“L’Osservatorio – ha dichiarato Franco Alfieri, capo della segreteria del presidente e assessore all'Agricoltura, Vincenzo De Luca - è uno strumento operativo con cui diamo attuazione alla normativa regionale in materia di agricoltura di precisione. Il nostro obiettivo è favorire e promuovere modelli di agricoltura virtuosi per la protezione della funzionalità dei suoli, per l’innovazione e la sostenibilità, per un uso efficiente delle risorse naturali, per la tutela delle risorse idriche e la riduzione dell'impatto ambientale delle produzioni”.
L’Osservatorio avrà sede presso l’assessorato all’Agricoltura e, come specifica Alfieri “sarà la struttura di riferimento a livello regionale cui competerà l’individuazione delle tecnologie disponibili e del loro migliore utilizzo in base alle colture prevalenti, oltre a fungere da centro di raccolta dati sulla superficie agricola regionale utilizzata al fine di indicare gli strumenti regionali per il finanziamento delle pratiche più innovative e sostenibili”.
Con decreto del presidente sarà definita la composizione e il funzionamento dell’Osservatorio previo parere della commissione consiliare Agricoltura. A tal fine, la direzione generale delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha condotto una manifestazione di interesse sul territorio regionale per individuare gli enti e le organizzazioni con specifiche competenze in materia di agricoltura di precisione che intendono far parte del nuovo organismo.
Hanno manifestato interesse ad entrare nell'Osservatorio l’Università di Napoli Federico II - Dipartimento di Agraria, l’Università di Salerno, l’Università del Sannio, l’Università della Campania Luigi Vanvitelli - Dipartimento di Scienze e tecnologie ambientali, biologiche e farmaceutiche, l’Università di Napoli Parthenope - Dipartimento di Scienze e tecnologie, il Consiglio nazionale delle ricerche - Istituto per i Sistemi agricoli e forestali del Mediterraneo , il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l'analisi dell'economia agraria - Orticoltura, frutticoltura agrumicoltura, l’Istituto zooprofilattico sperimentale del Mezzogiorno, il Centro per la ricerca applicata in agricoltura, l’Agenzia regionale per la Protezione ambientale della Campania e le organizzazioni agricole Coldiretti, Confagricoltura, Cia e Copagri.