L’app consente di eseguire ricerche basate sul valore nutrizionale, la territorialità e le certificazioni di qualità (Dop, Igp, Stg e prodotti tradizionali) dei prodotti ortofrutticoli e per ognuno di essi è stata realizzata una carta d’identità completa di descrizione, storia, aneddoti, ricette, cosmesi e, soprattutto, benessere. Inoltre sono presenti utili consigli su come consumare la frutta e la verdura, come e quando sceglierla, come lavarla e tante altre curiosità.
“L’Italia - spiega Agostino Macrì, esperto dell’Unc in sicurezza alimentare - vanta un ricchissimo assortimento di prodotti ortofrutticoli da gustare in tantissime preparazioni, che permette di seguire sane e corrette abitudini alimentari. Ed è possibile apprezzare le qualità nutrizionali dei diversi prodotti attraverso il binomio prodotto/colore: i colori della frutta e degli ortaggi, infatti, ci aiutano a variare l’assunzione di sostanze preziose che svolgono effetti protettivi per la nostra salute”.
“In particolare - prosegue Macrì - rosso, verde, giallo/arancione, bianco e blu/viola, sono i cinque colori del benessere: consumare ogni giorno cinque porzioni di frutta ed ortaggi di cinque colori diversi, contribuisce a mantenerci in forma”.
“Questo progetto - commenta il presidente di Unaproa, Antonio Schiavelli - consolida il positivo legame tra l’Unione nazionale consumatori e l’Unione nazionale tra le organizzazioni dei produttori ortofrutticoli, agrumari e di frutta in guscio, che tende a rafforzare la relazione tra produzione e consumo. Il tutto nell’interesse della salute del consumatore, profondamente connessa ad una maggiore conoscenza di ciò di cui ci si nutre e finalizzato alla valorizzazione del made in Italy”.
“Obiettivi racchiusi anche nel marchio, ideato e registrato da Unaproa, “5 colori del benessere”, - conclude Schiavelli - un sigillo di garanzia che, oltre a ricordare l’importanza per il nostro benessere di mangiare ogni giorno almeno cinque porzioni di frutta e verdura di colori diversi, certifica la qualità, la provenienza e la rintracciabilità della frutta e della verdura italiane”.
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Autore: G R