Un intero stand targato I3P sarà presente in Piazzale Valdo Fusi (stand V093), ribattezzato per l’occasione Piazza dei Maestri del Gusto, e sarà animato dalle startup del settore food ospitate all’interno dell’incubatore: Gnammo, Fanceat, L’Alveare che dice sì!, eQuommerce, FoodChain, Gnameat, ItaliaID, iXem e Replant.
Prodotti locali e genuini
Cibo a km0, incontro con i produttori, agricoltura sostenibile: queste le parole chiave di L’Alveare che dice sì! ed eQuommerce, le due piattaforme di vendita che propongono nuovi modi per fare la spesa puntando alla nascita di comunità di consumatori consapevoli. In particolare, L’Alveare che dice sì! favorisce gli scambi diretti fra agricoltori locali e consumatori, che possono acquistare i prodotti a Km0 tramite la piattaforma online: una volta a settimana si creano dei piccoli mercati temporanei, detti Alveari, dove i produttori incontrano, senza intermediari, i consumatori. eQuommerce si dedica invece alla creazione di reti di persone in grado di scambiarsi non solo merci, ma anche saperi, facilitando la nascita di nuovi gruppi di acquisto solidale, Gas, e la gestione di gruppi già esistenti, nel rispetto dei diritti dei consumatori e dei produttori.
La socialità vien mangiando
Social eating e social eatwork: sono questi i due nuovi modi di vivere il cibo e la socialità con le startup Gnammo e Gnameat, nate con l’intento di condividere la propria passione per la cucina anche con perfetti sconosciuti. Gnammo è la più grande piattaforma di social eating in Italia che permette a chiunque di organizzare o partecipare a eventi culinari in casa condividendo i posti a tavola con gli oltre 200.000 membri della community. Gnameat invece è un social che mette in contatto food-lovers, chef e appassionati di cibo in tutte le sue espressioni: entrando a far parte della community sarà possibile condividere con gli altri utenti idee, ricette e foto di quello che si cucina, si mangia o si sta preparando.
Chef stellati anche a casa
Cucinare a casa i cibi stellati dei grandi chef? Con Fanceat è possibile: la startup ha messo a punto un e-commerce che permette di ordinare dal ristorante i piatti preferiti da ricreare a casa propria grazie a dei kit completi di ingredienti e ricette.
Agricoltura e innovazione
Tracciabilità e sicurezza dal campo alla tavola: cibo e tecnologia sono settori destinati a intersecarsi sempre più, per assicurare alimenti selezionati e controllati. Con questo scopo è stato sviluppato il progetto FoodChain che utilizza la tecnologia blockchain del mondo bitcoin applicandola al settore della sicurezza alimentare per tracciare ogni movimento dei prodotti lungo la filiera alimentare. ItaliaID propone invece Italcheck, sistema internazionale di certificazione e tracciabilità per riconoscere l'autenticità del made in Italy tramite l'utilizzo di una smart utility in grado di leggere con lo smartphone il codice o il Qrcode del prodotto. Per assicurare da principio la bontà dei prodotti, iXem ha creato un sistema di rilevamento che permette di effettuare da remoto sia l’analisi di parametri ambientali, sia un’analisi visiva in campo agricolo, attraverso il posizionamento in campo di sensori e telecamere wireless.
Cibi essiccati a basso impatto ambientale
Replant propone sistemi innovativi per l'essiccazione di prodotti agroalimentari mediante impianti solari termici ad aria. L'obiettivo è quello di ridurre l’impatto ambientale del settore agroalimentare grazie all’integrazione di fonti di energia rinnovabile.
Marco Cantamessa, presidente I3P, spiega: “La lunga filiera che va dal campo alla tavola racchiude eccellenze tradizionali del nostro Paese, e molte startup di I3P sono impegnate a portare innovazione in questo ambito. I risultati sono molto interessanti, e confermano come il settore agroalimentare possa realmente essere uno dei più promettenti per la nostra crescita economica”.
Le startup di I3P saranno presenti anche con altre attività nell’ambito di Terra Madre Salone del Gusto. In particolare, L’Alveare che dice sì! sarà il 24 e il 25 settembre in via Carlo Alberto con il suo Food Innovation Village supported by Seeds&Chips, un villaggio itinerante che, a partire da Torino, porterà in giro per l’Italia l’innovazione e il buon cibo. All’interno del Village, il 24 settembre Gnammo organizza la cena di social eating #AMAtriciana, il cui ricavato sarà devoluto in beneficienza alle popolazioni colpite dal terremoto del Centro Italia. Sempre il 24 settembre, verrà presentata la versione beta di FoodChain applicata alla filiera del caffè del Presidio del Robusta di São Tomé e Príncipe.
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Fonte: I3P - Incubatore di imprese innovative del Politecnico di Torino