In breve
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Per i giovani arriva il bando Ismea che mette a disposizione 70 milioni di euro. Intanto ci sono giovani che anticipano i tempi e si dedicano a colture innovative, come quella dei fiori commestibili.
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I consumi di carne tengono, sebbene sulla tavola degli italiani ci siano stati meno agnelli. Bene invece le esportazioni in Spagna.
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Si dicono fandonie sul rapporto fra latte e salute, così i consumi scendono. E le stalle chiudono.
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In Sardegna i pastori ricordano che i loro problemi non sono ancora risolti. Ma arriva il "decreto Emergenze", con i soldi per gli allevatori.
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In Veneto si "ristrutturano" i vigneti. A disposizione oltre 13 milioni. Ma attenti alle scadenze.
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Si parla ancora di app per scoprire le specie "aliene". Intanto arriva il verme nemico dei lombrichi.
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Le semine di mais messe in crisi da piccioni e corvi. Colpa della mancata concia dei semi.
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Per la cimice asiatica si pensa alle reti, ma anche all'introduzione di insetti antagonisti.
Questi sono solo alcuni degli argomenti incontrati sui quotidiani in edicola in questi ultimi giorni. Vediamoli più in dettaglio di seguito.
Cosa c'è di nuovo
C'è chi si inventa nuove formule per realizzare buoni margini con pochi ettari a disposizione e punta sulla produzione di fiori commestibili, chi si inventa nuove app per anticipare l'arrivo di patogeni vecchi e nuovi, chi si avventura nell'agricoltura del futuro, con macchine operatrici a guida autonoma.Ma anche chi è costretto a chiudere la stalla perché stritolato dalle regole del mercato e vendere le vacche significa privarsi di un pezzo di se stessi.
Sono alcune delle storie e degli accadimenti dei quali hanno parlato i giornali in questi giorni.
La carne tiene...
Ma andiamo con ordine, a iniziare dal tema dei consumi di carne e di agnello in particolare, che durante la Pasqua hanno affollato le pagine dei quotidiani.Su questo argomento il “Corriere dell'Umbria” del 19 aprile segnala la caduta dei consumi, cosa che ha comportato molte difficoltà nel collocare la produzione di agnelli, costringendo a trovare in Spagna nuovi sbocchi di mercato.
A frenare la scelta delle carni ovine, scrive con venature critiche “La Verità” del 21 aprile, può aver contribuito l'attenzione verso i movimenti ambientalisti capeggiati da Greta Thunberg.
Forse si è consumato meno agnello, ma nel complesso la carne è stata protagonista delle tavole durante queste festività, almeno secondo quanto riferisce “Libero” del 19 aprile.
Numeri in crescita poi per gli agriturismi, letteralmente presi d'assalto, argomento sul quale si sofferma “La Stampa” del 21 aprile, segnalando il primato delle aziende romane nella multifunzionalità, con ottimi risultati sul piano economico.
...ma il latte no
Se la carne "tiene" per il latte lo scenario è invece negativo.In sei anni, si legge su “Il Messaggero” del 21 aprile, il consumo di latte è calato del 30%.
Colpa in gran parte delle fandonie (fake news) che si sono abbattute su questo prezioso alimento, che andrebbe rivalutato per quel che vale, come scrive “La Stampa”.
Meno latte in tavola significa prezzi bassi e c'è chi è costretto ad arrendersi alle regole del mercato.
E' accaduto a molti e non sempre è facile chiudere la stalla e dire addio alle proprie vacche, come è accaduto a un allevatore veneto, la cui storia, non priva di emozioni, è raccontata il 19 aprile da “La Nuova Venezia”.
C'è un altro latte, quello degli ovini, ancora alle prese con i problemi di mercato e gli allevatori affidano alle pagine de “L'Unione Sarda” del 23 aprile, l'appello al dicastero dell'Agricoltura affinché non si dimentichi del problema e delle promesse fatte.
Arrivano i soldi
Stando alle anticipazioni pubblicate il 23 aprile dalla “Nuova Sardegna”, il tema del latte ovino non è caduto nel dimenticatoio e nel "decreto Emergenze" è previsto che agli allevatori sardi siano destinati 10 milioni di euro.E' indirizzato ai giovani il recente bando di Ismea del quale parla il 21 aprile “Il Giornale”, le cui finalità sono quelle di favorire il loro inserimento in campo agricolo. Per questa finalità sono a disposizione 70 milioni di euro per quanti hanno un'età compresa fra i 18 e i 41 anni.
Su “L'Arena” del 20 aprile si ricorda che in Veneto stanno per scadere i termini per partecipare al bando della regione che mette a disposizione oltre 13 milioni per la ristrutturazione e riconversione dei vigneti.
La scadenza, prima fissata al 30 aprile, è stata però posticipata al 31 maggio, come informa una breve nota pubblicata il 24 aprile sul "Mattino di Padova".
Allargando lo sguardo alle opportunità da cogliere sul piano internazionale, “Il Sole 24 Ore” del 23 aprile commenta le recenti elezioni in Ucraina e le opportunità di collaborazione rivolte all'Italia per favorire in quel paese la crescita dell'agricoltura.
L'afide del dissenso
Sono numerose le notizie che riguardano i temi fitopatologici, a iniziare da “L'Adige” del 19 aprile che commenta il crescente allarme degli apicoltori per la decisione di utilizzare l'azadiractina per il contenimento dell'afide cenerognolo in post fioritura.C'è preoccupazione fra i maiscoltori, in questo caso per il divieto alla concia del seme.
La mancata protezione, si legge sul “Messaggero Veneto” del 20 aprile, compromette le semine che diventano preda di piccioni e corvi.
"Il Resto del Carlino” del 21 aprile prende in esame la lotta alla cimice asiatica (Halyomorpha halys), ricordando che il ricorso alla reti di protezione è un'arma efficiente.
E' tuttavia allo studio la possibilità di ricorrere a insetti antagonisti della cimice, appartenenti alle famiglie Reduviidae, Nabidae, Tettigoniidae.
Fra le specie invasive si annovera una nuova presenza.
Si tratta, scrive “Il Giornale” del 23 aprile, del "verme di Obama", nemico giurato dei lombrichi, che però svolge una importante funzione sulla fertilità dei terreni.
Ulivi a rischio
Per controllare tempestivamente la presenza di queste "specie aliene" si sta mettendo a punto una app sotto la direzione dello studioso Francesco Porcelli.Torna su questo argomento, del quale già si era parlato la scorsa settimana, “La Repubblica” del 23 aprile per ricordare che usufruendo di queste nuove tecnologie sarà possibile evitare disastri come la Xylella.
A questo proposito il “Quotidiano di Puglia” del 19 aprile lancia un nuovo allarme, ricordando che con la bella stagione l'insetto vettore potrebbe aumentare il raggio d'azione della malattia e farla approdare fra gli ulivi della "Piana dei millenari".
Innovare, che passione
Non volendo soggiacere agli alti e bassi dei prodotti agricoli tradizionali, c'è chi punta su consumi innovativi, quale può essere quello dei fiori commestibili.L'idea è venuta a un giovane del varesotto che si è lanciato in questa attività con risultati soddisfacenti, come spiega “Il Giorno” del 21 aprile.
Si parla di innovazione poi sul “Corriere della Sera” del 23 aprile, con una panoramica sui nuovi traguardi tecnologici in campo agricolo, dalle macchine operatrici a guida autonoma, alle serre galleggianti posizionate in mare e dotate di dissalatori a energia solare.
Molte le novità che saranno premiate al Macfrut, in calendario dall'8 al 10 maggio a Rimini Fiera.
Ne fa un elenco "Italia Oggi" del 24 aprile, ricordando fra gli altri il melone a polpa croccante, lo stimolante per le colture a base di ozono e la confezione con "airbag" per proteggere dagli urti la frutta delicata.
Fra i prodotti futuribili è annoverata la carne prodotta senza animali, che leggendo “Il Giornale” del 23 aprile sembrerebbe già pronta e disponibile. In realtà la sua commercializzazione deve superare ancora molti ostacoli, fra i quali quello della sicurezza e del suo impatto ambientale.