Ecco le ultime novità della settimana dalle regioni del Nord. In Liguria sono stati assegnati fondi ulteriori per la zootecnia in crisi, mentre in Veneto sono stati stanziati maggiori risorse per gli indennizzi agli allevatori colpiti dagli assalti dei lupi. Infine una buona notizia anche per gli olivicoltori friulani, che vedranno una semplificazione normativa in arrivo.
 

Liguria

Zootecnia, contributi aggiuntivi per 150mila euro
E’ stata approvata dal consiglio regionale la variazione di bilancio che destina 150mila euro al comparto zootecnico ligure, in difficoltà come tutto il settore a livello nazionale. Le risorse si aggiungono ai 250mila euro già disponibili per l’associazione regionale allevatori della Liguria Aral.
Le risorse reperite nel bilancio regionale contribuiranno a dare continuità all’assistenza tecnica degli allevatori liguri" sottolinea l’assessore Stefano Mai.

Veneto

Indennizzi, più fondi agli allevatori
In arrivo più risorse per risarcire gli allevatori colpiti e intensificare gli strumenti di prevenzione contro gli assalti del lupo.
La regione ha già pagato 60mila euro di indennizzi agli allevatori colpiti – sottolinea l’assessore all'Agricoltura Giuseppe Pansommando le ultime liquidazioni relative al 2016 con i pagamenti 2017, distribuendo 169 recinti elettrificati, stipulando una convenzione con il Cai per la loro installazione e fornendo cani maremmani per la custodia degli armenti.
Quest’anno la regione ha messo in conto lo stanziamento di 100mila euro del proprio bilancio per garantire a tutti un ristoro adeguato dei capi uccisi e delle spese sostenute per recinti e strumenti di prevenzione. Inoltre ha già previsto, nel bilancio di previsione 2018, altri 250mila euro a sostegno degli allevatori per pagare i danni e fornire gli strumenti preventivi in vista dell’uscita dal progetto europeo Life-Wolfalps a maggio 2018 e della cessazione dei contributi europei
”.

Purtroppo la strada della pianificazione regionale ci è inibita – sottolinea l’assessore – Solo nuove direttive europee e un nuovo piano di gestione nazionale possono autorizzare le iniziative delle singole regioni. Stiamo facendo pressione su Ue per aggiornare e rimodulare la direttiva europea Natura 2000 e il ministero affinché riveda il piano nazionale di gestione dei grandi carnivori alla luce del criterio della sostenibilità territoriale delle specie predatorie”.
 

Friuli Venezia Giulia

Olivicoltura, taglio alla burocrazia
La regione ha introdotto un’importante novità per gli olivicoltori friulani, in particolare per quelli della zona del Carso. Arriva infatti l’esenzione per i piccoli produttori dall’invio della comunicazione preventiva per l’uso delle acque di vegetazione. Un taglio burocratico che rappresenta una risposta concreta alle richieste degli stessi olivicoltori.
Nell’ultima variazione di bilancio sono previste non solo risorse economiche, peraltro concentrate su poche e qualificanti poste come il fondo di rotazione in agricoltura e il fondo emergenze – spiega l’assessore Cristiano Shaurli – ma anche importanti scelte di semplificazione su alcuni bandi del Psr 2014-2020, a seguito delle segnalazioni degli agricoltorie delle categorie professionali”.

La normativa statale prevede infatti che i produttori, per utilizzare le acque di vegetazione delle olive e dei frantoi come ammendante o concimante nei propri campi, debbano inviare una comunicazione al sindaco almeno 30 giorni prima, allegando una relazione tecnica redatta da un professionista.
Questa incombenza -  ha continuato l’assessore – oltre alla perdita di tempo, comporta anche un dispendio di denaro, vincolando gli stessi piccoli o piccolissimi produttori a un onere burocratico eccessivo. Con la norma regionale appena approvata facciamo sì che per una quantità annuale di olive inferiore ai 1500 quintali l’agricoltore sia esonerato dalla comunicazione preventiva. Una reale scelta di sburocratizzazione che non solo permetterà l’utilizzazione agronomica di queste acque su terreni già adibiti ad uso agricolo, ma semplificherà l’attività di oltre l’80% dei nostri produttori, soprattutto di quelli del Carso”.