“Un’Europa delle Regioni enogastronomiche è possibile – ha commentato l’assessore lombardo all’Agricoltura con delega all’Agroalimentare, Gianni Fava - e sono profondamente orgoglioso che la Lombardia sia tra i fondatori, in particolare per la storia della cucina del nostro territorio, che da sempre ha saputo valorizzare i prodotti locali, integrandoli in una sapiente e secolare globalizzazione e che oggi conta 33 prodotti a marchio Dop e Igp e che, con 58 ristoranti stellati nel 2016, si colloca al primo posto a livello nazionale”.
Il nome della rete, proposto dalla Lombardia, è Regal, Réseau des Régions gastro-alimentaires, che si adatta alla pronuncia dei diversi fondatori.
“La rete mira a riunire – riassume l’assessore Fava – Regioni che abbiano prodotti tipici del territorio, sviluppati a livello locale, con lavorazioni sostenibili e tradizionali o biologiche; inoltre, che tali territori regionali siano aperti all’innovazione e alla sperimentazione in una gastronomia di alta qualità, capace di attrarre turismo”.
L’obiettivo è quello di confrontare buone pratiche e casi reali di successo da applicare alle realtà regionali coinvolte, con particolare attenzione agli ambiti della formazione, sia quella standard che quella continua; a dare sostegno all’imprenditorialità, tramite formule per il monitoraggio e la guida finanziaria; a coinvolgere l’industria agroalimentare nella catena del valore dell’alimentazione come fattore trainante; a sviluppare programmi di sensibilizzazione e avvicinamento tra mondo rurale e urbano, tra società e produttore, tra paesaggio e agricoltura, tra alimenti e salute, delle persone e del nostro pianeta.
Il primo nucleo della Rete delle Regioni gastro-alimentari d’Europa è costituito appunto da Lombardia, Paesi Baschi e Aquitania, ma i successivi step consentiranno l’adesione di altre realtà territoriali. A giugno e a luglio vi saranno le presentazioni ufficiali nei Paesi Baschi e a Bruxelles.
La forza della realtà costituenti deriva dal fatto che sono regioni con una posizione di leadership gastronomica riconosciuta – in particolare per Lombardia e Paesi Baschi – e hanno conservato e incentivato uno stretto legame tra cultura gastronomica e rispetto delle tradizioni, sensibilità e senso di responsabilità condivisa rispetto a tale cultura. Inoltre, appare saldo il rapporto fra prodotto locale e di stagione, tra paesaggio e territorio, qualità ed eccellenza, creatività ed avanguardia. Senza dimenticare i caratteri distintivi che rendono unica l’identità del patrimonio enogastroalimentare.