Quali sono le vostre prospettive per l'export in futuro? Su quali mercati potenzialmente interessanti intendete concentrare gli sforzi a livello commerciale?
"Sicuramente il mercato principale per noi è rappresentato dagli Stati Uniti, sbocco sempre più importante per il vino made in Italy. Siamo molto presenti anche in Francia e Germania, oltre che in Russia, dove speriamo in un recupero del rublo per un rilancio del mercato. Qui le potenzialità sono davvero tante".
Qual è il vostro approccio al tema del vino digitale e sul rapporto tra vino e internet?
"Sul nostro sito web istituzionale si possono trovare i principali vini che promuoviamo. Abbiamo un account facebook per interagire il più possibile e condividere le novità in tempo reale. Riteniamo il digitale e internet un strumento strategico a sostegno della promozione vitivinicola".