La Regione Sardegna, dopo aver puntato molto sulla conservazione della risorsa terra con le risorse del Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, adottando il Piano di sviluppo rurale 2014–2020, mette lo sviluppo delle imprese dell’agroalimentare al centro della Strategia S3 – Agrifood, che sarà un pezzo importante del Piano operativo regionale 2014-2020 cofinanziato dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
Bruxelles ha adottato il Por Sardegna 2014-2020 già nello scorso mese di luglio. Ma l’esordio della Strategia S3 – Agrifood della Sardegna è stato il 12 settembre scorso all’Expo di Milano: con la presentazione nello spazio della Sardegna da parte dell’assessore regionale al bilancio e alla programmazione economica Raffaele Paci.
Ricerca e innovazione applicate all'agroalimentare per attrarre consumatori, operatori economico-istituzionali e competenze attraverso la valorizzazione delle conoscenze, il potenziamento delle produzioni locali e l’applicazione delle nuove tecnologie. È l'agroalimentare – o Agrifood - l'area prioritaria di specializzazione della Strategia S3 Sardegna, la Smart Specialisation Strategy, contenuta nel Piano operativo regionale cofinanziato 2014-2020 dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale.
Sul piatto ci sono 106,7 milioni di euro del Fondo europeo per lo sviluppo regionale destinati alle imprese sarde sotto la voce competitività.
Ma la Strategia S3 potrà attingere – a titolo di cofinanziamento - anche ai fondi aggiuntivi destinati alla ricerca e alla innovazione dal Piano nazionale della ricerca, avvalersi del Fondo di sviluppo e coesione e della legge 598 del '94. Inoltre, alcuni progetti specifici per il mondo agricolo saranno finanziati anche con il Fondo europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale, come da Programma di sviluppo rurale della Sardegna 2014-2020.
Gli obiettivi sono: rafforzare la ricerca, lo sviluppo tecnologico e l'innovazione; promuovere la competitività delle piccole e medie imprese anche nel settore agricolo; sostenere la transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio; migliorare l'accesso alle tecnologie dell'informazione e della comunicazione.
La Strategia S3-Agrifood punta anche a favorire l'internazionalizzazione del settore agroalimentare, renderlo competitivo a livello mondiale, attrarre imprese e investimenti che siano una potente leva di sviluppo per l'economia regionale.
"Con la S3 vogliamo valorizzare le caratteristiche di un comparto produttivo nel quale la Sardegna gode di un buon posizionamento e allo stesso tempo rispondere alle istanze degli stakeholder regionali emerse nei tavoli partenariali - ha spiegato a Milano l’assessore Paci - la scelta dell’Agrifood è stata operata sia in relazione alla presenza nella nostra regione di imprese importanti e con elevato grado di potenzialità, sia in relazione all’analisi delle competenze di settore presenti sul territorio per valutare gli effettivi tratti distintivi che costituiscono la base per un vantaggio competitivo della Sardegna ".