Se le previsioni non erano positive per il comparto ortofrutticolo toscano, il bilancio alle fine dell'anno è stato ancor più negativo.

Le perdite per le gelate prima e la siccità poi hanno pesantemente colpito il settore, come rileva la Confagricoltura Toscana, anche nelle zone che sembravano essere state meno danneggiate dalle anomalie del clima.

Un calo che, per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo nel suo insieme, a livello regionale è stato stimato intorno al 50% della produzione rispetto alla media stagionale con punte fino all'80%. Una perdita che si traduce in 250 mila quintali di produzione in meno per un valore di circa 25 milioni di euro persi.

Per le mele fino a settembre c'era stata più che una speranza di superare le difficoltà di una stagione difficile e magari conquistare spazi di mercato lasciati scoperti dalle mele di altre zone italiane o europee ancor più danneggiate dall'andamento climatico.

Ma non è stato così, anzi. Le mele toscane sono state una produzione tra le più danneggiate del comparto ortofrutticolo regionale, con il 35% di danno per la produzione di mele 'precoci' e il 60% per le mele tardive.

Ora l'associazione di categoria aspetta l'attivazione delle misure per lo stato di calamità che la regione ha richiesto al governo nei giorni scorsi.