La Basilicata tra il 2015 ed il 2016 ha incrementato la superficie agraria utile coltivata in biologico di oltre il 91% portandosi a 95.371 ettari, secondo il Sinab, molti di più di una regione come la Campania, che pure conosce uno sprint di oltre il 144%. E la Lucania punta molto su questa rapida e importante conversione.
"Cibo di qualità, sicuro, che fa bene e rispetta l'ambiente. Questa l'equazione che c'è dietro la scommessa del bio in Basilicata" dice Luca Braia, assessore regionale alle Politiche agricole e forestali.

"La Basilicata del biologico - prosegue l'assessore - dopo essere stati regione dell'anno nel 2016, è stata presente per il terzo anno consecutivo con uno stand collettivo coordinato dal Dipartimento Agricoltura, dal 9 al 12 novembre a Bolzano al Biolife, fiera specializzata nel biologico, con tre consorzi beneficiari della Misura 3.2 relativa alla promozione del Psr Basilicata 2014-2020 e due aziende”.

L'avanzamento del biologico è frutto degli effetti della scelta di politica agricola territoriale che, con il Programma di sviluppo rurale della Basilicata 2014-2017, ha investito oltre 87 milioni di euro, proprio sul sostegno dell'agricoltura biologica, caratterizzando di conseguenza la qualità dell'agroalimentare lucano nelle dimensioni della sostenibilità e della salute. 

“A Bolzano - sottolinea Braia - abbiamo portato ancora una volta una presenza collettiva e corale, con uno stand di impatto che racconta un intero territorio e le sue produzioni e un paniere di prodotti lucani bio composto da miele lucano, pasta di farro, cereali, legumi, ortaggi, peperoni cruschi, salumi, tartufo e olio extravergine d'oliva anche da gustare”.

“Con l'incremento significativo di consumo di prodotti biologici nazionali – conclude Braia - siamo convinti che la Basilicata possa e debba sicuramente guadagnare uno spazio di mercato in cui le eccellenze nel biologico, aggregate magari in un paniere territoriale da offrire ai consumatori, siano conosciute e riconosciute”.