Non c’è pace per gli enti di bonifica e irrigazione del Mezzogiorno d’Italia.

In particolare in Sardegna e Puglia: se sull’isola il problema è la siccità aggravata dalla carenza di infrastrutture irrigue, in Puglia i quattro Consorzi commissariati del Sud della regione cambiano vertici per due volte in meno di 20 giorni. Sullo sfondo le difficoltà ad attuare la riunificazione dei consorzi e di ripianare una pesantissima situazione debitoria: 233 milioni di euro.

Sardegna a secco
In Sardegna le precipitazioni nel mese di novembre sono state insufficienti a rimpinguare il bacino della diga del Liscia. I livelli idrici sono calati ulteriormente, facendo registrare un nuovo record negativo: secondo le analisi diffuse dal Distretto idrografico della Sardegna, a fine novembre l’invaso del Liscia conteneva 27,17 milioni di metri cubi d’acqua (26,13% della capacità) contro i 28,22 milioni di metri cubi d’acqua di fine di ottobre.
 
La preoccupazione aumenta, se i dati di novembre vengono comparati con quelli delle annate precedenti: nel 2015, il bacino conteneva 35,68 milioni di metri cubi d’acqua (34,31% della capacità); nel 2014, i livelli erano fermi a 61,92 milioni di metri cubi d’acqua (59,54% ); nel 2013, il dato era di 89,79 milioni di metri cubi d’acqua (86,34%).
 
Per arginare l’incalzante stato di crisi e siccità, che già dalla prossima primavera potrebbe tornare a condizionare pesantemente i settori agricolo, turistico e industriale, il Consorzio di bonifica della Gallura attende il promesso stanziamento regionale - 2 milioni di euro - per un intervento sul Rio Padrongianus a valle della diga del Liscia.
 
“Vista la situazione straordinaria, ci aspettiamo che la Regione Sardegna ufficializzi gli impegni presi – afferma il presidente del Consorzio di bonifica della Gallura, Marco Marrone - Per evitare che la prossima stagione estiva sia caratterizzata da nuove restrizioni, con gravissime conseguenze per i settori agricolo e zootecnico, riteniamo indispensabile un intervento immediato per l’avvio dei lavori per il trasferimento d’acqua, altrimenti destinata al mare, dal Rio Padrongianus alla rete irrigua consortile. I dati pubblicati dal Distretto Idrografico della Sardegna – conclude Marrone - ben fotografano lo stato di siccità, che da più di due anni colpisce la nostra isola: il biennio 2014-2016 è stato il peggiore degli ultimi 94 anni ed il territorio gallurese è stato quello più colpito”.
 
“La soluzione – aggiunge Francesco Vincenzi, presidente dell’Anbi, l'Associazione nazionale dei consorzi di gestione e tutela del territorio e delle acque irrigue – deve prevedere la creazione di un vero e proprio sistema del Liscia, realizzando infrastrutture di collegamento per nuovi apporti dalla rete idrica minore al sistema irriguo consortile, nonchè una serie di bacini di accumulo medio piccoli per fungere da serbatoi supplementari nei momenti critici. La risorsa idrica è sempre più importante anche in termini economici, e va gestita per evitare soprattutto, come in questo caso, il contrasto fra due usi indispensabili: quello umano e quello agricolo”.
 
Puglia, tra nuove nomine e vecchi debiti
In Puglia, i quattro consorzi di bonifica commissariati del Sud della regione hanno cambiato commissario straordinario per tre volte dall’estate ad oggi e le ultime due nomine sono state effettuate dalla giunta pugliese a meno di venti giorni l'una dall'altra, segno evidente di quanto sia pesante la situazione gestionale.

La Giunta regionale della Puglia il 13 dicembre 2016 ha designato Alfredo Borzillo quale Commissario Straordinario dei seguenti enti: Consorzio speciale per la bonifica dell’Arneo, Consorzio di bonifica Ugento Li Foggi, Consorzio di bonifica Stornara e Tara, Consorzio di bonifica Terre d’Apulia e, con apposita deliberazione, commissario unico di tutti gli stessi enti.

L’atto di nomina di Borziollo segue di pochi giorni quello di un altro commissario straordinario: Massimo Russo, insediato con gli stessi poteri e negli stessi consorzi di bonifica con gli atti della giunta straordinaria del 24 novembre 2016, con i quali era stato sostituito Gabriele Papa Pagliardini, che dalla scorsa estate è commissario all’Agea e che si era dimesso dall'incarico di commissario unico dei quattro consorzi pugliesi.

Al nuovo commissario Borzillo il compito di traghettare i quattro consorzi alla gestione ordinaria entro il 2017, quando, con la nuova legge di riforma dovrebbero essere accorpati in un solo ente. In Puglia i quattro consorzi commissariati da soli hanno accumulato debiti per 233 milioni di euro negli ultimi dieci anni.