L'indice “core” dell'Ismea si posiziona a ottobre a 114,9, che conferma una dinamica mensile deflativa (-0,7%), anche se più attenuata a quanto evidenziato dall'indice complessivo. Il confronto su base annua segnala un livello dei prezzi invariato rispetto a ottobre 2014 (+0,1%).
Per quanto riguarda il comparto vegetale, che fa segnare un -5,2% sul mese precedente, il calo di prezzi più forte si registra negli ortaggi (-15,3%) dopo i rincari di settembre, mentre si conferma in riduzione la dinamica dei cereali (-2%), così come gli oli di oliva (-9,2%). In controtendenza la frutta (+9,5%), i semi di soia (+3,7%) e i vini (+1,7%), con quest'ultimi che mettono a segno l'incremento più consistente degli ultimi tre anni.
Nel settore zootecnico, al 5,5% di aumento tendenziale del bestiame vivo, si contrappone una flessione di analoga entità dei lattiero-caseari (-5,3%). Nel mese di ottobre, secondo l'Ismea, la variazione acquisita dei prezzi agricoli per l'intera annata 2015 risulta pari al 2,5%, mentre quella calcolata a partire dall'Indice core, si conferma negativa (-3,3%).