Agea comunica che, relativamente ai pagamenti dei saldi della domanda unica 2016, sono in corso una serie di attività di ricalcolo dei titoli riguardanti sia la campagna 2015 che quella dello scorso anno. Secondo la normativa regolamentare Ue, per ogni campagna deve essere calcolato il valore medio nazionale dei titoli da riserva e questo valore, nelle campagne successive, deve essere adeguato al plafond assegnato per ogni singola campagna.

"E' necessario eseguire un riallineamento del plafond della riserva nazionale 2015 - sottolinea la circolare comparsa sul sito di Agea - e in mancanza di un plafond disponibile per l'attribuzione dei titoli da riserva nazionale 2016, dovendo garantire dei titoli da riserva per le fattispecie obbligatorie di giovane e nuovo agricoltore, è necessario eseguire una riduzione percentuale lineare del valore di tutti i titoli presenti nel registro titoli nell'anno di campagna 2016".

Agea annuncia quindi che "si ritiene opportuno, da parte degli organismi pagatori, applicare agli eventuali pagamenti di saldo della domanda unica 2016, disposti prima dell'effettuazione delle operazioni di ricalcolo, un tasso di riduzione stimato del 7%".

Infine, "per i soli agricoltori che hanno ricevuto titoli dalla riserva nazionale nel 2015 con le fattispecie C (abbandono di terre) e D (compensazione di svantaggi specifici), compresi i casi di aumento del valore dei titoli base, è opportuno applicare all'eventuale pagamento l'ulteriore tasso di riduzione del 20%".

Insorge Confeuro, che addita il taglio ai saldi della domanda unica un fatto gravissimo. "Questa decisione di Agea rappresenta un grave insulto al mondo agricolo - sottolinea il comunicato dell'associazione - siamo sconcertati dal modo con cui Agea non solo ha deciso di tagliare i fondi destinati ai saldi della domanda unica 2016, ma anche di ricalcolarli in un ipotetico futuro con delle modalità ancora tutte da definire".