"Siamo solo a un punto di partenza, ma con la giornata di oggi siamo finalmente passati dalle banali dichiarazioni di intenti ai fatti".
Queste le parole con cui Franco Verrascina, presidente di Copagri, ha commentato la firma a Roma del protocollo di intesa tra Mipaaf, Agea e Anbsc destinato a sostenere una più efficiente gestione dei terreni e delle aziende agricole confiscati alla criminalità organizzata.

Gli obiettivi di massima dell'intesa sono due: ottenere una maggiore efficienza nell'uso dei terreni confiscati e contrastare la criminalità, entrambe raggiungibili valorizzando il patrimonio agrario sia in una prospettiva economica che simbolica.
"Il protocollo si inserisce nella lunga scia di lavoro fatto al Mipaaf e parte da un'idea di pubblica amministrazione che cerca e trova risposte a problemi annosi e complicati" ha esordito Andrea Olivero, viceministro delle Politiche agricole, che ha poi spiegato come la lotta alla criminalità non possa prescindere da controllo e repressione, ma anche dall'insediamento sul territorio di realtà 'buone', in grado di favorire la legalità e la coesione sociale.
 
Stando a quanto dichiarato da Olivero, l'applicazione del protocollo non prevede costi per le casse pubbliche e consisterà sostanzialmente nella condivisione con l'Agenzia nazionale per l'amministrazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) dell'enorme mole di dati già a disposizione di Mipaaf e Agea. Sarà compito del ministero fornire all'Agenzia tutte le informazioni tecniche per verificare la reale consistenza dei terreni e valutarne le caratteristiche, accompagnandola nel processo che porterà al bando di assegnazione.
 
"La collaborazione interistituzionale per noi non è un'opzione, ma una necessità ineludibile" ha dichiarato il prefetto Ennio Maria Sodano, direttore dell'Anbsc. "Siamo un'Agenzia piccola e relativamente nuova che si trova ad avere a che fare con un panorama operativo complicatissimo. Per noi far funzionare le informazioni in maniera sinergica è fondamentale".
Sodano ha anche spiegato come il 90% dei terreni a disposizione si trovi al Sud e, almeno nominalmente, risulti completamente improduttivo. "Questo protocollo ci fornirà le indispensabili competenze per valutarne il reale valore, anche nell'ottica delle nuove tecnologie e tendenze agricole", ha concluso il prefetto.  
 
"L'iniziativa di oggi è una grande occasione per mettere al servizio della comunità l'enormità di dati a nostra disposizione", ha dichiarato il direttore di Agea Gabriele Papa Pagliardini, che ha anche sottolineato come la sua Agenzia non sia nuova a collaborazioni di questo tipo citando i precedenti protocolli sottoscritti con l'Agenzia delle entrate, con quella del Demanio e per l'emergenza della Terra dei Fuochi.
"Il testo che firmiamo oggi si inserisce nella nostra sfera di attività di lotta alle frodi comunitarie, - ha concluso Pagliardini - ed è il risultato di un lungo studio, mirato ad avere un protocollo che abbia effetti concreti".