C'è un'opportunità interessante per le cooperative agricole che si dedicano alle attività connesse all'agricoltura - come trasformazione, manipolazione, commercializzane - fatte in prevalenza con i prodotti conferiti dai soci.

Si tratta della possibilità della rivalutazione gratuita, senza la necessità di autorizzazione da parte della Commissione europea, che è stata prevista dall'art. 106 del decreto legge 104/2020, noto anche come decreto Agosto, che interviene su alcuni aspetti del decreto Rilancio (decreto legge 34/2020) varato per cercare di rilanciare l'economia dopo la crisi dovuta all'emergenza Covid-19.
 
Per farci spiegare meglio cosa significhi e quali vantaggi comporti questa opportunità abbiamo intervistato Laura Berti di Legacoop Toscana che nelle settimane scorse ha pubblicato una nota tecnica a questo riguardo.

Laura Berti, cosa è e a cosa serve una rivalutazione per le cooperative agricole?
"La rivalutazione consente di far emergere nel bilancio delle cooperative agricole i maggiori valori delle immobilizzazioni materiali, immateriali e finanziarie, come risultato del confronto tra i valori effettivi di tali beni e quelli contabili".

Quali vantaggi dà questa opportunità della rivalutazione gratuita?
"La rivalutazione consentirà alle cooperative agricole di elevare il livello di patrimonializzazione attraverso l'incremento del loro patrimonio netto".

Quali cooperative possono farla?
"Possono accedervi le cooperative che svolgano le attività agricole tipiche e le attività connesse all'agricoltura secondo la definizione dell'art. 2135 del Codice civile".

E' sempre vantaggioso fare la rivalutazione o lo è solo in alcune situazioni o per alcune cooperative?
"I vantaggi legati alla maggiore patrimonializzazione che consegue alla rivalutazione devono essere messi a confronto con i costi legati alla realizzazione dell'operazione, relativi soprattutto alle perizie necessarie per la valutazione dei beni interessati".

Quanto tempo hanno le cooperative per poter fare la rivalutazione?
"Le cooperative potranno realizzare la rivalutazione nel bilancio in corso al 31 dicembre 2019, in quello in corso al 31 dicembre 2020 o in quello in corso al 31 dicembre 2021".