I prezzi all’origine rilevati da Ismea sulla piazza di Foggia il 27 giugno 2018 crescono del 17,3% sulla settimana precedente e toccano i 235,00 euro alla tonnellata sui minimi e 240 sui massimi alle condizioni di “Franco magazzino partenza”. Tali valori hanno così superato di 10 euro quelli all’ingrosso, che nella stessa data erano stati fissati alla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia a 225,00 euro sui minimi e 230 sui massimi.
E nella seduta di ieri - 4 luglio 2018 - l’Osservatorio prezzi della Camera di commercio della Capitanata ha confermato le quotazioni del 27 giugno scorso per il grano duro fino all’ingrosso, mentre entra in scena per la prima volta la quotazione del grano duro biologico, che ha esordito a 360 euro tonnellata sui minimi e 365 euro sui massimi, con caratteristiche commerciali sintetizzabili in un tenore di proteine minimo dell'11,50% ed un peso litrico di 78 kg per 100 litri di volume.
Prezzi all'ingrosso
A Foggia il grano duro fino all’ingrosso della nuova mietitura ha messo a segno ieri - 4 luglio 2018 - la seconda quotazione di stagione, rilevata alla Borsa merci della Camera di commercio dall’Osservatorio prezzi: 225,00 euro a tonnellata sui valori minimi e 230,00 di prezzo massimo alle condizioni di “Franco partenza luogo di stoccaggio” per il cereale in buone condizioni e con un contenuto proteico minimo del 12,5%. Nessuna variazione quindi rispetto al 27 giugno e un maggior valore rispetto al prezzo spuntato il 23 maggio scorso di 25 euro alla tonnellata. Eppure, questo prezzo è ancora al di sotto dei valori registrati il 5 luglio dello scorso anno, quando era già attestato a 230 euro alla tonnellata sui minimi e 235 sui massimi e con una tendenza già orientata a quel rialzo che sarebbe durato fino a fine agosto.Non ha storia invece la quotazione del grano duro biologico, quotato per la prima volta ed attestato, come detto, a 360-365 euro alla tonnellata.
Conferma le quotazioni del 27 giugno all’ingrosso anche il grano duro slavato da 77/78 kg ogni 100 litri di volume, che continua a stazionare sui 215,00 euro alla tonnellata nei valori minimi ed a 220,00 euro sui massimi.
Nella categoria dei grani duri slavati pervengono a prima quotazione quelli con peso litrico inferiore a quello del grano duro fino, con quotazioni ai minimi di 205 euro alla tonnellata e 210 sui valori massimi per il cereale da 75/76 kg di peso per ogni 100 litri e di 195-200 euro/tonnellata per il grano con meno di 75 kg per 100 litri di volume.