E questo intento e i fatti messi in campo fino ad oggi sono stati presentati dalla Rregione Toscana anche a Roma al seminario internazionale Ocse, l'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, che si è svolto nei giorni scorsi presso la sede del Crea.
In particolare le azioni e gli incentivi adottati sino ad ora si sono tradotti nella messa a rete e nella condivisione di tutte le banche dati esistenti e di quelle che, grazie alla rivoluzione apportata dalle nuove tecnologie e in particolare dalle nuove tecniche di telerilevamento, sono in fase di implementazione.
Un flusso di dati che permetterà di monitorare il territorio toscano con una altissima precisione, fornendo quindi una base imprescindibile per la scelta delle politiche legate all'agricoltura, all'ambiente ed al paesaggio.
L'importanza della gestione dei dati in agricoltura è stata sottolineata da delegati di vari paesi, e ripresa da Margherita Russo, vicepresidente del gruppo di lavoro dell'Ocse su politica dell'innovazione e della tecnologia.
Ma l'attività della Regione Toscana nel campo dell'agricoltura digitale e di precisione non finisce qui. La regione infatti è fortemente impegnata, tramite la direzione urbanistica, nell'acquisizione e nella valorizzazione di tutte quelle tecnologie relative ai processi di telerilevamento, strettamente legate alla agricoltura di precisione.
Nel corso del seminario si è inoltre evidenziato che le iniziative relative alle opportunità fornite dall'innovazione digitale della Toscana vanno proprio nella direzione indicata, a partire dalla 'comunità della pratica' sull'agricoltura di precisione e sulla digitalizzazione del settore agricolo e agroalimentare.
Si tratta di una realtà di recentissima costituzione, un'iniziativa che ha già ricevuto un significativo riscontro territoriale con 61 manifestazioni di interesse da attori regionali provenienti da diverse realtà: imprese, centri di ricerca, società di servizi, agricoltori, cooperative, ecc... e che avrà come prossimo passo la firma di un accordo di collaborazione.
Oltre a questo la Toscana partecipa, come capofila, alla piattaforma della Rete Eriaff, la rete delle regioni europee per l'innovazione in agricoltura, alimentazione e foreste, che ha messo assieme le regioni d'Europa più sensibili all'esigenza di sviluppare sinergie a livello interregionale e stimolare l'avvio di progetti di innovazione con una base il più possibile condivisa.
La Toscana ha poi promosso e coordina il partenariato europeo S3, Smart specialization strategy, sull'agricoltura ad alta tecnologia, nell'ambito della piattaforma S3 agroalimentare coordinata dal Joint research center di Siviglia.
Tramite questo partenariato la Toscana e gli altri membri europei stanno creando una dimensione interregionale nelle iniziative che nascono dai territori coinvolti. Una realtà questa dell'S3 che è ancora in una fase pilota, ma che ha premesse molto interessanti e molte realtà imprenditoriali si sono dimostrate disponibili ad aprirsi in collaborazioni che altrimenti non sarebbero state possibili.
Infine, sempre nell'ottica dell'innovazione digitale e della condivisione di dati nell'agricoltura di precisione, la Toscana sta puntando molto anche sulle strutture dimostrative, le cosiddette 'demofarm', come le Tenute di Cesa e di Alberese di Terre regionali toscane, dedicate alla sperimentazione e ai processi di sviluppo.