Crescono le quotazioni per l'olio extravergine di oliva in diverse piazze europee, con i listini che, dopo i recenti ribassi, stanno mostrando un andamento più stabile, grazie alle prospettive di crescita anche solo parziale della produzione di olio d'oliva. Lo dice l'Ismea nell'Overview sui mercati agroalimentari di questa settimana, da cui emerge invece una situazione ancora di stallo e cautela per il comparto vinicolo.

Lieve ripresa dei prezzi per i lattiero-caseari, ad esclusione del burro e delle altre materie grasse, con quotazioni di Parmigiano Reggiano e Grano Padano inchiodato a bassi livelli delle scorse sedute. Ulteriore limatura dei prezzi registrata a settembre per il latte crudo alla stalla, con Ismea che rileva un valore medio nazionale di 0,347 euro/litro in calo dell'1,4% su agosto e del 14% su base annua.

Tendono a stabilizzarsi i prezzi dei vitelloni, dopo un trend al rialzo a seguito di una minore affluenza di capi nei centri di macellazione nazionale. Si sono ripresi gli scambi per l'approvvigionamento dei vitelli francesi, dopo il blocco causato dall'emergenza blue tongue; in ripresa gli ordinativi dei tagli freschi suini, così come rimane dinamico il comparto avicolo, specialmente nel mercato di faraone e tacchini, mentre cedono le quotazioni dei polli.

Ancora squilibri sul mercato delle uova, con i prezzi che hanno finora deluso le attese degli operatori, mentre rimane scarsa l'offerta di capi vivi sul mercato dei conigli, con un più bilanciato comparto delle carni. Per quanto riguarda il comparto ortofrutticolo, il mercato interno delle mele è ancora calmo, con quotazioni stabili anche nei prossimi giorni, mentre le pere, in un contesto di mercato abbastanza normale, mantiene i livelli più elevati rispetto all'autunno 2014, con una buona attività soprattutto per la varietà Williams.

Molto tonico il mercato dell'uva da tavola, così come si confermano elevate le quotazioni delle clementine, grazie alla domanda interessante per le varietà precoci e un'offerta contenuta in Calabria. Nessuna variazione sostanziale per gli ortaggi, mentre continua in discesa il calo dei listini del frumento duro, conseguente a una maggiore pressione del grano canadese e a una debole richiesta della molitoria.