La legge di Bilancio 2020 (all'articolo 1 comma 225) prevede infatti la possibilità di usufruire, in certi situazioni, del regime forfettario per la vendita di piante prodotte da altre aziende.
Da quest'anno quindi, entro il limite del 10% del fatturato, un'azienda vivaistica può comprare e rivendere piante da altre aziende considerandole come attività connessa a quella agricola e non come attività commerciale. In questo modo solo il 5% del ricavato da quelle piante sarà tassabile.
In pratica un'azienda che fattura 100mila euro, può acquistare e rivendere piante per un incasso totale di 10mila euro e il 5% di questi 10mila euro (500 euro) costituiranno l'imponibile Irpef.
Un provvedimento che offre alle singole un vantaggio fiscale che può non essere indifferente, ad esempio per gestire determinati ordini o per completare la gamma di prodotti da offrire ai clienti e, a livello di filiera, può incentivare gli scambi e le relazioni tra aziende, con una ricaduta positiva su tutto il comparto.