Il nuovo regolamento sarà dunque un atto giuridico indipendente ed entrerà in vigore dal primo gennaio 2018.
La svolta sull'Omnibus
In questi mesi la parte agricola dell'Omnibus è stata approvata molto più rapidamente del resto del regolamento. Basti pensare che l'accordo inter-istituzionale tra Parlamento europeo, Commissione e Consiglio è stato raggiunto oltre un mese fa, il 12 ottobre. Pertanto l'Europarlamento ha inviato la richiesta di procedere con un regolamento autonomo.Il comitato dei rappresentanti permanenti degli Stati membri (il Coreper2) ha votato all'unanimità a favore di questa iniziativa ed ha inviato al presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani una lettera in cui dichiara la volontà di "sostenere il Parlamento europeo se deciderà di portare avanti la pratica per scorporare le disposizioni agricole dal resto del Pacchetto Omnibus e ritenere quindi le modifiche ai regolamenti Pac un atto giuridico indipendente".
Anche i presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo hanno garantito il loro sostegno.
I prossimi passi
Inizieranno ora le cosiddette "fasi procedurali" che verranno avviate dal voto nella Commissione Agricoltura del Parlamento europeo il prossimo 22 novembre e si concluderanno con il voto del Parlamento durante la sessione della mini-plenaria di fine novembre (è prevista per il 29 e 30 novembre a Bruxelles).Questo dovrebbe consentire al regolamento di andare in Gazzetta ufficiale prima di Natale e di entrare in vigore dal primo gennaio.
Le novità
La parte agricola del Regolamento Omnibus consentirà di creare una deroga alle norme della concorrenza per le associazioni di agricoltori, le cooperative e le organizzazioni di produttori. Questo nuovo regolamento dovrebbe assicurare una maggiore flessibilità nell'identificare la figura dell'agricoltore attivo, nell'applicazione degli aiuti accoppiati e nei confronti dei piccoli agricoltori. Verrà raggiunta, inoltre, una semplificazione nelle regole del greening che dovrebbe portare la possibilità di aumentare il pagamento di base per i giovani agricoltori.Per ciò che riguarda lo sviluppo rurale, le novità più importanti dovrebbero riguardare la gestione del rischio, con la soglia minima di danno per far scattare l'erogazione dei risarcimenti che verrà abbassata dal 30% al 20%. Altre semplificazioni riguarderanno lo strumento di stabilizzazione del reddito attraverso i fondi di mutualizzazione.
Verranno poi introdotte delle novità alla misura consulenza aziendale che attualmente risulta praticamente inapplicata. Infine, si rafforzerà il ruolo delle organizzazioni dei produttori per tutti i settori, sulla scia di quanto già previsto nel "Pacchetto latte".