I mercati del grano duro fino nazionale in Puglia denotano il permanere della stabilità nel mese di agosto e con i prezzi all'origine che continuano ad essere superiori a quelli praticati all'ingrosso di 5 euro alla tonnellata.
La tendenza alla stabilità era iniziata già nelle ultime tre settimane di luglio sui prezzi all'origine, seguita da tutti i valori all'ingrosso: fermi il 29 agosto 2018 sulle stesse quotazioni delle due sedute precedenti, quelle del 2 agosto e del 25 luglio scorsi. Proprio il 25 luglio, all'ingrosso, si erano invece osservati ribassi sul prodotto top di gamma e sui grani slavati nell'ordine di 5 euro alla tonnellata.

Dopo il calo del 4,2% che aveva condotto i prezzi all'origine rilevati da Ismea sulla piazza di Foggia l'11 luglio a 225 euro la tonnellata sui valori minimi e 230 euro sui massimi, fino al 22 agosto tali stessi valori vengono confermati permanendo così al di sopra dei valori praticati ieri - 29 agosto 2018 - all'ingrosso: 220 euro sui minimi e 225 euro sui massimi.

Nella seduta di ieri l'Osservatorio prezzi della Camera di commercio della Capitanata, nel registrare in riapertura del mercato il permanere della stabilità per il grano duro fino all'ingrosso, ha anche rilevato la complessiva stasi di tutte e tre le qualità di grano duro slavato e del biologico, giunto alla sua sesta seduta.
 

Prezzi all'ingrosso

A Foggia il grano duro fino all'ingrosso della nuova mietitura ha messo a segno, ieri, la settima quotazione di stagione rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall'Osservatorio prezzi: 220,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 225,00 di prezzo massimo alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Stabile quindi sulla quotazione del primo agosto e superiore a quelle del 23 maggio scorso di 20 euro alla tonnellata.

Il prezzo di ieri risulta in perdita di 10 euro/tonnellata sull'analoga seduta della passata campagna commerciale, poiché il 30 agosto 2017 il grano duro fino a Foggia risultò quotato a 235-240 euro alla tonnellata. Storia tutta da scrivere invece per la quotazione del grano duro biologico, fissato per la prima volta il 4 luglio 2018 a 360-365 euro alla tonnellata e riconfermato sugli stessi valori anche ieri e per la sesta volta consecutiva.

Permane una situazione di stabilità nelle quotazioni dei grani duri slavati: tutte le categorie sono ferme ieri, sia nei valori minimi che nei massimi, alle quotazioni di fine luglio. Il prodotto slavato da 77-78 chilogrammi ogni 100 litri di volume, è stato fissato ieri a 208 euro sui minimi e 213 sui massimi.
Stessa scena anche nella categoria dei grani duri slavati che pervengono alla sesta quotazione: quelli con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino. Fermo a 198 euro alla tonnellata sui minimi e 203 sui valori massimi il cereale da 75-76 chilogrammi di peso per ogni 100 litri. E non si muove da 188-193 euro/tonnellata anche il grano con meno di 75 chilogrammi per 100 litri di volume.

Continuano a non essere quotati all'ingrosso sulla piazza di Foggia i grani duri di qualità "Buono mercantile" e "Mercantile", segno evidente che tutto il grano valutato in Borsa merci presenta un elevato tenore di proteine.
 

Prezzi all'origine

Ismea ha rilevato, il 22 agosto 2018, i prezzi all'origine del grano duro fino: fermi sulla piazza di Foggia a 225 euro a tonnellata sui valori minimi e 230 sui massimi alle condizioni di "franco magazzino-partenza": e sono gli stessi valori del 25, del 18 e del'11 luglio 2018, quando invece si era accusata una perdita secca di 10 euro/tonnellata sul 4 luglio.
I valori del 22 agosto scorso attestano in ogni caso un rialzo del 12,5% rispetto al 20 giugno, quando i prezzi all'origine rilevati dall'istituto erano pari a 200 euro a tonnellata sui valori minimi e 205,00 sui massimi.