“E’ stato un momento importante, nel corso del costante confronto di verifica che la regione Puglia, insieme al partenariato socio economico, conduce con l’Unione europea ed il ministero delle Politiche agricole – ha commentato l’assessore alle risorse agroalimentari di regione Puglia, Leonardo di Gioia.
“Le attività svolte sino ad oggi, i bandi delle misure attivate, l’avvio dell’operatività di un portale telematico, danno contezza di un Programma di Sviluppo Rurale vivo. Un grande impegno, che può divenire ancora più rispondente alle esigenze del tessuto economico e sociale pugliese e a una strategia di spesa che coniughi efficacia ed efficienza – ha aggiunto di Gioia, parlando a margine dell’incontro. Sotto la lente l’attuazione della strategia di sviluppo e i progressi comunque conseguiti dal Psr Puglia, che ha una importante dotazione finanziaria complessiva: 1600 milioni di euro.
“Sono stati diversi i punti all’ordine del giorno – ha sottolineato di Gioia -, tra cui l’esame e l’approvazione della Relazione Annuale di Attuazione 2016, documento riassuntivo dello stato di attuazione del programma e delle sue priorità con riferimento ai dati finanziari, ai target e alla spesa per misura. Si è parlato anche dello stato d’avanzamento del Programma allo scorso 31 maggio, che lascia presagire il perseguimento dei target di spesa e di realizzazione. Importante è stata anche la verifica dell’adempimento di un cruciale insieme di obblighi e azioni amministrative e normative – la cosiddetta ‘condizionalità ex ante’ – segnale di una sistema Regione che si adegua alle regole e modernizza la sua azione.
“Abbiamo avviato con Bruxelles – ha proseguito l’assessore - interlocuzioni importanti, d’intesa con le organizzazioni di categoria, dedicate alle proposte di modifica del Psr”.
Tra le modifiche che saranno subito richieste, c’è l’attivazione della sottomisura 4.1c, destinata esclusivamente agli olivicoltori salentini i cui terreni sono ricadenti della ‘zona infetta’ da Xylella fastidiosa consistente nell’assegnazione di 32 milioni di euro per gli agricoltori che vogliono effettuare investimenti in immobilizzazioni materiali.
Sono, inoltre, state chieste modifiche alla misura 4.2 dedicata agli investimenti strutturali per le imprese di trasformazione che potranno avere un aumento della dotazione finanziaria e la possibilità di delocalizzare gli opifici.
Altra istanza è l’incremento della dotazione relativa alle misure a superficie, a sostegno dell’aumento della sostanza organica dei suoli e dell’agricoltura biologica: “Una richiesta dovuta per dare maggiore sostegno a interventi fortemente attenzionati, come hanno dimostrato i numeri delle domande presentate per i due bandi già emessi – ha sottolineato di Gioia.
Come nell’incontro bilaterale con la Commissione europea, in particolare con Filip Busz e Federico Spanu della DG Agricoltura a Bruxelles, riunione che ha preceduto il comitato di ieri, regione Puglia ha ricevuto un riscontro più che positivo rispetto agli sforzi profusi per mettere a punto, con il supporto di InnovaPuglia, un sistema informatico efficiente. Si tratta del portale telematico che dovrebbe consentire di accelerare l’utilizzo delle risorse e centrare l'obiettivo di spesa al 31 dicembre 2018. Ma la Puglia crede di poter andare oltre e punta, "Alla possibilità di accedere alla riserva di premialità, una prospettiva che è garanzia di un buon lavoro svolto, anche per il prossimo futuro - ha detto di Gioia.