Il Tribunale amministrativo regionale della Puglia in ordine ai ricorsi presentati dalle imprese agricole sulla modalità di calcolo dell’Incremento di performance aziendale, indicatore fondamentale per il calcolo delle graduatorie di molte misure del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 Puglia, ha ancora una volta rinviato una decisione nel merito per la sottomisura 4.A investimenti nelle aziende agricole.
Mentre sono in arrivo le ordinanze per altri due bandi, primo insediamento giovani e attività extra agricole, per i quali è stata ordinata la chiusura delle graduatorie rispettivamente entro il 10 aprile ed entro il 10 maggio. La notizia è stata resa nota a Bari ieri, sulla base di un provvedimento del Tar di rinvio e fissazione di udienze del 26 marzo 2019, relativo all’udienza tenutasi il 19 marzo 2019.

I fatti sono noti e riguardano i ricorsi delle aziende che si sono viste escluse dalla possibilità di prendere beneficio dai bandi delle sottomisure 4.1A (investimenti nelle aziende agricole), 6.1 (premio per il primo insediamento dei giovani) e 6.4 (attività extra agricole). E già con l’ordinanza 367/2018 sulla richiesta di sospensione d’efficacia e annullamento del bando della sottomisura 4.1A del Psr dedicata agli investimenti strutturali e pubblicata il 16 novembre 2017, il Tar, nel rinviare la trattazione di merito sull’eventuale annullamento del bando al 4 dicembre 2018, lo aveva di fatto sospeso parzialmente, dettando al contempo le norme per consentirne l’espletamento a Regione Puglia, al fine dell’eventuale ripescaggio in graduatoria dei ricorrenti. Seguiva altro rinvio, infine la fissazione dell'udienza al 19 marzo 2019.

A seguito dell’udienza del 19 marzo scorso, il Tar Puglia, si è riservato di emanare la sentenza relativamente al ricorso del bando della sottomisura 4.1A del Psr Puglia e, contemporaneamente, di emettere le ordinanze, in previsione della fissazione di una data conclusiva, per le sottomisure 6.1 e 6.4 (dedicate rispettivamente al primo insediamento dei giovani in Agricoltura e delle attività extra-agricole), con le quali indicare i termini entro cui completare le istruttorie. Ieri, sono stati resi noti tali termini, ovvero 15 giorni a partire dalla data di pubblicazione del provvedimento – il 26 marzo - per il bando della sottomisura per le attività extra agricole e 45 giorni da quella stessa data per il bando per il premio primo insediamento giovani.

In una riunione tenutasi il 26 marzo in Regione Puglia l’Autorità di Gestione del Psr Puglia ha garantito il completamento delle istruttorie come prescritto sì da riformulare gli atti alla luce delle indicazioni pervenute dal Tar, come è stato già fatto per la sottomisura 4.1A che sostiene gli investimenti strutturali.
"Difatti, a riguardo - fa sapere l'autorità di gestione -, nei giorni scorsi è stata pubblicata la determina regionale che ha preso atto del lavoro istruttorio, escludendo le imprese che non avevano la bancabilità e riposizionando nei posti corretti quelle che avevano sovradimensionato le proprie performance. Questo consentirà di avere in tempi piuttosto rapidi una corretta graduatoria rispondente alle prescrizioni sia del bando sia del Tar”.

“Per colpa della macchina burocratica dell’assessorato all’Agricoltura regionale che ha creato il caos, nascondendosi anche in questo caso dietro i rimpalli di colpe e responsabilità, è stato spento il sogno di diventare agricoltori per 5000 giovani pugliesi, a cui viene negato il lavoro”, denuncia il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
“Solo con i primi bandi – aggiunge il presidente Muraglia - sono rimasti bloccati 188 milioni di euro per i giovani e oltre 250 milioni di euro per gli investimenti, in sintesi 438 milioni di euro sottratti allo sviluppo rurale della Puglia”.