Il post Brexit equivale a una grande incertezza, sia dal punto di vista politico che, come abbiamo visto in questi giorni, sui principali mercati finanziari. Anche l’agricoltura italiana tiene monitorata la situazione, dal momento che il Regno Unito è uno dei principali mercati di sbocco per l’export agroalimentare made in Italy.

Esprime la propria preoccupazione Sandro Boscaini, presidente di Federvini: Le conseguenze che ci preoccupano di più non sono quelle immediate, ma quelle di medio-lungo periodo. A questa si lega una grandissima incertezza che accompagnerà il periodo di uscita del Regno Unito dall’Unione europea, creando ripercussioni interne allo stesso paese a tutti gli Stati membri. Le incertezze vanno a impattare anche sul fronte economico, a partire dai tassi di cambio delle valute che avranno un ruolo determinante, non solo per le nostre esportazioni nel Regno Unito, ma anche per quelle degli altri mercati internazionali: una situazione di grande allarme quindi, sia per i Paesi produttori di vino, che per i mercati di consumo”.

Naturalmente l’attenzione è posta sul mercato del vino. “Il Regno Unito rappresenta per il vino made in Italy il terzo Paese di esportazione – conclude Boscaini – e, rispetto a quanto accaduto, siamo davanti a un rischio reale e concreto di vedere ridefinite quote di mercato e players, in un momento in cui il nostro Paese ha conquistato importanti risultati nella crescita in valore del vino italiano all’estero”.