milano e Ferrara, con la piazza meneghina allineata alla stabilità del mercato all'ingrosso. Per ogni altro raffronto coi prezzi della settimana precedente è possibile consultare l'articolo di AgroNotizie dell'11 febbraio 2021.