La straordinarietà dell'evento sismico che ha colpito l'Umbria quando il Defr era in avanzato stato di elaborazione ha, dunque, trovato uno specifico spazio nel documento che per il resto ricalca invece la struttura del precedente.
"Un capitolo sul sisma era necessario e doveroso – ha detto la presidente – e sul sima, le cui conseguenze impattano trasversalmente su altre politiche regionali, intendiamo costruire politiche di ripartenza e sviluppo che guardano alla regione nel suo complesso e non si focalizzano solo sull'attività di ricostruzione. In Umbria – ha spiegato la presidente – dovremo affrontare due livelli di ricostruzione, una che riguarda ai centri maggiormente danneggiati, come Norcia, Cascia e Preci, ma anche Spoleto, e l'altra che interessa circa 50 comuni umbri che hanno subito danni puntuali, al patrimonio pubblico e privato, ai beni culturali e alle infrastrutture con l'obiettivo che rimane primario di arrivare al più presto alla loro rifunzionalizzazione".
Entrando nel merito del Documento nel paragrafo dedicato alle misure post sisma, si procederà ad implementare le modalità di gestione dell'emergenza e l'avvio della ricostruzione delle abitazioni, degli edifici pubblici, delle infrastrutture, del patrimonio culturale e, soprattutto, del sistema economico produttivo.
Nel documento si evidenzia l'impegno a semplificare la ricostruzione del tessuto economico e produttivo attraverso procedure semplici e veloci per la messa in sicurezza delle strutture e la ripresa delle attività.
Tali interventi riguarderanno un fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, che per 3 anni potrà essere utilizzato dalle imprese danneggiate all'interno del cratere sismico, nonché agevolazioni in conto interessi.
La regione Umbria istituirà inoltre uno specifico sportello per le imprese e ogni altro soggetto economico a Norcia. Già è stata attivata dalla Regione una serie di interventi a sostegno delle imprese di tutti i settori produttivi (agricoltura, manifattura, artigianato, commercio, turismo) e dei lavoratori coinvolti, che riguardano l'accesso al credito, la moratoria garanzie Gepafin, interventi di riassicurazione a favore di consorzi e cooperative di garanzia fidi, l'attivazione di un coordinamento con Abi regionale e il sostegno alle imprese dei settori turismo, commercio e servizi.
Una attenzione particolare sarà dedicata al settore agricolo ed agroalimentare con la semplificazione delle procedure per la fornitura da parte della Regione dei servizi essenziali per la continuità produttiva del comparto agricolo e zootecnico che consentirà di incrementare la quantità delle forniture di stalle temporanee e moduli abitativi prevista dalle gare già fatte dopo il sisma del 24 agosto, così da accelerare il riparo di persone e bestiame.
Un'altra particolare attenzione sarà rivolta alla semplificazione di tempi e procedure, assicurando alle imprese un canale diretto per tutte le pratiche.
Far ripartire l'economia – si legge nel documento - è un fattore importante della vita sociale e comunitaria dei territori colpiti e un antidoto allo spopolamento.
© AgroNotizie - riproduzione riservata
Fonte: Regione Umbria