I prezzi di mercato del grano duro fino nazionale appaiono sostanzialmente fermi. E lo sono da mesi. Sia all’ingrosso che all’origine: tanto che su Foggia l’Osservatorio prezzi della Camera di commercio rileva gli stessi prezzi - 227 euro a tonnellata sui massimi - dal 4 ottobre 2017 sino alla seduta di oggi, 31 gennaio 2018. E tra il 6 dicembre 2017 ed il 25 gennaio 2018  il prezzo pagato in campagna all’agricoltore - rilevato da Ismea - è cresciuto appena di un magro 0,46%. I prezzi bassi sono dovuti ad un rallentamento delle domanda da parte dell’industria molitoria e pastaia, che ha determinato a dicembre 2017 anche un crollo delle importazioni di grano duro fino extracomunitario: -88% su dicembre 2016.
 

Bmti, Prezzi fermi ed importazioni al palo

E la perdurante stabilità di prezzo è nazionale, non riguarda solo le principali piazze del Sud. A metterlo in chiaro è la nota stampa della Borsa merci telematica italiana diffusa il 17 gennaio scorso, che ha fatto il punto sull’andamento dei prezzi all’ingrosso del dicembre 2017: “Nel caso del frumento duro fino i valori sono rimasti fermi sulla soglia dei 225 euro/t (223,7 euro/t), praticamente invariati su base mensile (+0,4%), ma comunque più elevati rispetto alla scorsa campagna (+6,6% rispetto a dicembre 2016) – scrive Bmti, che rileva: “Pochi gli scambi anche per via della domanda contenuta. Minori necessità da parte dell’industria che hanno trovato una conferma indiretta nel deciso rallentamento dell’import italiano dai paesi extra Ue”.
Infatti, secondo quanto riporta Bmti a dicembre 2017 “gli arrivi di grano duro extracomunitario nel nostro paese si sono infatti drasticamente ridotti (-88%), passando dalle 230mila tonnellate registrate a dicembre 2016 a 26mila tonnellate”.
 

Foggia, i prezzi all'ingrosso inchiodati dal 4 ottobre

I prezzi del grano duro fino nazionale all'ingrosso - alle condizioni di "franco partenza luogo di stoccaggio" rilevati dalla Borsa merci della Camera di commercio di Foggia oggi - 31 gennaio 2018 - sono inchiodati sui massimi a 227 euro alla tonnellata ed a 222 euro sui minimi: sono gli stessi prezzi dal 4 ottobre 2017.

E  a queste quotazioni, il grano duro pastificabile italiano continua a registrare una perdita sui valori massimi del 5,42% sul 30 agosto 2017, quando si era attestato 240 euro. Tanto si ricava dai valori diffusi oggi dall'Osservatorio prezzi della Capitanata.
 

Foggia, i prezzi all'origine quasi fermi

Il 24 gennaio 2018 Ismea rileva su Foggia un prezzo medio all’origine del grano duro fino nazionale di euro 222,5, stabile sull’ultima rilevazione, ma in crescita dello 0,46% rispetto ai primi di dicembre. Infatti, Ismea il 6 dicembre 2017 rilevava un prezzo medio all'origine per il grano duro fino nazionale sulla piazza di Foggia di 217,50 euro a tonnellata alle condizioni di "franco magazzino di partenza".

La crescita a 222,5 euro a tonnellata del prezzo all’origine sulla piazza della Capitanata comporta in ogni caso una perdita complessiva sui valori del 29 agosto del 4,30%, quando il prezzo era di 232,5 euro alla tonnellata.