Ieri, 27 marzo 2019, ultima seduta del mese, la Borsa merci di Foggia conferma il segno della stabilità e gli stessi prezzi delle ultime quattro sedute per tutte le qualità di grano duro quotate all'ingrosso: fino, biologico e slavati. Mentre Ismea, nelle rilevazioni sul capoluogo della Capitanata ferma al 20 marzo scorso, evidenzia prezzi stabili e di più recente datazione anche sulle piazze di Matera e di Palermo, eccoli nel dettaglio.
Foggia, prezzi all’ingrosso
A Foggia il grano duro fino nazionale all’ingrosso della mietitura 2018 ha messo a segno ieri, 27 marzo 2019, la trentacinquesima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi, con valori stabili sulle quotazioni del 20 marzo scorso: 239,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 244,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%.Questi valori sono stabili dalla seduta del 27 febbraio 2019. Stabili ieri anche i grani slavati e il prezzo del biologico, che permane su 375 euro sui minimi e 380 sui massimi.Foggia, prezzi all’origine
Ismea ha rilevato, il 20 marzo 2019, i prezzi del grano duro fino all’origine sulla piazza di Foggia alle condizioni di "franco magazzino-partenza" a 237 euro sui valori minimi e 242 euro sui massimi. Prezzi quindi stabili sulle ultime rilevazioni del 13 e del 6 marzo scorsi, che aveva messo in evidenza gli stessi valori del 27 febbraio 2019: in perdita di 8 euro sulla massima quotazione di campagna, 245,00 - 250,00 registratasi tra il 23 ed il 30 gennaio 2019.Matera, prezzi all’origine
A fronte delle rilevazioni Ismea di Foggia, e a quelle di Matera, dove i prezzi in campagna per il grano duro sono anche più alti - 244,00 sui minimi e 248,00 sui massimi rilevati il 25 marzo e stabili sul 18 del mese – vi sono i prezzi sempre bassi della Sicilia.Palermo, prezzi all'origine
Ismea rileva a Palermo il 21 marzo, stabile sul 14 dello stesso mese, il grano duro fino a 215,00 euro sui minimi e 220,00 sui massimi: in media una differenza negativa di 22 euro a tonnellata con le ultime rilevazioni di Foggia e 28 euro a tonnellata con Matera.Uno spread che non ha spiegazioni sul piano della qualità – si confrontano grani duri pastificabili, quindi con proteine sopra il 12% - ma che trova la sua ragion d'essere nelle dinamiche competitive e commerciali delle aziende, non solo siciliane, ma meridionali.