Il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali ha ufficialmente dichiarato l'esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi verificatisi nella provincia di Cosenza tra l'11 ed il 12 agosto scorsi con il Decreto del 18 novembre 2015.
 
Vengono così riconosciuti danni per circa 54,2 milioni di euro a strutture aziendali, interaziendali ed infrastrutture.
 
Il Dipartimento Agricoltura della Calabria, su indicazione del presidente Mario Oliverio, già all'indomani delle violente piogge alluvionali dello scorso mese di agosto, si era adoperato per sostenere i territori e le popolazioni colpiti. Inoltre, a valere sulla misura 126 Programma di sviluppo rurale della Calabria 2007-2013, l'ente regione ha già messo a disposizione dei comprensori alluvionati quattro milioni di euro per il ripristino dei danni e la prevenzione dei rischi nel comparto .
 
Il Mipaaf, dopo aver dato atto alla Regione Calabria e al Dipartimento all’Agricoltura di aver effettuato i necessari accertamenti, ha accolto la proposta di attivazione degli interventi compensativi del Fondo di solidarietà nazionale nelle aree colpite dalle piogge alluvionali che hanno causato ingenti danni anche alle strutture aziendali, alle infrastrutture pubbliche connesse all'attività agricola ed alle scorte eventualmente compromesse o distrutte.
 
Il provvedimento riguarda i territori dei comuni di Corigliano Calabro, Crosia, Rossano, San Cosmo Albanese, San Giorgio Albanese, Vaccarizzo Albanese. In questi comuni si potranno applicare le specifiche misure di intervento previsto dal Decreto Legislativo 29 Marzo 2004 n. 102.
 
Saranno indennizzabili i danni alle strutture aziendali che ammontano a poco più di 47 milioni di euro (incidenza del 38,72% sulla Plv), quelli alle strutture interaziendali comunque connesse all’attività agricola, che ammontano a 6,6 milioni e i quasi 600mila euro di danni alle opere di bonifica, rientranti nei danni alle infrastutture.
 
Inoltre, dagli accertamenti e stime effettuate sul territorio dagli uffici dell’assessorato all’agricoltura competenti per territorio, erano stati constati anche danni alle produzioni agricole per  45,9 milioni di euro, con incidenza del 37,82% sulla Plv del territorio colpito.
Tali danni non sono oggetto della declaratoria, perché hanno interessato colture assicurabili con polizze assicurative incentivabili e al contempo non rientrano nella deroga accordata alle colture assicurabili con il decreto-legge 5 maggio 2015, n. 51, convertito il legge 2 luglio 2015, n.91, recante “Disposizioni urgenti in materia di rilancio dei settori agricoli in crisi, di sostegno alle imprese agricole colpite da eventi di carattere eccezionale e di razionalizzazione delle strutture ministeriali”.