Cresce l’export di vino made in Italy negli Stati Uniti, che tocca quota 1,4 miliardo di fatturato nel mercato Usa e il nuovo record a 5,4 miliardi di euro dell’intero export italiano di vino. Da questi dati confortante riparte l’attività di Vinitaly International negli Stati Uniti, nell’ambito del Piano speciale Usa finanziato da ministero dello Sviluppo economico e Ice, Istituto per il commercio estero e mirato alla promozione dei vini e dei prodotti agroalimentari all’estero.

Tanti gli Executive Wine Seminars della Vinitaly International Academy , per approfondire la conoscenza del vino italiano nel mercato Usa. Si parte con San Francisco (17-19 gennaio) al Winter Fancy Food, poi si vola a New York (7-9 febbraio) e a Miami (10 febbraio); si tornerà a New York a maggio e poi a Chicago al Fmi Connect (20-23 giugno). Ci sarà poi un terzo appuntamento a New York con la partecipazione al Summer Fancy Food (26-28 giugno).

Il consumo di vino negli Usa continua a crescere – sottolinea il direttore generale di Veronafiere Giovanni Mantovanima si tratta di un mercato a due facce, come emerso durante i numerosi workshop che gli abbiamo dedicato durante wine2wine, il forum del vino svoltosi nel dicembre scorso: per certi versi è maturo e questo lo vediamo dalla curiosità espressa dai consumatori per vini meno famosi, espressione di territori ancora sconosciuti; d’altro canto, però, ci sono Stati dove solo ora si inizia a consumare vino.
Con Vinitaly International siamo negli Stati Uniti dal 2002 e continuiamo a potenziare la nostra attività di anno in anno, proprio per aprire sempre nuovi spazi commerciali per le cantine italiane e attrarre buyer americani a Vinitaly, dove già rappresentano il 15% delle presenze estere
”.