Il ricordo del presidente scomparso Giampiero Maracchi e una lunga carrellata sugli "oggetti" dell'agricoltura che nell'ultimo anno hanno raccontato attraverso molteplici canali di comunicazione, all'altezza dell'esigenza di informarsi rapidamente, ma senza incorrere nel rischio della fake news.
I dibattiti e gli approfondimenti che hanno coinvolto gli accademici a livello scientifico, ma anche studenti e cittadini, hanno abbracciato molteplici "oggetti". "Dalle innovazioni riguardanti l'olivicoltura e l'olio di oliva - ha ricordato Vincenzini - al problema degli animali selvatici; dalla sicurezza sul lavoro in agricoltura e selvicoltura alla sicurezza alimentare; dalle strategie innovative per la protezione delle piante alle prospettive della Pac dopo il 2020; dal problema dell'erosione costiera alle nuove regole per una gestione forestale sostenibile; dalla multifunzionalità dell'azienda agricola alla valorizzazione dei prodotti tipici di vari territori".
Innovazione e scienza saranno sempre di più gli strumenti in grado di migliorare l'agricoltura, chiamata a sfamare 9 miliardi di persone nel 2050 con cibo di qualità e in quantità sufficiente.
Ed è proprio su temi quali, appunto, innovazione e scienza che da sempre l'Accademia dei Georgofili lotta per vincere i pregiudizi e per smontare flussi di nuove informazioni che si susseguono senza sosta, incluse quelle prive di basi scientifiche.
"Sono sfide per i Georgofili su cui focalizzare la massima attenzione - ha raccomandato Vincenzini - senza alcuna distrazione, ma pur sempre disponibili al dialogo costruttivo, nel rispetto delle idee altrui, ma fermamente decisi nel perseguire obiettivi ampiamente condivisi".
Per fronteggiare tali esigenze di informazione e di formazione, serve un "esercito". Il vero patrimonio dell'Accademia sono gli accademici: con le ultime nomine circa mille Georgofili, di cui il 10% stranieri, "rappresentanti i vari settori scientifico-disciplinari delle scienze agrarie e forestali, dell'imprenditoria in agricoltura e delle relative competenze tecnico-professionali".
Al termine della cerimonia sono stati attribuiti i riconoscimenti e alla senatrice a vita Elena Cattaneo è stato consegnato il diploma di accademico onorario.