La situazione deflativa dei listini agricoli nazionali si riflette, seppur in maniera più contenuta, nel calo dei prezzi al consumo di beni alimentari e bevande inclusi alcolici, il cui livello monitorato dall’indice Foodxt dell’Istat si riduce dello 0,1% su base annua.
Il calo è determinato in particolare dalla flessione dei prezzi al consumo dei beni alimentari non lavorati, che in aprile segnano una variazione negativa dello 0,5%, rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, nonostante il lieve segno più registrato a marzo (+0,4%).
L’indice core, escludendo i gruppi di prodotti relativi a ortaggi e frutta fresca, influenzati da fattori stagionali, scende a quota 107,7, con una diminuzione dell’8,7% su base annua. Per quanto riguarda i prezzi dei prodotti vegetali, i dati di aprile mostrano una dinamica annua fortemente negativa (-19,2% su base annua, di riflesso ai significativi cali di frutta e olii (rispettivamente -39,6% e -30,3% su base annua), oltre a cereali e ortaggi (-9,3% e -12,5%).
L’unico segnale positivo arriva dalle colture industriali, che registrano una crescita importante dell’8,2%. Dinamica di flessione anche per il comparto zootecnico (-6,5%). Il dato tendenziale, riflette, le variazioni annue negative di tutti i prodotti, e in particolare delle uova, che scendono a livello di quotazione del 23,9% rispetto a marzo 2015.