Il Prosecco è il prodotto di punta anche sul mercato, oltre che per l’export. “Un buon indicatore riguarda la tenuta degli acquisti dei vini di qualità – commenta il presidente dell’Uiv Domenico Zonin – la cultura media del consumatore rispetto ai nostri prodotti è sicuramente aumentata e questo dato ci conforta molto. La strada intrapresa è quella corretta: senza qualità, amore per la terra e rispetto per il consumatore, non si arriva lontano. Il mercato lo sa, e ci sta premiando, prova ne sia che per i vini Doc-Docg la variazione positiva è soprattutto sul fronte della spesa, e, quindi, del prezzo medio che i consumatori sono disposti a spendere”.
“Sul fronte export – continua Zonin – nei primi dieci mesi del 2015 c’è stata una flessione nei volumi del 3%, mentre in controtendenza ci sono le Dop guidate dagli spumanti. Gli Stati Uniti confermano la loro fiducia verso il nostro vino, con un incremento del 6% nei quantitativi e accompagnato da un +13,6% in valore da gennaio a ottobre 2015. Apprezzamenti anche dal Regno Unito, mentre segnali positivi arrivano dalla Cina. Risultati importanti che ci danno fiducia per il 2016”.