Numeri che confermano un importante ruolo nel panorama fieristico internazionale
Il 2015 ha rafforzato la leadership internazionale della Fiera di Cremona nei settori della zootecnia e degli strumenti musicali di alta gamma, oltre a confermare il suo ruolo di protagonista in un panorama fieristico cha sta vedendo molti importanti centri chiudere e fallire.
Con diciassette manifestazioni, di cui quattro internazionali, 1.637 espositori, 178.184 visitatori di cui circa 95mila professionali e 124 giorni di occupazione del quartiere, la Fiera di Cremona si sta dimostrando in ottima salute, grazie soprattutto ad una gestione attenta ai costi ed alla valorizzazione delle risorse.
A conferma di ciò, le due manifestazioni di punta di CremonaFiere (Cremona musica international exhibitions e le Fiere zootecniche internazionali) sono state inserite nell’elenco dei trentasei eventi fieristici italiani identificati dal ministero dello Sviluppo economico come “Ambasciatori del made in Italy”.
Cinquanta milioni e 4.125 posti di lavoro: un indotto su Cremona che evidenzia il ruolo della fiera anche per l’economia locale
Secondo i parametri adottati dal Cermes-Università Bocconi, il valore generato dall’attività di CremonaFiere ha creato un indotto che porta alla città di Cremona circa cinquanta milioni di euro all’anno tra alberghi, ristoranti e tutte le altre attività commerciali.
Dati che mettono in risalto il ruolo importante di CremonaFiere nell’economia locale e nel far circolare il nome della città di Cremona: è stato svolta infatti un’imponente attività di comunicazione che nel corso del 2015 ha generato tredici milioni di contatti tra email mailing, comunicati stampa, sito web, pubblicità ed articoli pubblicati su 1.068 testate.
L’evoluzione della fiera in uno scenario che sta cambiando
“Mentre il settore fieristico arranca - ha sottolineato Antonio Piva, presidente di CremonaFiere - il sistema imprenditoriale italiano ha fatto conseguire un risultato sorprendente nelle esportazioni (414 miliardi di euro). Questo fenomeno sta sempre più spesso orientando l'interesse delle imprese sui mercati esteri e CremonaFiere si sta dimostrando pronta, grazie alla strategia puntata all'internazionalizzazione che ha messo in campo ormai da diversi anni”.
Inoltre la ridefinizione degli ambiti territoriali di amministrazione pubblica e la profonda revisione del sistema camerale, dovrebbero dare più di uno spunto per un’evoluzione delle strutture societarie delle Fiere con l'inclusione, in quelle di maggiore potenziale come quella di Cremona, di nuovi soggetti espressione del mondo imprenditoriale ed istituzionale nella compagine societaria.
“CremonaFiere - conclude Antonio Piva - grazie ai risultati conseguiti e alla capacità di innovazione fin qui espressa, sarebbe un laboratorio ideale per realizzare una strategia di capitalizzazione attraverso l'inclusione di realtà anche da fuori del territorio provinciale”.