La siccità colpisce la Sardegna meridionale e non accenna a mollare la presa: arrivano le prime richieste delle organizzazioni agricole sul futuro delle imprese.

"Le aziende devono conoscere immediatamente le quantità di acqua che avranno a disposizione nella prossima annata irrigua". E' la richiesta di Coldiretti Cagliari che ha scritto a Giuseppina Careddu, commissaria del Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale.
"La poca disponibilità di acqua dovuta alle ultime annate siccitose – hanno scritto il presidente ed il direttore di Coldiretti Cagliari Efisio Perra e Luca Saba - richiede ancora di più un'accelerazione della programmazione. Gli imprenditori agricoli devono, infatti, poter programmare, in base alle quantità a disposizione, i prossimi mesi di lavoro: i trapianti e le coltivazioni".
"L'acqua
– hanno sottolineato – è il prerequisito per poter decidere le quantità e le colture. In assenza di un programma sarebbero a rischio le coltivazioni di migliaia di ettari di terreni".
 
Il Consorzio di bonifica della Sardegna meridionale ha una complessa struttura, che serve una superficie irrigua pari a circa 60.879 ettari suddivisa in 31 distretti servita da strumenti automatizzati di regolazione dell’acqua che consentono l’assegnazione di volumi stagionali diversificati per coltura assicurando, nel contempo, il monitoraggio costante dell’attività irrigua delle 10mila aziende agricole assistite. Il Consorzio attualmente risente della crisi particolarmente acuta degli schemi idrici del Basso Sulcis e dell’Alto Cixerri.
 
Secondo la Federazione Coldiretti del Sud Sardegna -  vista la scarsità di precipitazioni che ormai stanno diventando la norma e non l'eccezione e che anzi nei prossimi anni è destinata ad aggravarsi - "è necessario iniziare a delineare e attuare un progetto che affronti questo problema in modo strutturale evitando una continua rincorsa delle emergenze contingenti che fanno vivere le aziende nell'incertezza e non permettono loro di essere competitive".
 
Un appello rivolto in questo caso al mondo politico al quale sono già state avanzate diverse proposte: l'utilizzo delle acque reflue, il collegamento degli invasi, la dissalazione.
 
"Sono solo alcune delle tante proposte che occorre mettere in campo – evidenzia Perra -. Come organizzazione siamo a disposizione per dare il nostro contributo".

Il mese scorso, inoltre, sempre sul tema Coldiretti Cagliari ha presentato all'assessore al Bilancio della Regione Sardegna, Raffaele Paci, nel corso di un convegno che si è tenuto nella cantina di Dolianova, un progetto di infrastrutturazione per il Parteolla, con il consolidamento della rete di irrigazione, ritenuta fondamentale per far fare il salto di qualità a delle aziende agricole moderne. "Proposta che ha trovato l'approvazione dell'assessore – ricorda Perra – che si è impegnato a trovare le risorse (circa 5 milioni di euro) per dare risposta a quel comprensorio".