Cresce in media di quasi il 14% su tutti i mercati il Primitivo di Manduria nel 2017 e in tutte le sue varianti: Primitivo di Manduria Dop, Primitivo di Manduria Riserva Dop e Primitivo di Manduria dolce naturale Docg. E' quanto fa sapere il Consorzio di tutela del tipico vino salentino monovitigno in una nota.


I dati di vendita e imbottigliamento del 2017

Secondo il Consorzio di tutela Primitivo di Manduria Dop e Docg, nel 2017 sono stati immessi sul mercato quasi 13 milioni di litri di Primitivo di Manduria - che equivalgono a poco più di 17 milioni di bottiglie - di queste ben il 70% prende la via dell'esportazione.

Complessivamente, sotto le etichette del Primitivo di Manduria il Consorzio di tutela stima che siano stati realizzati nello scorso anno ricavi per 100 milioni di euro: circa 30 milioni di euro appannaggio dei consumi interni e 70 milioni euro generati sui mercati esteri. Complessivamente si registra un aumento delle vendite del 13,87% rispetto al 2016 che conferma ancora una volta il primato della grande Doc nei maggiori mercati del mondo.

In particolare, la produzione di Primitivo di Manduria Dop rappresenta il 91,2% dell'intero imbottigliato, il "Riserva" si attesta all'8,1% e il "Dolce naturale Docg" è allo 0,7%. La novità riguarda l'incremento per il Docg (primo Docg in Puglia) e per il Riserva. Nel 2017 sono stati imbottigliati circa 95mila litri di Docg equivalenti a circa 127mila bottiglie con un incremento del 33,45% rispetto all'anno precedente.

Nel segmento Primitivo di Manduria Riserva Dop si è registrata una crescita del 24,27% rispetto al 2016 per un totale di poco più di un milione di litri, equivalenti a quasi un milione e mezzo di bottiglie. Dati che avvalorano l'ipotesi che il consumatore del Primitivo di Manduria tenda sempre più a preferire bottiglie più costose, percepite come di maggiore qualità. Cresce anche il Primitivo di Manduria Dop del 12.90% per un totale di quasi 12 milioni di litri pari a circa 16 milioni di bottiglie.


Erario, la comunicazione strategica per l'export

"Il Primitivo di Manduria non è più una novità, ma una colonna portante del comparto enoico non solo pugliese ma anche italiano – afferma soddisfatto Roberto Erario, presidente del Consorzio di tutela del Primitivo di Manduria - E' un vino che non conosce crisi, soprattutto all'estero con un exploit importante su tutti i mercati".

"Abbiamo conquistato nuovi soci - continua Erario - il Consorzio attualmente vanta 46 aziende che vinificano imbottigliano e oltre 900 soci viticoltori. Si stanno rivelando fondamentali i progetti di promozione e comunicazione per far conoscere all'estero i nostri vini ed il territorio che li esprime. Tra poco partirà per esempio la macchina del grande progetto Primitivo Taste Experience - Il Primitivo di Manduria nei calici cinesi e americani ideato da noi che consiste in attività di incoming e in partecipazione a fiere estere. Una bella scommessa sulla nostra identità che oggi rappresenta sempre più un elemento distintivo del brand Puglia".


Il profilo del consumatore medio: generazione X

Il Consorzio ha messo appunto un'indagine per profilare il consumatore di Primitivo di Manduria, mediante la somministrazione di questionari distribuiti in occasioni di degustazioni, incontri promozionali e fiere. Il Primitivo di Manduria è la Doc pugliese che rientra nella top five dei vini più esportati, amata soprattutto dalla generazione X (37 - 57 anni), presente in tutto il mondo. Eccone i primi risultati.

Il consumatore finale del Primitivo di Manduria in generale è un uomo in carriera, colto e raffinato che ama consumare il vino pugliese ispirandosi ai comportamenti del lusso. Lo beve durante una cena di lavoro importante, per festeggiare un anniversario o durante una proposta di matrimonio. Normalmente lo sceglie per la perfetta armonia tra il corpo e il sapore.

Il 46% dei consumatori è donna. Si stima che quasi la metà del fatturato ottenuto dalla vendita del prodotto in Italia e all'estero sia dato proprio dal mercato femminile. Lo sceglie per il suo bouquet inconfondibile: ricco, complesso, ampio e fruttato, con note di macchia mediterranea. I sensi sono esacerbati e molto sensibili al minimo effluvio e il palato femminile scopre finezze che quello degli uomini ignora.