“Stiamo affrontando una crisi che ha messo in luce i nostri difetti, ma che ci ha anche spinto verso dinamiche importanti da quella di quattro anni fa – sottolinea la Guidelli – nel frattempo abbiamo assistito a fusioni, integrazioni, accrescimenti dimensionali. Questi sono passi importanti a cui devono seguire impegni concreti: migliorare costantemente l’efficienza aziendale puntando anche all’introduzione di innovazione tecnologica; garantire l’efficacia puntando sulla crescita sociale e manageriale e mantenere sempre alto il livello di qualità mettendo al primo posto la filiera corta, garantita e sostenibile”.
Fra gli obiettivi della Guidelli lo sviluppo interno ed esterno delle cooperative, sotto il profilo del cambio generazionale in agricoltura e del rafforzamento dell’export. In Toscana la cooperazione nel settore agroalimentare conta un valore totale della produzione di circa 600 milioni di euro, ovvero il 20% della produzione agricola toscana. I numeri, riferiti al 2014, evidenziano un importante trend di crescita del 4,3% rispetto al 2013, con 36500 soci e 2100 addetti.
Focalizzando l’attenzione ai comparti principali legati a Legacoop Agroalimentare Toscana, il settore vinicolo è certamente il settore più importante, seguito dall’olio, con 3 milioni di chili di olio prodotto ogni anno. Rilevante anche tutto il comparto zootecnico, dal lattiero-caseario a quello dei salumi, in particolare per la produzione del Pecorino Toscano Dop e per la lavorazione dei pregiati salumi toscani.
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Fonte: Legacoop Agroalimentare Toscana
Autore: Lorenzo Pelliconi